Le autorità britanniche hanno ammesso di non aver provato che il veleno provenga dalla Russia; l’ intero caso contro la Russia basato su una valutazione classificata
Alexander Mercouris, The Duran 3 aprile 2018
Alla vigilia della riunione del consiglio esecutivo dell’OPCW, convocato dalla Russia e previsto per domani, ci sono state varie dichiarazioni molto significative sul caso Skripal da parte delle autorità inglesi.
Ciò che attira l’attenzione è l’ammissione di Gary Aitkenhead, amministratore delegato del Laboratorio di scienza e tecnologia della difesa (DSTL) di Porton Down che, mentre gli scienziati inglesi possono confermare che il veleno usato nell’attacco a Sergeh e Julija Skripal era una sostanza tipo Novichok militare (le autorità russe dicono che gli inglesi hanno indicato l’A-234), non possono confermare che sia stata prodotta in Russia, “L’abbiamo potuto identificare come novichok, e che si trattava di agente nervino militare. Non abbiamo identificato la fonte precisa, ma abbiamo fornito le informazioni scientifiche al governo che ha poi utilizzato varie altre fonti per cumulare le conclusioni a cui è giunto… Il nostro lavoro è fornire prove scientifiche su cosa sia questo particolare agente nervino, abbiamo identificato che proviene da questa particolare famiglia e che è di tipo militare, ma non è nostro compito dire dove è stato fabbricato”. Tuttavia, Gary Aitkenhead continuava dicendo che il veleno utilizzato nell’attentato a Sergej e Julija Skripal avrebbe richiesto “metodi estremamente sofisticati per creare, qualcosa che è solo capace un attore statale“.
Gary Aitkenhead si rifiutava di dire se Porton Down avesse mai prodotto il veleno usato nell’attentato a Sergej e Julija Skripal. Tuttavia negava categoricamente che il veleno potesse provenire da Porton Down, “Non c’è modo che qualcosa del genere possa venire da noi o lasciare le quattro mura della nostra struttura”.
Prima di procedere ulteriormente, dovrei dire che mi aspetto che alcuni si approprino della smentita di Gary Aitkenhead sul veleno uscito da Porton Down come ammissione che ci siano scorte di veleno a Porton Down. Sarebbe un errore.
La smentita di una cosa, il veleno proveniente da Porton Down, non va mai ritenuta ammissione di qualcos’altro, che in questo caso Porton Down possieda scorte di veleno. Lo dico pensando che sia “assai probabile” (prendendo in prestito una frase) che Porton Down possieda scorte di veleno. In ogni caso, ora abbiamo chiaro un punto importante. Le prove scientifiche non dimostrano che il veleno usato nell’attentato a Sergej e Julija Skripal provenisse dalla Russia. Mi aspetto che questo sia anche l’opinione degli esperti francesi consultati dalle autorità inglesi, anche se non mi aspetto che Gary Aitkenhead lo dica, come gli esperti dell’OPCW.
La posizione attuale nel caso può quindi essere riassunta così:
1) la prova scientifica inglese è che Sergej e Julija Skripal furono avvelenati da un agente chimico tipo Novichok (probabilmente A-234) ma non si arriva a dire che tale agente sia stato fabbricato in Russia;
2) la polizia inglese non ha ancora nominato un sospettato nel caso;
3) ci sono varie teorie su come Sergej e Julija Skripal siano stati avvelenati. Sputnik ne ha riassunte alcune. Sembra che l’ultima, che il veleno sia stato spalmato sulla porta della casa di Skripal, incontri problemi, e possa essere sbagliata.
4) anche se Gary Aitkenhead dice che gli inglesi non sanno di alcun antidoto in caso di avvelenamento da parte della sostanza chimica usata nell’attentato agli Skripal, le autorità inglesi avevano detto che Julija Skripal si sta riprendendo, il che suggerisce che il contatto col veleno fu leggero, o la sue potenza enormemente esagerata.
Theresa May, il 14 marzo 2018, dichiarò che la Russia era “colpevole” dell’attentato a Sergej e Julija Skripal. In precedenza, il 12 marzo 2018, affermò che era “assai probabile” che la Russia fosse responsabile dell’attentato. Dopo la riunione del Consiglio dell’UE del 22 marzo 2018, il governo inglese insieme all’UE tornò sulla posizione originaria di Theresa May del 12 marzo 2018, secondo cui era “assai probabile” che la Russia ne fosse responsabile. I commenti di Gary Aitkenhead presi in sé, a mio avviso, rendono impossibile persino dire che la Russia sia “assai probabilmente” dietro l’attentato. L’affermazione che solo uno Stato possiede le risorse per produrre il veleno non è una prova contro la Russia, dato che vari altri Stati hanno i mezzi per produrre il veleno e potrebbero averlo fatto.
