Il rapporto tra i vaccini COVID-19 e le malattie infiammatorie reumatiche: uno studio presenta possibili correlazioni

Il sito di Sabino Paciolla ha presentato un interessante articolo , descrivendo uno studio secondo il quale vaccini COVID-19 “possono scatenare” le malattie infiammatorie reumatiche. Lo studio è stato pubblicato su The Epoch Times il 23 ottobre 2023 e suggerisce una possibile correlazione tra i vaccini COVID-19 e lo sviluppo di malattie infiammatorie reumatiche immuno-mediate (R-IMID). L’autore dell’articolo, Sabino Paciolla, traduce e sintetizza i risultati dello studio condotto dal National Health Service del Regno Unito.

Lo studio ha esaminato 271 partecipanti provenienti da 190 casi di studio pubblicati in tutto il mondo. I pazienti hanno sviluppato malattie reumatiche in media 11 giorni dopo aver ricevuto il vaccino COVID-19. Queste malattie infiammatorie reumatiche comprendono artrite, vasculite, lupus e la malattia di Still dell’adulto.

Ecco i punti chiave dell’articolo e dello studio:

  1. Tempo di insorgenza: Il breve periodo di tempo tra la somministrazione del vaccino COVID-19 e l’insorgenza delle malattie reumatiche suggerisce la possibilità di un rapporto di causa-effetto tra i vaccini e queste malattie.
  2. Percentuali di pazienti colpiti: Oltre l’80% dei pazienti ha sviluppato sintomi dopo la prima o la seconda dose del vaccino COVID-19.
  3. Tipi di vaccino: La maggior parte dei pazienti colpiti ha ricevuto il vaccino Pfizer (quasi il 57%), seguito dal vaccino AstraZeneca (circa un quarto) e il vaccino Moderna (12%).
  4. Malattie riportate: Le malattie riportate includono vasculite, malattie del tessuto connettivo come il lupus, miosite e dermatomiosite, artrite e la malattia di Still dell’adulto.
  5. Risposta al trattamento: La maggior parte dei pazienti ha mostrato un miglioramento dei sintomi dopo il trattamento con corticosteroidi, ma ci sono stati casi gravi che hanno richiesto ricovero in terapia intensiva e persino decessi.
  6. Possibili spiegazioni: Gli autori dello studio suggeriscono che il mimetismo molecolare, la similità strutturale tra alcune proteine presenti nei vaccini e le proteine umane, potrebbe spiegare lo sviluppo di malattie autoimmuni. Altri fattori potrebbero includere la reazione eccessiva del sistema immunitario agli adiuvanti dei vaccini e la possibile attivazione degli inflammasomi.
  7. Comparazione con altre reazioni avverse ai vaccini COVID-19: L’articolo confronta queste malattie reumatiche con le reazioni avverse più comuni ai vaccini COVID-19, come la miocardite. Sottolinea che queste malattie sono meno comuni ma comunque degne di attenzione.

Ciò di cui mi accorgo è che vengono sempre più evidenziate problematiche relativi ai vaccini covid. Questo è un dato, l’altro dato è che spqsso queste evidenze vengono riportate e rimane un mondo parallelo, ove le istituzioni e gli organi di controllo istituzionali permangono nelle loro posizioni iniziali di immutata fedeltà agli inoculi, come se fosse una fede. La domanda: non si trattava di scienza?

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