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Incendi alle Hawaii: dubbi e teorie sulle cause dei devastanti roghi a Maui

by Redazione online
20 Agosto 2023
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Honolulu, HI, United States

Honolulu, HI, United States

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All’inizio di agosto, un  devastante incendio si è scatenato nelle Isole Hawaii, precisamente sull’isola di Maui, infliggendo un duro colpo soprattutto alla città di Lahaina e causando la perdita di decine di vite umane. Alcune fonti, inoltre, sollevano questioni legate alla possibile natura accidentale di questi incendi.

https://www.nbcnews.com/news/us-news/hawaiis-emergency-warning-sirens-werent-activated-alert-residents-agen-rcna99475

La questione degli incendi è stata sollevata principalmente da fonti spesso considerate “complottiste”, ovvero  che si discostano dalla norma.

Questi media, introducono il sospetto che esista la possibilità che l’incendio possa essere correlato direttamente o indirettamente al fatto che anni fa, Schwab aveva individuato le Hawaii come un nuovo modello di urbanizzazione e stile di vita nel contesto del Grande Reset, un termine meglio definito nel Forum di Davos.

In questo contesto, è rilevante considerare quanto dichiarato dal governatore delle Hawaii, Josh Green- Egli subito dopo l’incendio a Lahaina, durante una conferenza stampa, ha espresso la seguente riflessione:

“Cercare di portare via la terra alla nostra gente prima che abbiamo avuto la possibilità di piangere e ricostruire non è possibile, e non lo sopporteremo “.

Naturalmente, sorge la legittima domanda su quale motivo abbia spinto Josh Green a fare tale dichiarazione. Sta davvero accadendo una corsa febbrile per acquisire le proprietà appena colpite dagli incendi nelle Hawaii?

La risposta è affermativa. Alcuni progetti per Lahaina sono stati avviati da multinazionali e uno di essi è stato anche citato nel contesto del Forum di Davos.

In passato, esisteva un video che illustrava questa situazione, ma purtroppo è stato rimosso.

Front Street Lahaina from the ground. Everything is gone #lahainafire pic.twitter.com/zzEkbvPa31

— Nohead (@nohea_d) August 9, 2023

Inoltre, il governo degli Stati Uniti, tramite l’organizzazione governativa FEMA – che si preoccupa anche di ricostruzione in Ucraina – riceverà ulteriori cospicui fondi proprio per gli incendi appena verificatisi. Tutti confluiranno quindi in un’unica organizzazione che si avvale anche di USAID e altre organizzazioni private.

La FEMA, nel frattempo, ha avvertito che il suo fondo per i soccorsi in caso di calamità sta finendo i soldi mentre i disastri naturali aumentano nei prossimi mesi. Tale distruzione è stata evidente mercoledì quando gli incendi hanno devastato l’isola hawaiana di Maui (…) Politico 

FEMA avrà ora occasione di ricevere fondi che sono esauriti perché assorbiti tutti dalla guerra in Ucraina.

Ed ancora: alcune teorie si sono diffuse online secondo cui gli incendi che hanno devastato Maui sarebbero stati appiccati “troppo all’improvviso” e “il territorio sarebbe stato bruciato troppo duramente” per poter essere considerato come un normale incendio.

Alcuni video diffusi in rete, mostrano resoconti dei residenti di Maui e si osserva che esiste un certo consenso attorno al fatto che gli incendi che si sono diffusi a Maui non siano stati un disastro naturale ma un atto deliberato:

This fire thing on Maui doesnt add up. How did all the boats on the water burn as well and there is a perfect circle of fire around the city. pic.twitter.com/Edc5emAwBM

— TRUTH PILLS 💊💊 (@pills_truth) August 11, 2023

E’ rilevante, che, come riferisce Euronews , il sistema d’allarme precoce, tra i migliori del mondo (creato già nel 1946) non è stato attivato.

La fonte Expose riporta la testimonianza di un locale:

“[Quanto è successo] è contro tutti i protocolli di controllo del fuoco”,  “I vigili del fuoco non avrebbero dovuto lasciare incustodito l’incendio originale.  (…)”. “Sono molto preoccupati che la comunità vada fuori di testa quando scoprono che non un solo camion dei pompieri ha risposto agli incendi”, ha affermato la fonte. “Le sirene di emergenza non sono state attivate (sirene degli uragani) e la perdita di vite umane avrebbe potuto essere contenuta da una migliore gestione dell’emergenza che è completamente fallita”.

