• Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy
domenica, Gennaio 17, 2021
VP News - Blog
  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy
No Result
View All Result
  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy
No Result
View All Result
VP News - Blog
No Result
View All Result
Home Breaking News

Il Vescovo di Modena contro il Gay pride

3 Giugno 2019
in Breaking News
Reading Time: 3min read
0 0
A A
0
Il Vescovo di Modena contro il Gay pride
38
SHARES
42
VIEWS
Share on FacebookShare on TwitterShare on TelegramShare on Vk

di Enrico Maria Romano

Patrizia Floder Reitter ha mostrato sulla Verità di ieri come un galà filo omosessuale possa facilmente trasformarsi in un momento di cattofobia ordinaria, senza che quasi nessuno dica nulla. Ma l’eccezione per fortuna esiste.

Per una volta un vescovo diocesano disapprova esplicitamente un Gay pride e sostiene, pur con dei distinguo, la processione di riparazione organizzata dai cattolici più militanti e identitari.

Ieri si è tenuta a Modena la marcia della fierezza gay e mons. Erio Castellucci, arcivescovo diocesano, all’opposto di ciò che hanno fatto molte volte i suoi confratelli, in Italia e nel mondo intero, ha espresso apertamente la sua opposizione. Nel comunicato, citato anche da Avvenire,

il presule ribadisce la propria “adesione alla visione antropologica cattolica, espressa costantemente dal magistero del Concilio Vaticano II e condensata nel magistero dei pontefici, specialmente nella Familiaris Consortio di San Giovanni Paolo II, nel Catechismo della Chiesa cattolica e nella Amoris Laetitia di papa Francesco. Credo, aggiunge, che il matrimonio sia una comunità di vita e di amore tra un uomo e una donna, connotata da complementarità, reciprocità e generatività, e come tale rientri nel progetto stabilito da Dio creatore e confermato da Cristo redentore”.

Il riferimento al Catechismo del 1992 è oggi un riferimento forte e tutt’altro che banale, visto che quel testo afferma che l’inclinazione omosessuale è “oggettivamente disordinata” e che “Le persone omosessuali sono chiamate alla castità” (nn. 2358-2359). L’opposto di quanto sbandierato in queste fiere. E ben lungi dal pensiero cattolico più aggiornato, che più volte ha espresso il desiderio, perfino durante l’ultimo Sinodo sulla famiglia, di censurare o almeno aggiornare e correggere il catechismo in quel punto.

Ma anche riguardo al cosiddetto Modena pride, benché faccia propria la distinzione logica tra errore ed errante che risalirebbe a papa Giovanni, mons. Castellucci esprime “dissenso dai contenuti e dal metodo che (lo) anima”. Aggiungendo, sempre in modo critico, delle chiare riserve “verso l’utilizzo del rosone del Duomo come logo della manifestazione. Si tratta di un simbolo caro ai modenesi, non solo cattolici, che sarebbe stato meglio evitare di inserire, perché finisce per costituire già di per sé una provocazione”.

Si tenga presente il quadro generale di questo scontro. Che è non solo e non tanto tra laici e cattolici, quanto in realtà tra la concezione comune e costituzionale della famiglia (naturale), e i fautori della teoria del gender (il sesso è una scelta e la biologia non centra), delle nozze gay (con adozione di bambini da parte di 2 papà o 2 mamme), del poliamore e di tutto il resto. In pratica st tratta dell’eterna lotta tra la Città di Dio e la Città dell’Uomo o se si preferisce della cultura della vita contro la cultura della morte (un’introduzione alla problematica in, Stelio Fergola, La cultura della morte, edizioni La Vela, 2017).

Se alle numerose e assai partecipate manifestazioni in difesa della famiglia tradizionale, come i vari Family day romani del Circo Massimo e di piazza san Giovanni o al Congresso delle famiglie di Verona, non si videro mai offese o insulti agli omosessuali come tali, alle manifestazioni pro omosessualità, dette comunemente Gay pride è costantemente accaduto il contrario. E di solito ci sono stati dei gay o almeno dei cittadini gay friendly travestiti da papi, da vescovi, da monache più o meno oscene, eccetera, eccetera. Per non parlare degli attacchi espliciti al Vaticano, alla Chiesa, al ministro Salvini e ai presunti omofobi Trump e Putin.

