WorldTribune: secondo fonti Nato 70% dei siriani é con Assad, il 20% è neutrale e solo il 10% supporta i ribelli.

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DATO INSIGNIFICANTE PER LA DEMOCRATICA EUROPA: WORLD TRIBUNE RIPORTA (RIPORTA FONTI NATO) un dato che i governi conoscono ma di cui non è conveniente per loro parlare: IL 70% DEI SIRIANI è a fianco di ASSAD il 20% è neutrale  e il 10% è contro.

“I sunniti non hanno amore per Assad, ma la grande maggioranza dei
comunità si ritira dalla rivolta “, ha detto la fonte. “Ciò che resta è
i combattenti stranieri che sono sponsorizzati da Qatar e Arabia Saudita. Sono
visti dai sunniti come ben peggiori di Assad “.

qui articolo di tribune in pdf

Questi sono fatti. Allora facciamoci le domande:

 1^ DOMANDA: CONTRO CHI COMBATTONO I RIBELLI?

 2^ DOMANDA: CONTRO CHI COMBATTE ASSAD?

 2^ DOMANDA: CHI sta appoggiando la UE, USA e le api DIS-OPERAIE?

 

La gente è con ASSAD perchè anche per i più riluttanti è il minore dei mali e ora  l’unica salvezza per la Siria .

4^ DOMANDA: perchè si appoggiano gli aggressori , i cosidetti ribelli?

Ecco alcune ultime imprese dei ribelli che non hanno alcuna ragione militare: qui riporta la notizia l’agenzia FIDES: ‘violenze gratuite su villaggi cristiani,abitati solo da civili,nella provincia di Homs http://goo.gl/1783V  e qui il sito Pontifex: massacrata l’intera popolazione di al-Duvair, un villaggio cristiano alla periferia di Homs http://goo.gl/mebe8

E’ per questo modo di operare che  la percentuale della popolazione a favore al governo legittimo  è in continuo aumento negli ultimi  sei mesi http://www.worldtribune.com/2013/05/31/nato-data-assad-winning-the-war-for-syrians-hearts-and-minds/

La volontà popolare e la giustizia non dovrebbe essere sufficiente per cessare tutta questa farsa? Questa è una guerra di aggressione, Quali altri prove servono ancora? I fatti tutti li conoscono ma si evitano con cura perché non è ‘conveniente parlarne’!!!

[pullquote]La volontà popolare e la giustizia non dovrebbe essere sufficiente per cessare tutta questa farsa? Questa è una guerra di aggressione, Quali altri prove servono ancora? I fatti tutti li conoscono ma si evitano con cura perché non è ‘conveniente parlarne’!!![/pullquote]

Intanto dai Balcani (Bosnia Albania Kosovo Serbia)  affluiscono decine di jihadisti! C’è un’inchiesta dello svizzero Le Temps! E non parliamo delle migliaia di combattenti dei paesi arabi (ad es. il sito Assadakah riporta che il Governo siriano rilascerà 1200 detenuti tunisini   ). Se non credete a questa fonte, sappiate che della presenza di migliaia di giovani tunisini tra le fila dei ribelli è confutata dai giornali tunisini che ne descrivono le modalità di reclutamento.

Quelle  del Tribune NON SONO OPINIONI MA DATI.  Non sono un’opinioni ma UNA VERITA’ SEMPLICE. CHE TUTTI CAPISCONO e che alcuni di noi come il sito ORA PRO SIRIA dicono da tempo.
Questa notizia TOGLIE OGNI PRETESTO ED OGNI DISCUSSIONE FAZIOSA. Cade tutto il castello di sabbia. Ma ascolteranno? Forse no ma noi capiamo che serietà ci è chiesto cosa ci chiesto e a CHI stare ATTACCATI.

Lo sguardo e le azioni umane senza il senso del Mistero creano mostri, lo abbiamo visto in Patria e all’estero. Non disinteressiamoci di ciò che ci sembra lontano, è subdolo come una malattia. E’ il metodo del male: la distrazione. La simulazione. Ci diranno sempre  che è tutto a fin di bene e che è per la nostra liberazione, per difenderci.. ma non è vero.

Patrizio/VietatoParlare

PS: ‘Vietato Parlare’ : quando scelsi questo Blog anni fa qualcuno rideva , ora credo non più….

altro correlato che consiglio leggere : Osservatore della Santa Sede all’Onu “No all’escalation militare in Siria. Sì al dialogo politico http://goo.gl/CqHnY  “

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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