‘Terrorist Free Pass’ – gli USA avvisano: qualsiasi attacco chimico sarà effettuato da al-Qaeda e ISIS, la responsabilità ricadrà solo su Assad

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[ad_1]L’episodio risale a giugno 2017. In quell’occasione la rappresentante Onu USA dichiarò che Assad, sarebbe stato accusato di qualsiasi attacco chimico in Siria. Quella posizione non è mai stata rinnegata o smentita. 


Dopo la dichiarazione della Halley, in una successiva dichiarazione , senza peraltro aggiungere ulteriori spiegazioni, il segretario stampa Sean Spicer dichiarò “gli Stati Uniti hanno identificato potenziali preparativi per un altro attacco di armi chimiche da parte del regime di Assad che probabilmente causerà l’omicidio di massa dei civili, inclusi i bambini innocenti”.

Successivamente a quelle dichiarazioni si verificarono episodi di preparazione di attacchi chimici da parte dei ribelli che però furono preventivamente scoperti dall’intelligence siriana e pubblicizzati. Così essi , perdendo la motivazione di scatenare la rappresaglia americana, non avvennero perchè non avevano più alcun motivo di essere.

Quindi, è chiaro che il metodo di predire unilateralmente disastri e colpevoli rappresenta chiaramente un invito ai terroristi ad agire. 

Vietato Parlare

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Il primo video qui sotto è il video più recente di Russia 1, il principale canale televisivo della Federazione Russa, che tratta la dichiarazione dell’amministrazione statunitense che il presidente della Siria Assad sarà responsabile di qualsiasi attacco di armi chimiche avvenuto in Siria. Naturalmente, tale affermazione invia un messaggio chiaro ai gruppi terroristici che possono andare avanti e condurre attacchi chimici e sfuggire a qualsiasi colpevolezza per le loro azioni, mentre al tempo stesso il loro nemico dichiarato, il presidente della Siria e il popolo siriano (di cui fanno parte gli oltre 2 milioni di cristiani e Alawiti da lui protetti), saranno bombardati e puniti dalle forze armate statunitensi a causa di di quelle eventuali azioni terroristiche.
Questo è un scenario surreale e orribile che lascia il presidente siriano e i cittadini che protegge alla mercè della misericordia dei gruppi terroristici.

I sottotitoli in inglese sono inclusi nella parte inferiore del video.

https://youtu.be/GbXA55DJlVg

In questo secondo video, il giornalista Caleb Maupin discute con il portavoce del Dipartimento di Stato Heather Nauert sulle dichiarazioni di Nikki Haley e Sean Spicer sul presidente siriano Assad, che sarà accusato di qualsiasi attacco chimico che potrà avvenire in Siria. Maupin incalza obiettando che al-Qaeda ed il Fronte al-Nusra hanno condotto precedentemente attacchi chimici a massacri e possono farlo ancora, ma Heather Nauert devia e tenta di spostare la conversazione su un’altra domanda fatta da un altro giornalista.

Source link: Clarityofsignal

Aprile 2017: nella città siriana di Khan Shaykhun, nella provincia di Idlib l’incidente si verificò il presunto attacco ddell’aviazione del governo siriano che uccise o 72 civili, tra cui 20 bambini e 17 donne.

[su_panel]nota a margine

Per realizzare esattamente ciò che è accaduto (e che continua a tratti a riaccadere) circa le accuse  al governo siriano di utilizzo di armi chimiche basta vedere la sequenza di alcuni eventi legati al presunto “attacco chimico” il 4 aprile 2017:

La prima organizzazione che dopo quegli eventi si affrettò quasi subito ad accusare l’esercito siriano e gli alleati russi , circa l’uso di gas tossici fu “l’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo”. Lo stesso giorno, L’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini condannò l’attacco aereo e dichiarò che la responsabilità fosse del ‘regime siriano’. La Francia reagì convocando una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Contemporaneamente, Mosca  dichiarò che il 4 aprile si era verificato la fuoriuscita di sostanze chimiche, molto probabilmente, custodite nei magazzini dei ribelli, che erano stato bombardati. dalle forze governative siriane.

Quest’ultima dichiarazione non fu assolutamente presa in considerazione. Tutt’oggi nessuna indagine è stata ancora effettuata sul posto, ci si è invece basati sulle fonti dei ribelli siriani in territorio occupato da al Qaeda.[/su_panel]

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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