Proprio per questa ragione, san Giovanni Paolo II, criticò seccamente il Gay pride tenutosi a Roma durante il grande Giubileo del 2000. E la scelta di Roma da parte del movimento gay mondiale non fu casuale, e resta emblematica come affronto alla cristianità e alla civiltà.

Da allora, sono sorti sempre più numerosi dei gruppi di cittadini, cattolici e non, che con coraggio protestano e organizzano delle manifestazioni pacifiche di riparazione. Solitamente, ignorate o perfino snobbate dai vescovi delle città dove si tengono.

E mons. Castellucci, nel comunicato pubblicato sul sito dell’arcidiocesi, non solo non sconfessa la processione riparatoria del Comitato san Giminiano dei cattolici modenesi, ma dice che i fedeli, pur non rappresentando ufficialmente la diocesi, sono liberi di manifestare contro le provocazioni e gli scandali pubblici, senza “necessità di alcuna autorizzazione, in quanto libera espressione del diritto dei fedeli ad associarsi (cf. Codice di Diritto Canonico, can. 215)”.

Aggiungendo l’auspicio che “la processione avvenga secondo gli intenti preannunciati dal Comitato: che sia un momento di preghiera per la conversione prima di tutto dei partecipanti (e anche del sottoscritto) e non una manifestazione contro qualcuno”.

Il che non esclude la conversione di coloro che usano il dileggio, la blasfemia e la volgarità per far parlare di sé e promuovere idee alternative e discutibilissime di amore, di famiglia, di fecondazione e di adozione.

fonte: Libertà e Persona

Tags: gay prideModena
Previous Post

SIRIA – Deir Ezzor 24: gli USA attaccano due imbarcazioni commerciali civili

Next Post

I cristiani siriaci si oppongono alla “zona sicura” turca in Siria

Next Post
I cristiani siriaci si oppongono alla “zona sicura” turca in Siria

I cristiani siriaci si oppongono alla "zona sicura" turca in Siria

Breaking News

Notizie contorte dall’Agenzia norvegese per i medicinali

Alcuni filmati inspiegabili sulla irruzione a Capitol Hill

WhatsApp inizierà presto a condividere i tuoi dati con Facebook

Facebook e Twitter hanno ‘bloccato’ Trump

I PIU' LETTI -NELLA SETTIMANA

Forze speciali russe attaccano i militanti nelle retrovie della provincia di Idlib

Forze speciali russe attaccano i militanti nelle retrovie della provincia di Idlib

14 Gennaio 2021
USA – Il Senato confermerà la costruttrice del colpo di stato in Ucraina, Victoria Nuland?

USA – Il Senato confermerà la costruttrice del colpo di stato in Ucraina, Victoria Nuland?

16 Gennaio 2021
Pandemia – La Svezia ha tenuto le scuole aperte: nessun decesso per Covid

Pandemia – La Svezia ha tenuto le scuole aperte: nessun decesso per Covid

14 Gennaio 2021
Le verità scientifiche non dipendono dal consenso … ma allora perchè oggi si censurano i dissidenti!?

Le verità scientifiche non dipendono dal consenso … ma allora perchè oggi si censurano i dissidenti!?

11 Gennaio 2021

STAY CONNECTED

  • 1.2k Fans

Autore

VP News – Blog

Patrizio Ricci associato Freelance International Press (FLIP), socio dell’ass. Blogger Samizdatonline, Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

Vietato Parlare blog site

Si può essere ingannati dal nome, ma “Vietato Parlare” non è un blog ‘complottista’ o affine. Il mio blog nasce provocatoriamente: l’idea di mettere su un blog è nato dall’aggressione dei paesi occidentali alla Libia a cui è seguita a ruota il tentativo di rovesciamento di Assad in Siria.
Tuttavia, oggi – tra task force in cerca di fake news, restrizioni alla libertà di educazione ed affini –  il nome del mio blog non suscita più alcuna sorpresa, essendo più comprensibilmente a tema.

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Le foto presenti su Vietato Parlare sono prese in larga parte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo tramite [email protected] e si provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy

© 2011 VP News / Vietato Parlare - Blog di Patrizio Ricci

No Result
View All Result
  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy

© 2011 VP News / Vietato Parlare - Blog di Patrizio Ricci

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms below to register

*By registering into our website, you agree to the Terms & Conditions and Privacy Policy.
All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our cookie policyPrivacy and Cookie Policy.