“Il nostro governo è pieno di nepotismo incompetente. Il capo dei pompieri è il figlio dell’ex capo dei pompieri. Dobbiamo ritenere i funzionari responsabili degli errori che hanno commesso. Per favore, non odiare il messaggero. Sto solo riferendo quello che ho imparato oggi”, ha concluso la fonte. “Dio benedica Maui e Lahaina! Pregate per tutte le vittime.”

Directed energy weapons decimate around 14,000 homes in Paradise CA

BREAKDOWN#DirectedEnergyWeapons pic.twitter.com/mZWZwrYdUs

— Redpill Drifter (@RedpillDrifter) August 13, 2023

La fiducia nel governo è  così crollata che il popolo di Maui  cita indica il progetto di promuovere l’agenda delle “città intelligenti”, che è attribuita al World Economic Forum. una delle presumibili cause nella rosa delle ipotesi.

E  riguardo a quest’ultima ipotesi, esiste un articolo del 2018 del World Economic Forum che mostra che mostra come effettivamente esistesse il programma di realizzare una smart city ‘intelligente’ alle Hawaii. In particolare, le Hawaii sarebbero diventate il primo stato degli Stati Uniti a funzionare interamente con energia pulita:

E che atteggiamento aveva assunto il governatore delle Hawaii? Ecco da Expose: ”

Il Governatore delle Hawaii, Josh Green , che è stato selezionato per il ruolo di recente nel 2022, ha dimostrato di essere ansioso di andare avanti con l’agenda del WEF quando ha tenuto un discorso programmatico ai funzionari governativi alle Nazioni Unite a New York nel luglio 2023

Il suo obiettivo era lo sviluppo sostenibile e un modello che le Hawaii possono fornire per i loro piani di sostenibilità. “ Cerchiamo di essere all’avanguardia in materia di energia e clima. Siamo stati il ​​primo stato a imporre il 100% di energia rinnovabile per l’elettricità. È un’opportunità per un piccolo stato con un’impronta tecnicamente ridotta, ma siamo un po’ sopra il nostro peso a causa della nostra posizione nel Pacifico “.

Anopra da Expose:

L’impatto  sulla tutela dei cittadini nelle smart city.

Guidata dal World Economic Forum, la  G20 Global Smart Cities Alliance on Technology Governance  è la più grande iniziativa globale che mira a garantire un uso responsabile ed etico delle tecnologie delle smart city. Non tutti alle Hawaii erano d’accordo con i piani Smart City o dovevano essere controllati da un’economia mondiale? Tuttavia, stavano andando avanti a prescindere da ciò che sembra.

L’ESPERIMENTO MAUI! COME HANNO DISTRUTTO LAHAINA PER PORTARE IN UN WEF SMART CITY GOVERNANCE….

Saranno in grado di costruire città intelligenti a meno che non distruggano prima le città? Oppure è stata la distruzione di una delle prime Smart Cities del WEF, semplicemente una moneta

Alcuni elementi da approfondire:

Piani per implementare nelle Hawaii un governo basato sull’ intelligenza artificiale:

https://events.govtech.com/Hawaii-Digital-Government…

Ecco le informazioni sulle città intelligenti Hawaii

https://www.nedo.go.jp/content/100864936 .PDF

https://shidler.hawaii.edu/itm/hicss

“Hitachi ha recentemente annunciato di aver avviato le operazioni sul sito dimostrativo per il ” Japan-US Island Grid Project ” (comunemente indicato come “JUMPSmartMaui”) sull’isola di Maui, Hawaii, in collaborazione con New Energy e Industrial Technology Development Organization (NEDO), Mizuho Bank, Ltd. e Cyber ​​Defense Institute, Inc. Una cerimonia di apertura si è tenuta a Maui in concomitanza con il lancio delle operazioni del sito.”

Lo scorso gennaio del 2023 c’è stata una Smart City Conference a Maui per trasformare Maui in un’intera isola di smart city . Spingere tutta l’economia sull’ elettrico e realizzare ‘città intelligenti’.

