• Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione
martedì, Giugno 28, 2022
  • Login
VP News - 'vietato parlare' - Blog di Patrizio Ricci
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione
No Result
View All Result
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione
No Result
View All Result
VP News - 'vietato parlare' - Blog di Patrizio Ricci
No Result
View All Result
Home Post vari

SIRIA – Ormai non interessa più che il crimine avvenga ma che la scena del crimine sia poi ripulita.

by Patrizio Ricci
5 Ottobre 2021
in Post vari
0
SIRIA – Ormai non interessa più che il crimine avvenga ma che la scena del crimine sia poi ripulita.

A pair of U.S. Air Force F-15E Strike Eagles fly over northern Iraq after conducting airstrikes in Syria, in this U.S. Air Force handout photo taken early in the morning of September 23, 2014. These aircraft were part of a large coalition strike package that was the first to strike ISIL targets in Syria. At least 14 Islamic State fighters were killed in air strikes by U.S.-led forces overnight in northeast Syria, a group monitoring the war said on September 25, 2014, and the Syrian air force bombed rebel areas in the west of the country. REUTERS/U.S. Air Force/Senior Airman Matthew Bruch/Handout (IRAQ - Tags: POLITICS CONFLICT) FOR EDITORIAL USE ONLY. NOT FOR SALE FOR MARKETING OR ADVERTISING CAMPAIGNS. THIS IMAGE HAS BEEN SUPPLIED BY A THIRD PARTY. IT IS DISTRIBUTED, EXACTLY AS RECEIVED BY REUTERS, AS A SERVICE TO CLIENTS. early in the morning of - RTR47QMR

Bombe su chiunque attacchi i ribelli moderati addestrati dagli USA (compreso l’esercito siriano)

Roma, 3 agosto 2015, Nena News – Difendere con raid aerei chiunque attacchi i cosiddetti “ribelli moderati” siriani, anche se a farlo è l’esercito siriano. E’ questa la nuova politica decisa dall’amministrazione americana, comunicata ieri da funzionari Usa e rivelata per primo dal Wall Street Journal, una politica che cambia radicalmente le regole di ingaggio di Washington nel paese e che rischia di aumentare il frazionamento dei già divisi combattenti dell’opposizione siriana.

Seppur i dettagli della svolta Usa siano stati diffusi da alcuni funzionari anonimi, con la Casa Bianca e il Pentagono che rifiutano di confermare  o commentare quanto rivelato, si sa che gli Stati Uniti contribuiranno con raid aerei offensivi all’avanzata dei miliziani siriani da loro addestrati – 5.400 combattenti messi insieme a partire dal maggio scorso, ndr –  contro obiettivi dello Stato islamico. La risposta a chi attaccherà le compagini ribelli, invece, sarà il bombardamento, di qualunque fazione si tratti.

“Non voglio entrare nello specifico delle nostre regole di ingaggio – ha dichiarato il portavoce del Consiglio di Sicurezza della Casa Bianca Alistair Baskey – ma abbiamo detto fin dall’inizio che avremmo dovuto prendere le misure necessarie per garantire che tali forze potessero svolgere con successo la loro missione”. Dello stesso avviso il Pentagono, con la sua portavoce, il comandante Elissa Smith che ha confermato che “il programma militare degli Stati Uniti si concentra “prima di tutto”, sulla lotta contro i militanti islamici dello Stato Islamico”.

Come rivelano fonti ufficiali dell’amministrazione americana, un maggiore coinvolgimento Usa si rende necessario visto l’attacco subito venerdì scorso da parte del Fronte al-Nusra dal primo lotto di forze ribelli addestrate da Washington e schierate nel nord della Siria per contrastare l’avanzata dell’Isis. Quello sarebbe stato il terreno di prova per i raid difensivi, una zona militare utilizzata in passato da un altro gruppo di miliziani sostenuto dall’Occidente, noto come la Divisione 30, da cui proverrebbe la maggior parte delle reclute addestrate dagli Usa.

Si tratta degli stessi combattenti che al-Nusra rivendica di aver catturato la scorsa settimana, tra cui il presunto comandante della Divisione, che però secondo alcuni funzionari americani non sarebbe stato mai addestrato da loro. E non si tratta certo dei primi “ribelli moderati” schiacciati dalla formazione qaedista: a marzo il gruppo Harakat Hazm, riccamente finanziato e supportato da Washington per tre anni in chiave anti-Assad, annunciava il suo scioglimento, decretando ancora una volta il fallimento della politica Usa di sostegno di certi gruppi di ribelli.

