Grande manifestazione a Praga per il caro energia e per la neutralità

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Più di 70.000 cechi stanno protestando nella capitale Ceca, chiedendo alla coalizione di governo di assumere una posizione neutrale sulla guerra in Ucraina per garantire che le forniture di energia dalla Russia non vengano interrotte prima dell’inverno. I manifestanti sono indignati dalle sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia che hanno portato a un aumento delle bollette elettriche e innescato una crisi del costo della vita.

“Lo scopo della nostra manifestazione è chiedere il cambiamento, principalmente nell’affrontare il problema dei prezzi dell’energia, in particolare dell’elettricità e del gas, che distruggeranno la nostra economia questo autunno”, ha detto l’organizzatore dell’evento Jiří Havel al notiziario locale di iDNES, citato da Reuters .

La protesta, che si è svolta in piazza Venceslao nel centro della capitale, arriva il giorno dopo che il governo ceco ha subito un voto di sfiducia sulle affermazioni dell’opposizione di inazione per proteggere i cittadini dall’iperinflazione energetica.

L’emergente instabilità politica mostra come la crisi energetica in Europa stia alimentando il malcontento tra le famiglie. Gli analisti prevedono che nei prossimi sei mesi potrebbero scoppiare disordini civili in alcune parti d’Europa in corrispondenza del peggioramento del contesto macroeconomico elevato dell’inflazione.

I cechi sono stanchi delle sanzioni occidentali alla Russia che hanno causato una devastante crisi energetica. Vogliono che gli interessi della Repubblica Ceca abbiano la precedenza sugli interessi dell’UE e chiedono gas russo a buon mercato e neutralità.

Il governo ha dichiarato che si tratta di una protesta marginale di filorussi. Ormai la tecnica è invalsa: screditare le proteste ed ignorarne i contenuti. Accadrà anche qui e la ‘gioiosa macchina da guerra’ è già in moto.

 
Riscontrate analogie con l’autoritarismo in auge? E’ questo il leitmotiv: nella “nuova normalità” chi nega la verità ufficiale mente.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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