UCRAINA: Epurazioni, minacce e attentati toccano personaggi istituzionali di Kiev ed anche le famiglie

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M arianna Budanova, moglie di Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence della Difesa Ucraina è stata avvelenata. Oltre alla moglie del capo del GUR , sembra che anche altri funzionari dell’intelligence siano stati avvelenati.

Andrey Yusov, portavoce del GUR, ha confermato (fonte: The Guardian, https://www.theguardian.com/world/2023/nov/28/ukraine-spy-chiefs-wife-recovering-after-being-poisoned) l’avvelenamento di Marianna Budanova. Yusov ha inoltre rivelato che numerosi membri del servizio stanno manifestando segni di avvelenamento.

Il governo ucraino sta indagando sull’incidente, orientando le sue ipotesi verso piste internazionali, sebbene la situazione rimanga complessa e lontana da conclusioni definitive.

Kyrylo Budanov, insieme a Valery Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine, è considerato una figura di spicco nella politica ucraina. Secondo sondaggi recenti, entrambi godono di un elevato gradimento popolare, rendendoli potenziali candidati di rilievo per le elezioni presidenziali previste in Ucraina per il prossimo anno.

Questi avvenimenti seguono l’attacco mortale al vice di Zaluzhny, il vice comandante delle forze armate Gennady Chastyakov, assassinato con un pacco bomba nel giorno del suo compleanno. Tali incidenti, che colpiscono figure governative di primo piano potenzialmente influenti nelle prossime elezioni, sollevano sospetti e interrogativi.

Nonostante le tensioni con la Russia, che potrebbe trarre vantaggio dalla situazione politica interna dell’Ucraina, l’eliminazione di candidati avversari non sembra necessariamente vantaggiosa per Mosca, soprattutto considerando che alcuni di questi potrebbero essere più inclini al dialogo rispetto all’attuale presidente Zelensky, la cui resistenza a negoziati inizia a creare malcontento anche in alcuni paesi occidentali.

The Economist riporta che molte figure all’interno del governo ucraino condividono le posizioni prudenti di Zaluzhny, spesso in contrasto con quelle di Zelensky. Nonostante Zaluzhny non mostri ambizioni politiche, i sondaggi rivelano una fiducia degli ucraini nel suo confronto del 70%, a fronte di un 32% per Zelensky.

In questo contesto, se le elezioni presidenziali si tenessero oggi in Ucraina, sembra improbabile che Zelensky possa ottenere la rielezione.

Motivi della Mancanza di Fiducia in Zelensky

Il fatto che molti nel governo ucraino, inclusi personaggi influenti come Zaluzhny, sostengano opinioni che contraddicono la posizione del Presidente Zelensky potrebbe indicare una divisione nell’approccio o nella strategia del governo. Questo potrebbe portare alla percezione pubblica di incoerenza o mancanza di una leadership unita.

L’alto livello di fiducia in Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine, suggerisce che il pubblico potrebbe favorire un approccio o uno stile di leadership più orientato al militare, specialmente in tempi di crisi o conflitto. Zelensky, proveniente da un background non militare, potrebbe essere visto come meno capace nel gestire tali situazioni.

Percezione Pubblica e Risultati dei Sondaggi: La significativa differenza nei numeri dei sondaggi (70% di fiducia in Zaluzhny contro il 32% in Zelensky) riflette un sentimento pubblico sostanziale. Questo potrebbe essere dovuto a vari fattori, inclusa la gestione delle politiche interne ed esterne da parte di Zelensky, le condizioni economiche e il conflitto in corso in Ucraina.

Potenziale Cambio di Leadership

Se il sentimento attuale persiste, potrebbe verificarsi un cambiamento di leadership nelle prossime elezioni. Un candidato con un background militare o di sicurezza più solido, o uno che si allinea più strettamente con le vedute di figure come Zaluzhny, potrebbe avere maggiori probabilità di successo.

Un nuovo leader potrebbe determinare un cambiamento nella direzione politica dell’Ucraina, specialmente nel modo in cui affronta le sue sfide interne ed esterne, inclusi l’approccio al conflitto in corso e le relazioni con altri paesi.

Eliminazione o intimidazione di avversari politici

In questo scenario, potrebbe essere plausibile che l’attuale leadership presidenziale opti per intimidire o eliminare potenziali avversari politici (questo non dovrebbe destare particolare stupore visto che l’eliminazione intragovernativa è stata adottata anche nel caso del primo negoziatore subito dopo l’intervento russo in Ucraina e, ultimamente, probabilmente nel caso del vice di Zaluzhny), orientando così la scelta verso altri candidati meno apprezzati dal pubblico.

In alternativa, una situazione di caos potrebbe consentire a Zelensky di giustificare alla popolazione l’impossibilità di svolgere elezioni pacifiche a causa della minaccia russa.

E’ questa la leadership ucraina che l’Europa tutta sta difendendo?

 

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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