Biden: ‘Avete visto cosa è accaduto in Italia con il voto? Non siate ottimisti’

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Dopo il disappunto e gli ‘avvertimenti’ della von Der Layen, della Lagarde e della premier francese, ora è la volta di Biden, che segna un’altra grave ingerenza nel risultato democratico delle elezioni italiane:

«L’agenzia di stampa Ansa riporta quanto ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a un pool di giornalisti, commentando il risultato delle elezioni politiche italiane di domenica 25 settembre.

Avete appena visto cosa è accaduto in Italia in quelle elezioni. Vedrete cosa accadrà nel mondo. La ragione per cui mi preoccupo di dire questo è che non potete essere ottimisti neppure su cosa accadrà qui”,

ha detto il presidente Biden, facendo riferimento alla vittoria del centrodestra in Italia, dove Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è diventato il primo partito del paese». (Borse.it)

Le parole esatte proferite da Joe Biden sull’esito delle elezioni politiche italiane, riportate dalla giornalista Seung Min Kim (Yahoo News), sono le seguenti:

“You just saw what’s happened in Italy in that election. You’re seeing what’s happening around the world. The reason I bother to say that is you can’t be sanguine about what’s happening here either”.

 

A rischio la democrazia italiana o quella americana?

Non dico che la democrazia italiana sia perfetta, il meccanismo elettorale ‘Rosatellum’ è senz’altro da cambiare, essendo fatto dal PD ‘su misura’ per vincere ‘facile facile‘ e rimanere sempre a galla ed eliminare i fastidiosi. Poi negli ultimi anni e, specialmente nelle ultime elezioni, il Deep State ha fatto di tutto per conservare lo status quo eliminando il dibattito pre-elettorale, dimezzando i tempi e ostracizzando mediaticamente l’opposizione. Tuttavia, che gli USA – dopo anni e anni di intromissioni nella politica italiana e in quella europea -, ora paventino un rischio democrazia per Italia, è oltremodo ridicolo e nello stesso tempo offensivo, perché sappiamo ciò di cui lo stato profondo americano sia capace e di cosa sia stato capace.

Infatti, benché gli USA siano stati essenziali per il nostro paese nel dopoguerra per rilanciare la nostra economia, è anche vero che in cambio gli USA hanno ottenuto una sottomissione dell’Italia pressoché totale ed hanno segnato pagine oscure nella nostra storia del dopoguerra.

Ricordo che negli Stati Uniti, la democrazia elettorale è molto dubbia, sia perché il sistema elettorale statunitense si basa sullo scambio di potere solo su due partiti, sia perché le elezioni sono pressoché riservate a uomini di potere designati dal sistema finanziario-industriale- militare che abbisognano di elevati fondi e (quindi sponsor) per affrontare elezioni dispendiosissime. Allo stesso modo è molto critico il sistema di conteggio dei voti che è molto sensibile ai brogli. Con questo non voglio dire che gli USA sono una Repubblica delle banane, ma che la tendenza attuale è che la politica è sempre al di sopra di ogni diritto e stravolge le carte in tavola, mentre la democrazia dovrebbe sancire l’equilibrio tra politica e diritto.

Pertanto le parole di Biden preannunciano per il nuovo governo italiano niente di buono: se non ci penserà il presidente della Repubblica a snaturarlo imponendo vincoli e paletti, ci penseranno gli Stati Uniti, sempre che non ci pensi la Troika europea che canta Bella Ciao, paventando un ritorno del nemico in casa.

Le democrazie hanno un meccanismo elettorale in cui la popolazione ha l’opportunità di scaricare la negatività accumulata ed esprimere le proprie aspettative attraverso procedure legali e legittime. Il dittatore non può rinunciare e nemmeno trasferire il potere, poiché ciò significa il crollo dell’intero sistema costruito o il suo trasferimento a uno stato che ritiene incontrollabile. Dite voi se la paura di Biden che arrivino i repubblicani nelle elezioni di midterm, assomigli al primo caso o al secondo.

on. Giorgia Meloni

Paura degli echi…

Forse a Biden riecheggiavano queste parole della Meloni, pronunciate nel 2014:

Sconcertata dalla leggerezza con la quale l’UE affronta le relazioni economiche e geopolitiche con la Russia e delle ripercussioni che le sanzioni e le conseguenti controsanzioni possono avere sull’economia italiana”.

“Questo è nulla se Putin dovesse interrompere le forniture di gas, con l’aumento delle bollette. Ma per cosa stiamo rischiando tutto questo? Per una intelligente strategia? Certamente no, non stiano facendo l’interesse nazionale”.

“L’UE non ha una politica estera propria: non ha alcun senso forzare l’ingresso dell’Ucraina nella UE e nella Nato, andando in guerra con Putin”.

“L’Italia ritiri immediatamente il proprio sostegno alle sanzioni contro la Russia. L’Italia si faccia promotrice di una risposta politica alla crisi e speriamo che per una volta non si faccia i servi sciocchi di interessi altrui”. (Fonte: Parlamento)

Ovviamente, la Meloni ha capito con chi ha che fare e perciò ha ingoiato più di un rospo’. Probabilmente, consapevole delle forze in campo e, visto che il popolo italiano è diviso e non pronto per una lotta unitaria, è conscia che il compito è ora minimizzare i danni.

VPNews

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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