Aggiornamento flash dai fronti libici del 13-4-2019

Date:

Tripoli

Sono rimasto ad osservare un po’ più a lungo i movimenti delle truppe, riportati sulle mappe e attraverso alcuni siti social o dai bollettini rilasciati dalle forze in campo.
È stato un lavoro necessario per meglio comprendere ciò che stava accadendo.

Qualcosa è in effetti mutato sul campo.

Innanzitutto come potete vedere dalla mappa, molti dei guadagni delle LNA, in poco più di 224 ore, sono stati persi, diverse unità si sono arrese, di alcune abbiamo già parlato, altre lo hanno fatto oggi.

Alcune unità , sempre LNA, sono rimaste isolate e circondate in alcuni caseggiati dell’abitato della periferia di Tripoli, i centri abitati di Al Aziziyah e Al Hira, persi dalle GNA l’altro ieri, oggi sembrano tornate sotto controllo, base militare del 4° battaglione compresa. il dato peggiore riguarda l’avanzata verso il quartiere di Ayn Zarah, pareva ormai raggiunto e ora si ritrovano daccapo o poco ci manca.
Le GNA tengono ad est, verso la città di Tarhouna, bombardata poco fa da un caccia delle GNA, tengono sulla città di Gharyan, combattono anche presso l’Aeroporto internazionale, ancora sotto loro controllo.

Cosa sta cambiando quindi?

Le dichiarazioni odierne del portavoce dell’LNA affermano che molti voli siano attivi da Turchia e Malta, che molti rinforzi e rifornimenti di armi e miliziani stiano giungendo da fuori confini libici. Tra questi ha specificato milizie che hanno combattuto in Siria ed ora vengono reimpiegate in Libia.
Prosegue dicendo di attendersi attentati suicidi a causa di questi jihadisti, al loro fiano segnalano la presenza di mercenari africani. Ha poi elencato i loro attacchi aerei ed altre cose minori.

Certo, data la situazione sul campo, devono trovare una ragione che non sia la loro incapacità o la scarsa preparazione dei loro soldati.

Le scene che si osservano nei video ci dicono dell’approssimativa formazione ed addestramento all’uso corretto delle armi e dei movimenti in ambiente di CQB.

Gli ultimi video delle operazioni portate a termine in Siria, ad esempio, ci danno un metro preciso di valutazione di due eserciti a confronto, uno ormai ben addestrato e rodato da anni di guerra, ed infatti vittorioso, e quello LNA molto approssimativo nella preparazione tecnica e tattica e con una logistica di rifornimenti tutte da rivedere.
Apriamo finalmente la pagina italiana, già perchè ieri, finalmente, il Governo ha aperto l’unità di crisi e domani dovrebbe anche ricevere il vicepremier libico per fare il punto sulla situazione sul campo e sul dafarsi.

Conte ha anche riferito alla Camera sulla crisi libica: “In questi mesi sono stato, e sono in questi stessi giorni ed ore tuttora in contatto diretto, con i due principali attori libici, il presidente Serraj e il generale Haftar (con quest’ultimo nelle scorse ore ho avuto un contatto attraverso un suo emissario), così come con gli altri protagonisti del panorama politico interno”, ha affermato il premier Giuseppe Conte nell’audizione alla Camera sulla crisi in Libia.

“Il mio sostegno al governo di Accordo nazionale è andato in questi mesi di pari passo con una forte azione di ‘moral suasion’ volta a identificare ogni possibile spazio di intesa politica con gli altri attori”. “Gli ultimi sviluppi in Libia e in particolare l’escalation militare sono motivo di forte preoccupazione per l’Italia, così come lo sono e devono esserlo anche per tutta l’Europa e per l’intera Comunità internazionale”, è l’allarme di Conte. “Il succedersi degli scontri e l’aumento dei morti – stimati in alcune centinaia – e di feriti, ma anche degli sfollati, segnalano un concreto rischio di crisi umanitaria che va scongiurato rapidamente.

L’emergenza umanitaria, con conseguenze sui flussi migratori, così come il riaffacciarsi dello spettro dell’insorgenza terroristica dimostrato dal recente attentato perpetrato da Daesh a Fuqaha, impongono determinazione e rapidità di azione”

Dichiarazioni che ci presentano un governo finalmente attento e presente in questa crisi.

Ricordando come i tempi dell’attenzione del governo coincidano anche con la ripresa di capacità delle GNA potrebbe dare supporto alla presenza di unità di consiglieri sul campo, ci danno come presenti almeno un team di Navy Seal, per le GNA e nei giorni scorsi avevano avvistato francesi presso Gharyan con le LNA, molta confusione sotto il cielo libico…
Apprendo ora che anche ad Al Sawani ci sarebbero diverse unità LNA circondate, anche quel villaggio sta per passare alle GNA.
E dalla Libia, per oggi è tutto,

Stefano Orsi

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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