Inoltre, comprendo che tale affermazione è contestata da altri scienziati che tuttavia, a differenza di Gary Aitkenhead, non hanno partecipato all’identificazione del veleno. Siamo quindi rimasti coi nostri vecchi amici, il governo e le agenzie d’intelligence inglesi che hanno segretamente “valutato” sulla base di “altre” prove che, dato che sono classificate, non ci mostreranno mai, che la Russia ha prodotto e possiede il veleno usato nell’attentato a Sergej e Julija Skripal.
Non abbiamo fatti concreti da poter presentare in tribunale per dimostrare un caso, ma una “valutazione” segreta, e lo sarà sempre, e ciò è confermato dal Foreign Office, il cui portavoce avrebbe detto, “Sin dall’inizio abbiamo avuto la certezza che i nostri esperti mondiali di Porton Down avessero identificato la sostanza utilizzata a Salisbury come Novichok, agente nervino militare”. Questa è solo una parte del quadro dell’intelligence, “La prima ministra ha fatto una serie di dichiarazioni alla Camera dei Comuni il 12 marzo, tra cui la consapevolezza che negli ultimi dieci anni la Russia ha studiato modi per usare agenti nervini, probabilmente per assassinio, e nell’ambito di questo programma ha prodotto e stoccato piccole quantità di Novichok.
Il record della Russia negli assassinii sponsorizzati dallo Stato; e la nostra valutazione secondo cui la Russia considera gli ex-agenti dell’intelligence degli obiettivi. Riteniamo che la Russia sia responsabile di questo atto spudorato e spericolato e, come concorda la comunità internazionale, non c’è altra spiegazione plausibile”. Questo fu confermato anche da Porton Down. “Non è, e non è mai stata, nostra responsabilità confermare la fonte dell’agente. Questa identità chimica dell’agente nervino è uno dei quattro fattori (quali erano gli altri tre?) usati dal governo per attribuire l’uso di armi chimiche a Salisbury alla Russia. La valutazione del governo è stata chiara sin dall’inizio. La nostra analisi chimica è parte fondamentale della valutazione del governo, e questo non cambia”.
La parola “valutazione” può sembrare impressionante, ma essenzialmente non è altro che una parola pretenziosa per congettura o al massimo analisi. Quindi, come qualsiasi altra supposizione o analisi, può essere sbagliata. La famosa valutazione ODNI del 6 gennaio 2017, uno dei documenti alla base dello scandalo Russiagate, contiene una lunga discussione su cosa sia una “valutazione”. Contiene queste parole ormai famose, “Il linguaggio valutativo consiste di due elementi: giudizi sulla probabilità di sviluppi o eventi che si verificano e fiducia nelle fonti e ragionamento analitico a supporto dei giudizi. Le sentenze non intendono implicare che abbiamo una prova che mostra che qualcosa sia un fatto. Le valutazioni si basano su informazioni raccolte, spesso incomplete o frammentarie, oltre a logica, argomentazione e precedenti”.
Se il governo inglese pensa di sapere che la Russia ha effettuato l’attentato agli Skripal, e tutto ciò implica una “valutazione”, questa è una cosa. Tuttavia, un’indagine della polizia inglese sull’attentato dovrebbe essere in corso. Il governo inglese l’ha anticipata pubblicando dichiarazioni sulla responsabilità dello Stato russo secondo una “valutazione” che non può mai essere mostrata a un imputato, e che pertanto non può essere presentata in tribunale. Non si vede come ciò possa fare altro che minare l’indagine e pregiudicare la condotta di un qualsiasi processo futuro. Forse è indifferente per la gente. Non per me. La famosa formula secondo cui è “assai probabile” che la Russia sia responsabile dell’attentato a Sergej e Julija Skripal, non vedo più come sia sostenibile. Il massimo che si può dire è che il governo inglese pensa che la Russia sia responsabile, e qui comunque potrebbe essersi sbagliato. Forse tutti i Paesi che hanno espulso i diplomatici russi sulla base di un’ipotesi inglese dovrebbero ora invitarli a tornare?
Skripal case: belief in Russia’s guilt looks to be based not on evidence but on a guess