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In Ucraina arrestato il blogger Gonzalo Lira per ‘propaganda russa’

by Patrizio Ricci
8 Maggio 2023
in Post vari
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In Ucraina arrestato il blogger Gonzalo Lira per ‘propaganda russa’
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Il blogger e scrittore cileno -americano Gonzalo Lira, che copriva gli eventi in Ucraina, è stato arrestato dalla SBU a Kharkiv. È accusato di “giustificare l’aggressione russa” e di “screditare” le forze armate ucraine.

Lira gestisce canali su YouTube e Twitter dal febbraio 2022, in cui accusa Kiev  di “crimini di guerra contro i civili” e di reprimere l’attività giornalistica e critica i funzionari ucraini, Biden e la NATO.

Era già stato arrestato dal Servizio di sicurezza ucraini nell’aprile dello scorso anno, poco prima che Lira denunciasse (https://twitter.com/GonzaloLira1968/status/1517457768797679618?t=1Cp1lIXCMRkn6zKka2WOgg&s=19) una possibile persecuzione da parte di Kiev. Gli investigatori lo hanno ora informato del sospetto di aver realizzato e distribuito materiali “che contengono giustificazioni dell’aggressione armata della Federazione Russa contro l’Ucraina, commessa ripetutamente”.

Il tribunale ha scelto la custodia cautelare come una misura preventiva fino a quando non saranno accertate tutte le circostanze. Rischia fino a 8 anni di carcere. Giusto poco dopo la famosa giornata della libertà della stampa quando i Reporters Sans Frontières hanno innalzato l’Ucraina di 27 punti nella classifica della libertà della stampa. Insomma, una realtà orwelliana, visto anche i numerosi giornalisti e le testate chiuse dal governo di Kiev.

Qui Brian Berletic , dal suo canale News Atlas, offre una spiegazione molto chiara dei fatti: https://youtu.be/4DmN8tGNlGU.

L’attività di repressione è svolta dalla 14a brigata delle Forze armate ucraine che è stata assegnata a supporto dei pubblici ministeri giunti da Kharkov in città e nei villaggi circostanti per “setacciare” congiuntamente l’area alla ricerca di “collaboratori” e ‘filo-russi’.
Secondo la fonte ‘Antifascist‘ i “complici degli invasori” sono accusati di tradimento e le forze armate ucraine ricevono come “trofeo” gli appartamenti abbandonati e le proprietà che vi rimangono: il livello di saccheggio a Kupyansk e nella regione non ha precedenti”. Tuttavia, gli arresti sono effettuati contro dissidenti che, pur non avendo contatto e non agendo come ‘collaborazionisti ‘ con le forze russe , non nutrono simpatie per l’attuale conduzione politica a Kiev.

È da ricordare che il primo arresto di Gonzales Lira era stato risolto e il blogger rilasciato con obbligo di non lasciare Kharkiv. Non può essere escluso a priori che la SBU lo abbia rilasciato per monitorare da vicino Gonzalo allo scopo di raccogliere informazioni sui suoi contatti (altrimenti non si vede il perché non è stato semplicemente espulso dopo il primo arresto). Pertanto, potrebbe essere plausibile che solo una volta che la SBU ha realizzato di aver mappato tutti i suoi contatti, sia stato arrestato nuovamente. Forse fin dall’inizio questo era il piano e non so dire se Gonzalo Lira ne fosse più o meno consapevole. Ma che lui abbia continuato la sua attività mentre lo stesso genere di attività è repressa anche nei paesi direttamente in guerra, è alquanto anomalo. Naturalmente la libertà di espressione andrebbe tutelata ma qui si tratta di un paese in guerra e si parla di qualcosa che assomiglia alla guerra civile, quindi le regole democratiche sono saltate completamente.

Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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