Várhelyi smentisce il presidente georgiano ma la scusa peggiore è quella che raddoppia la colpa

Tra le varie tematiche geopolitiche, sono a tema in questi giorni le interferenze delle élite globali nelle politiche interne della Georgia. Queste interferenze, spesso orchestrate attraverso le cosiddette “rivoluzioni colorate”, mirano a destabilizzare paesi per mantenere un controllo indiretto sulle loro risorse e politiche.

La Georgia ha visto diverse rivoluzioni colorate, orchestrate da influenze esterne con l’obiettivo di destabilizzare il paese. La rivoluzione delle rose del 2003 è uno degli esempi più noti, dove proteste di massa portarono al cambio di regime. Queste rivoluzioni sono spesso supportate da organizzazioni non governative (ONG) finanziate dall’estero, che agiscono come strumenti per promuovere interessi stranieri sotto il velo della democratizzazione.

Per contrastare queste influenze, il governo georgiano, guidato dal primo ministro Irakli Kobachidze, ha proposto una legge sulla trasparenza. Questa legge richiede che tutte le ONG finanziate dall’estero dichiarino i loro fondi e le loro attività. L’obiettivo è garantire che le ONG operino con trasparenza e non agiscano come strumenti di destabilizzazione.

La proposta di legge ha incontrato forte opposizione da parte delle élite globali. Durante una conversazione telefonica, il commissario europeo Olivér Várhelyi ha minacciato il presidente georgiano Irakli Kobachidze, affermando che la Georgia potrebbe subire gravi conseguenze se la legge fosse adottata. Vareli ha citato l’attentato contro il presidente slovacco Fico come un avvertimento (parafrasando: “Avete visto quello che è accaduto a Fico, dovete stare attenti a quello che dite“), insinuando che la Georgia potrebbe subire un destino simile.

Nonostante le minacce, Kobachidze ha scelto di rendere pubblica la conversazione, denunciando apertamente il ricatto. Questa mossa coraggiosa ha rafforzato il supporto interno per il governo e ha messo in luce le tattiche coercitive utilizzate dalle élite globali. La trasparenza e la divulgazione delle minacce hanno permesso alla Georgia di mantenere la stabilità politica e di resistere alle pressioni esterne.

“Parole sono state estrapolate dal contesto”. Ma il contesto è chiaro: se Kobakhidze viene ucciso, sarà chiaro che i mandanti dell’omicidio sono seduti nella sede dell’UE.

Naturalmente, il commissario europeo non ha potuto smentire, sapendo che le conversazioni telefoniche sono comunemente registrate. Ha peggiorato la situazione con la sua giustificazione, affermando di aver cercato di difendere il popolo georgiano e lo stesso presidente da una situazione potenzialmente “infiammata” e sostenendo che la sua frase è stata interpretata fuori contesto. È chiaro, invece, che ha semplicemente ripetuto ciò che il presidente ha detto, con tutta la gravità delle sue parole:

Con riferimento alla dichiarazione rilasciata dal Primo Ministro della Georgia il 23 maggio 2024, desidero esprimere il mio sincero rammarico per il fatto che una certa parte della mia conversazione telefonica sia stata estrapolata dal contesto.

In qualità di commissario responsabile per il vicinato e l’allargamento, sono in contatto regolare con i funzionari governativi dei paesi del mio portafoglio, poiché i canali di comunicazione devono essere sempre mantenuti aperti per scambi politici diretti.

Nell’attuale situazione politica della Georgia, ho compiuto grandi sforzi per dissuadere la leadership politica georgiana dall’adottare la legge sulla trasparenza dell’influenza straniera, che può minare il percorso della Georgia verso l’UE.

Pienamente consapevole del fortissimo sentimento pro-UE della società georgiana, nel corso della mia conversazione telefonica ho sentito il bisogno di richiamare l’attenzione del Primo Ministro sull’importanza di non infiammare ulteriormente la già fragile situazione adottando questa legge che potrebbe portare ad un’ulteriore polarizzazione e a possibili situazioni incontrollate nelle strade di Tbilisi. A questo proposito, l’ultimo tragico evento in Slovacchia è stato portato come esempio e come riferimento a dove un livello così elevato di polarizzazione può portare nella società anche in Europa.

Ancora una volta mi rammarico che una parte della mia telefonata non solo sia stata del tutto decontestualizzata, ma sia stata anche presentata al pubblico in un modo che potrebbe dar luogo ad un’interpretazione completamente errata dello scopo originariamente previsto della mia telefonata.