Infine, nell’anno passato, è stato stipulato un contratto per la costruzione di edifici residenziali e spazi commerciali a Lahaina. Tuttavia, è importante sottolineare che Lahaina, completamente devastata dall’incendio, costituisce una città storica in cui non dovrebbe essere applicato alcun nuovo piano urbanistico di questa portata.

È fondamentale precisare che questa esposizione non si propone di essere esaustiva sull’argomento, ma vi sono sicuramente elementi che sollevano delle domande in relazione a questa vicenda.

Ovviamente, non spetta a noi fornire una risposta definitiva a questo quesito, ma è doveroso esporre ciò che può essere ragionevolmente considerato. Questo è particolarmente importante poiché, anche nel nostro paese, il 70% degli incendi ha origine sconosciuta, mentre il 10% è riconducibile a cause dolose. (È interessante notare che alcuni giornali, come La Verità, hanno già discusso di un possibile legame tra gli incendi e i progetti di sviluppo green in corso).

incendi
La Verità del 27 luglio (https://www.laverita.info/terrorismo-climatico-ambientalisti-2662490908.html)

È indiscutibile che il dolore e il lutto delle persone non dovrebbero mai essere strumentalizzati, e questa considerazione occupa un posto centrale nel mio cuore. Tuttavia, è altrettanto cruciale riconoscere che talvolta è necessario esprimere certe verità, anche con cautela e rispetto. Questo è dovuto al fatto che il mondo non sempre segue il corso dettato dalla moralità (ovvero non rispetta la natura dell’uomo come creatura), ma spesso si lascia guidare dalla dal denaro come una divinità. Inoltre, è innegabile che coloro che dovrebbero proteggere il bene del popolo, sempre più spesso finiscano per essere sedotti dalla sete di guadagno e di potere.

Correlati:

Il governatore delle Hawaii Josh Green 

Gli oligarchi miliardari fanno la loro mossa nelle Hawaii infestate dal crimine: Lahaina, Maiu presi di mira con la tecnologia DEW

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In questo contesto, è rilevante considerare quanto dichiarato dal governatore delle Hawaii, Josh Green- Egli subito dopo l’incendio a Lahaina, durante una conferenza stampa, ha espresso la seguente riflessione:

“Cercare di portare via la terra alla nostra gente prima che abbiamo avuto la possibilità di piangere e ricostruire non è possibile, e non lo sopporteremo “.

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La risposta è affermativa. Alcuni progetti per Lahaina sono stati avviati da multinazionali e uno di essi è stato anche citato nel contesto del Forum di Davos.

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E  riguardo a quest’ultima ipotesi, esiste un articolo del 2018 del World Economic Forum che mostra che mostra come effettivamente esistesse il programma di realizzare una smart city ‘intelligente’ alle Hawaii. In particolare, le Hawaii sarebbero diventate il primo stato degli Stati Uniti a funzionare interamente con energia pulita:

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L’ESPERIMENTO MAUI! COME HANNO DISTRUTTO LAHAINA PER PORTARE IN UN WEF SMART CITY GOVERNANCE….

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Lo scorso gennaio del 2023 c’è stata una Smart City Conference a Maui per trasformare Maui in un’intera isola di smart city . Spingere tutta l’economia sull’ elettrico e realizzare ‘città intelligenti’.

Infine, nell’anno passato, è stato stipulato un contratto per la costruzione di edifici residenziali e spazi commerciali a Lahaina. Tuttavia, è importante sottolineare che Lahaina, completamente devastata dall’incendio, costituisce una città storica in cui non dovrebbe essere applicato alcun nuovo piano urbanistico di questa portata.

È fondamentale precisare che questa esposizione non si propone di essere esaustiva sull’argomento, ma vi sono sicuramente elementi che sollevano delle domande in relazione a questa vicenda.

Ovviamente, non spetta a noi fornire una risposta definitiva a questo quesito, ma è doveroso esporre ciò che può essere ragionevolmente considerato. Questo è particolarmente importante poiché, anche nel nostro paese, il 70% degli incendi ha origine sconosciuta, mentre il 10% è riconducibile a cause dolose. (È interessante notare che alcuni giornali, come La Verità, hanno già discusso di un possibile legame tra gli incendi e i progetti di sviluppo green in corso).

incendi
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