AI – L’uomo non sa far di meglio che utilizzare l’innovazione tecnologica al servizio della guerra

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Un recente articolo pubblicato da TIME rivela come l’Ucraina sia stata trasformata in un vero e proprio laboratorio bellico per lo sviluppo e l’applicazione dell’intelligenza artificiale (AI) da parte delle aziende tecnologiche.

Questa situazione riflette una tendenza storica cupa: ogni volta che l’umanità compie un balzo in avanti nel campo tecnologico, sembra inevitabile che le nuove scoperte vengano subito applicate in ambito militare, amplificando esponenzialmente il potenziale distruttivo e di morte. Un fenomeno simile si verificò durante la Prima Guerra Mondiale, un conflitto che fu teatro di numerose innovazioni tecnologiche. In questo modo, anche l’AI, che porta con sé promesse di progresso e benessere per l’umanità, si trova già impiegata in contesti bellici, dove il suo potere viene utilizzato per intensificare la capacità di distruzione, piuttosto che per il miglioramento della condizione umana.

In particolare, The Time descrive come CEO di Palantir Technologies, Alex Karp, abbia attraversato il confine tra Polonia e Ucraina il 1° giugno 2022, diventando il primo leader di un’importante azienda occidentale a incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo l’invasione russa. Karp ha offerto di aprire un ufficio a Kiev e di implementare il software di analisi dati e AI di Palantir per supportare la difesa ucraina.

Palantir (azienda collegata alla CIA) si è integrata in modo significativo nel governo ucraino, fornendo tecnologie che analizzano dati da satelliti, droni, fonti open-source e rapporti sul campo per presentare opzioni militari ai comandanti. Il software di Palantir è stato utilizzato per una vasta gamma di applicazioni, dall’identificazione di obiettivi militari alla raccolta di prove di crimini di guerra e alla gestione di sfollati e rifugiati.

Oltre a Palantir, aziende come Microsoft, Amazon, Google e Starlink hanno contribuito nella guerra tra Ucraina/NATO e Russia, proteggendo il paese dagli attacchi informatici russi, migrando dati governativi critici sul cloud e mantenendo il paese connesso a internet. Anche la controversa azienda americana di riconoscimento facciale Clearview AI ha fornito i suoi strumenti a funzionari ucraini per identificare soldati russi e collaboratori ucraini.

L’articolo evidenzia come la guerra abbia accelerato l’innovazione tecnologica, con l’Ucraina che diventa un laboratorio per nuove tecnologie militari, inclusa l’AI, che potrebbero cambiare il carattere della guerra. Questa collaborazione tra aziende tecnologiche e forze armate ucraine segna una sperimentazione senza precedenti nell’AI militare, con potenziali implicazioni globali per il futuro della guerra e della sicurezza internazionale.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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