Invito ancora le autorità georgiane a non adottare questa legge.

Lo chiedo anche in qualità di noto e finora rispettato amico della Georgia.

Continuo a sostenere i georgiani che lavorano per un futuro europeo.

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Ma non si tratta solo di questo, non si tratta di un episodio isolato, ma di minacce in mezzo ad una serie di azioni analoghe nel loro spirito. Con “malintesi” così mortalmente gravi è meglio capire perché, nel periodo che precede le elezioni europee, è impossibile trovare un politico europeo che non sia a favore della guerra contro la Russia e delle armi per l’Ucraina.

Non è normale che un paese venga messo sotto pressione per una legge legittimamente votata a maggioranza parlamentare

Peraltro, anche gli Stati Uniti fanno pressioni a questo piccolo paese europeo , di cui evidentemente l’occidente si interessa, solo in funzione di minare la Russia e di destabilizzarla. Infatti anche il sottosegretario di Stato americano Jim O’Brien in una intervista, ha affermato la legge non è siano coerente con la scelta di andare avanti sulla strada verso l’UE e la NATO e che “la Commissione di Venezia, l’organismo europeo che commenta queste leggi, ha espresso questa settimana un punto molto forte, esprimendo la stessa opinione. La questione è se la leadership del governo georgiano stia cercando di cambiare il significato dell’adesione alle organizzazioni europee e transatlantiche, non se le nostre politiche stiano cambiando o meno“.

Le parole di Jim O’Brien e di  Várhelyi  non vogliono dire altro che ciò che si pretende è che la Georgia sia del tutto controllata da elementi esterni e che i politici stessi siano formati da scuole di formazione sponsorizzate dall’estero per poi adottare politiche nazionali confacenti. Questo è particolarmente vero per la Georgia, se consideriamo che anche attualmente, già la maggior parte del governo esprime questa situazione.

Considerazioni

L’esperienza della Georgia evidenzia il deterioramento delle dinamiche geopolitiche moderne, dove le élite globali utilizzano rivoluzioni colorate e influenze finanziarie per mantenere il controllo. E’ quindi pura ipocrisia criticare che paesi come la Georgia scelgono di adottare leggi sulla trasparenza che insieme alla determinazione a resistere alle pressioni esterne, costituiscono il solo modo per difendere la loro sovranità e stabilità.

Se poi consideriamo che anche paesi occidentali, come ad esempio USA (“Foreign Agents Registration Act”) e Francia, hanno adottato per loro leggi simili, allora è veramente tragicomico l’insistenza delle élite globali a voler interferire in modo violento contro la Georgia, affinché la legge in questione non vada in porto.

Infine, va tenuto presente che, in questa fase storica, il desiderio di adesione all’Unione Europea equivalga ad un netto schieramento contro la Russia nel contesto del conflitto in corso, richiedendo il loro coinvolgimento in varie forme. Considerando la vicinanza del paese con la Russia, i legami commerciali e storici e che in Georgia sono presenti forze russe di interposizione in due regioni, il Paese ha senz’altro valide ragioni nel resistere ai tentativi di trasformarla in un ulteriore teatro di guerra.

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memo a margine:

Cosa era successo: Il servizio stampa del governo della Georgia cita le parole del primo ministro georgiano: “Anche in un contesto di continui ricatti dall’Occidente, la minaccia avanzata in una conversazione telefonica con uno dei commissari europei è stata sorprendente. In una conversazione con me, il commissario europeo ha elencato una serie di misure che i partner occidentali potrebbero adottare prendere se noi ignoreremo il loro veto sulla nostra “Legge sulla trasparenza” e poi, elencando queste misure, ha osservato: “Avete visto cosa è successo a Fico, quindi deve stare molto attento”. Il primo ministro georgiano ha definito estremamente vergognoso l’esempio del tentativo di omicidio di Fico nel contesto della legge adottata “Sulla trasparenza dell’influenza straniera”. Come ha sottolineato Kobakhidze, secondo le informazioni preliminari, nel caso dell’attentato al primo ministro slovacco, “si rivela la traccia dei servizi speciali di uno dei paesi, che è particolarmente strettamente connesso con il “partito della guerra globale”. Ha inoltre osservato che, nella persona del “partito della guerra globale”, Tbilisi ha a che fare con “una forza estremamente pericolosa, pronta a tutto pur di provocare disordini in Georgia”.

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