Per quattro anni, infatti, circa 500 milioni di dollari di armi, aiuti e addestramento militare sono fluiti dalle casse di Washington a quelle dei miliziani anti-Assad: miliziani che hanno visto nascere e moltiplicarsi vari gruppi tra cui Isis, al-Nusra e altre fazioni più piccole non raggruppate nel cosiddetto Esercito Siriano Libero e ne sono poi stati sopraffatti, se si considera che i gruppi jihadisti controllano oggi oltre la metà del territorio siriano.

Continuare a fornire aiuti consistenti a una certa compagine che sembrava non godere di alcun appoggio in loco – ma che, sponsorizzata dall’Occidente, era diventata subito “l’unica rappresentante del popolo siriano” – era parso un gioco pericoloso perfino al direttore della Cia John Brennan, che a marzo si era lasciato andare ad alcuni commenti di preoccupazione sulla non compattezza dell’opposizione siriana che, in caso di “collasso caotico del regime di Assad, […] potrebbe aprire la strada di Damasco all’Isis”, ricordando che “bisogna sì continuare a sostenere l’opposizione moderata, ma bisogna anche progettare un percorso politico per il futuro”.

Sebbene stando alle parole di Washington la distruzione dell’Isis sia per ora il maggiore obiettivo del generoso finanziamento Usa ai ribelli anti-Assad, e sebbene le truppe del presidente siriano non abbiano mai attaccato i reparti della coalizione anti-Isis nel nord della Siria nonostante il regime abbia più volte dichiarato che qualsiasi ingresso di truppe straniere nel paese sarà considerato un’invasione e una violazione di sovranità, non è escluso che questa volta un attacco anche involontario potrà dar luogo a una carneficina. E non sembra inverosimile pensare che qualsiasi pretesto sarà usato dalle truppe Usa per muovere contro il loro vero e a lungo dichiarato obiettivo: Bashar al-Assad. Nena News

– See more at: http://nena-news.it/bombe-usa-su-chiunque-attacchi-i-ribelli-moderati-incluso-assad/#sthash.N8tFqxlZ.dpuf

Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

Next Post
Il presidente Obama a cavallo della vecchia ideologia: la realtà per lui non esiste.

Il presidente Obama a cavallo della vecchia ideologia: la realtà per lui non esiste.

No Result
View All Result
Conflitto ucraino: aggiornamenti del 27 giugno

Conflitto ucraino: aggiornamenti del 27 giugno

27 Giugno 2022
Nella capitale Ucraina attacchi di precisione russi distruggono la fabbrica di missili Artyom

Nella capitale Ucraina attacchi di precisione russi distruggono la fabbrica di missili Artyom

28 Giugno 2022
Russia /USA – Incontro a Ginevra per  discutere su armi nucleari, sicurezza informatica e spazio

Il Cremlino accelera anticipando l’iniziativa della NATO

27 Giugno 2022
Boris Johnson: la guerra ucraina non può finire con un negoziato pena l’instabilità globale

Boris Johnson: la guerra ucraina non può finire con un negoziato pena l’instabilità globale

27 Giugno 2022
La situazione in Ucraina è a favore della Russia ma ci sono variabili

La situazione in Ucraina è a favore della Russia ma ci sono variabili

26 Giugno 2022
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che l’aborto non è un diritto costituzionale

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che l’aborto non è un diritto costituzionale

26 Giugno 2022
Consigliere di Zelensky: l’Ucraina non insisterà più per l’adesione alla NATO

Consigliere di Zelensky: l’Ucraina non insisterà più per l’adesione alla NATO

26 Giugno 2022
In Gran Bretagna, l’intellighenzia creativa fa sparire i contenuti social che danneggiano il consenso della popolazione alle politiche governative

In Gran Bretagna, l’intellighenzia creativa fa sparire i contenuti social che danneggiano il consenso della popolazione alle politiche governative

26 Giugno 2022
Perché l’Ucraina blocca il grano nel porto di Odessa?

Perché l’Ucraina blocca il grano nel porto di Odessa?

26 Giugno 2022

Sostieni il Blog

Paypal: link per donazione paypal

Category

  • Chiesa
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Esteri
  • Politica
  • Post vari
  • Sanità

Sostieni il Blog



Site Links

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

canale Telegram: https://t.me/vietatoparlare/

  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione

© 2021 VP News - blog di attualità e geopolitica Vp News.

No Result
View All Result
  • Esteri
  • Cultura e Società
  • Economia
  • Politica
  • Chiesa
  • Sanità
  • Donazione

© 2021 VP News - blog di attualità e geopolitica Vp News.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Go to mobile version