L’articolo intitolato “Le Xinjiang, un développement économique sans précédent” focalizza l’attenzione sul recente sviluppo economico e sociale nella Regione Autonoma Uigura del Xinjiang in Cina. L’autrice, Christine Bierre, descrive le sue osservazioni e conclusioni basate su un viaggio di studio nella regione, insieme ad altri esperti.
L’articolo contesta le accuse occidentali di genocidio e repressione degli Uiguri, sostenendo che tali affermazioni sono infondate e originate da fonti occidentali con interessi geopolitici. L’autrice sostiene che le sue osservazioni sul campo contraddicono queste accuse, mostrando una realtà di convivenza pacifica e prosperità culturale:
Xinjiang: uno sviluppo economico e sociale straordinario
Autrice: Christine Bierre
Data: 13 Settembre 2023
Fonte: Le Grand Soir
Contesto e scopo del viaggio
Christine Bierre, insieme a Maxime Vivas, Ayméric Monville e Jean Pegouret, ha intrapreso un viaggio di studio nella Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang. Questo secondo viaggio, dopo quello del 2019, ha offerto a Bierre una prospettiva più ampia sulla regione, permettendole di osservare i cambiamenti e le dinamiche in atto (vedi qui sul viaggio di 26 delegati islamici ad agosto).
Contrasto alle narrazioni occidentali
L’autrice contesta le accuse occidentali di genocidio e repressione degli Uiguri, sostenendo che tali affermazioni sono infondate e originate da fonti occidentali con interessi geopolitici. Bierre sostiene che le sue osservazioni sul campo contraddicono queste accuse, mostrando una realtà di convivenza pacifica e prosperità culturale.
Sviluppo economico e sociale
Il Xinjiang è descritto come una regione in pieno sviluppo, che ha superato le sfide del terrorismo e dell’estremismo grazie a una strategia che combina la rigorosa applicazione della legge con forti investimenti in progetti di sviluppo economico. Il turismo è in aumento, e la regione ha visto un incremento significativo nel numero di visitatori, con un PIL in costante crescita.
![Un viaggio di una giornalista francese nello Xinjiang racconta un'altra verità 2 58e6ac76 0c50 4632 b3df d8c181751ddf](https://www.vietatoparlare.it/wp-content/uploads/2023/12/58e6ac76-0c50-4632-b3df-d8c181751ddf.jpg)
Iniziative per il benessere sociale
Christine Bierre mette in luce vari progetti sociali, come l’accesso all’acqua potabile in ogni casa e lo sviluppo dell’agricoltura, che hanno migliorato significativamente la qualità della vita nella regione. Viene inoltre menzionato il rispetto del governo cinese per la cultura uigura, con esempi di sostegno a pratiche culturali e religiose.
Produzione di cotone e innovazione
La produzione di cotone, un settore chiave per l’economia del Xinjiang, è descritta come altamente meccanizzata e efficiente, con l’uso di tecnologie avanzate come il sistema di navigazione BeiDou. Questo contrasta con le narrazioni occidentali di “campi di lavoro forzato”.
Cultura e religione
La giornalista francese sottolinea il rispetto e il sostegno del governo cinese per la cultura e la religione uigura, sfatando le accuse di repressione culturale e religiosa. Viene descritto il sostegno a pratiche culturali come il teatro muqâm e la libertà di pratica religiosa, con un’enfasi particolare sull’istruzione e il sostegno fornito agli imam e alle istituzioni religiose.
Conclusione
In conclusione, l’articolo presenta il Xinjiang come un esempio di sviluppo economico e sociale riuscito, che contrasta con le narrative occidentali prevalenti. Bierre evidenzia la bellezza dei paesaggi della regione e la varietà culturale, concludendo che la campagna di demonizzazione contro il Xinjiang è guidata da interessi geopolitici piuttosto che da reali preoccupazioni per i diritti umani.
![Un viaggio di una giornalista francese nello Xinjiang racconta un'altra verità 3 2d4d7c1d 7c25 4024 b0ad 22e4c15cae8d](https://www.vietatoparlare.it/wp-content/uploads/2023/12/2d4d7c1d-7c25-4024-b0ad-22e4c15cae8d.jpg)
La ricerca della verità in questioni come quella dello Xinjiang è complessa e spesso sfuggente. È interessante notare che, finora, non ci sono state significative obiezioni da parte del mondo musulmano riguardo alla situazione nella regione. È noto che in Cina tutte le confessioni religiose sono soggette a una forma di controllo statale e possono essere praticate a condizione che non manifestino ostilità politica verso il partito al potere. Questo è un dato di fatto riconosciuto e suggerisce che le azioni di polizia sono intraprese in risposta a violazioni di queste norme. Allo stesso tempo, è innegabile che gli Stati Uniti abbiano una storia di supporto alle forze separatiste in paesi non allineati, e la Cina, in quanto principale rivale, non fa eccezione. Pertanto, nell’analizzare situazioni come quella dello Xinjiang, è cruciale considerare il contesto globale e gli obiettivi specifici di ciascun attore coinvolto. Infine, è utile confrontare gli eventi in Siria, Libia e Gaza (anche in questo caso con un fumo propagandistico incredibile) con le informazioni che emergono dallo Xinjiang per avere una visione più ampia e comparativa in tema di giustizia ed equità.
vedi anche: Choses lues en France et choses vues au Xinjiang en août 2023
Qui altro materiale controcorrente: https://www.qiaocollective.com/education/xinjiang#unsubstantiated
E qui: https://leblogduradis.com/2020/12/21/les-mensonges-damnesty-international-sur-la-chine/