L’Arabia Saudita cambia strategia e si riavvicina alla Siria

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Questo evento ha spinto l’Arabia Saudita a cercare una maggiore indipendenza dalle politiche degli Stati Uniti e una maggiore influenza nel Medio Oriente. Nel 2019, Riyadh ha avviato colloqui segreti con l’Iran per ridurre le tensioni tra i due paesi, culminati nella firma di un accordo commerciale e di sicurezza nel marzo 2021.

La nuova politica estera saudita si concentra sull’ottenimento di stabilità regionale attraverso la diplomazia e la cooperazione economica, anziché attraverso l’uso della forza o del sostegno ai gruppi di opposizione.

Il riavvicinamento con la Siria fa parte di questa nuova strategia, in quanto l’Arabia Saudita cerca di stabilizzare la regione e di risolvere la crisi siriana attraverso mezzi pacifici. La Siria, a sua volta, cerca di rafforzare le proprie relazioni con i paesi arabi e di contrapporsi alla crescente influenza iraniana nella regione.

Allo stesso tempo, gli Stati Uniti stanno perdendo terreno nel Medio Oriente. L’approccio militare degli Stati Uniti ha spesso portato a guerre lunghe e costose con conseguenze imprevedibili per la regione, come dimostrato dall’invasione dell’Iraq nel 2003.

Inoltre, la politica estera imprevedibile e unilateralista dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha danneggiato le relazioni degli Stati Uniti con i partner tradizionali in Medio Oriente, come l’Arabia Saudita e Israele, e ha indebolito la credibilità degli Stati Uniti come mediatore neutrale nella regione.

L’insediamento dell’amministrazione Biden ha portato ad una maggiore attenzione alla diplomazia e alla cooperazione multilaterale, ma gli Stati Uniti devono ancora superare le ripercussioni delle politiche precedenti e ristabilire la loro posizione nella regione.

Il riavvicinamento tra l’Arabia Saudita e la Siria è solo uno dei segnali di questa nuova dinamica geopolitica nel Medio Oriente. La Russia sta ampliando la sua influenza nella regione, e l’Iran sta lavorando per consolidare la sua posizione come potenza regionale.

Il futuro del Medio Oriente dipenderà in gran parte dalla capacità dei paesi della regione di collaborare e di trovare soluzioni pacifiche ai conflitti in corso. Tuttavia, le politiche degli Stati Uniti e delle altre grandi potenze globali continueranno ad influenzare la regione e a plasmare il suo futuro.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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