Il presidente Obama a cavallo della vecchia ideologia: la realtà per lui non esiste.

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[su_quote style=”carbon”]New York, 7 ago. (askanews) – Per il presidente americano Barack Obama c’è la possibilità che una soluzione politica venga raggiunta in Siria, anche se ci vorrà tempo. Secondo l’inquilino della Casa Bianca, Russia e Iran (da sempre sostenitori di Damasco) si stanno rendendo conto che il regime di Bashar al Assad ha i giorni contati.”Credo che si sia aperto uno spiraglio per una risoluzione politica in Siria”, ha detto Obama in un incontro con la stampa che si è svolto alla Casa Bianca
http://notizie.tiscali.it/ultimora/feeds/15/08/07/t_141_20150807_000043.html  [/su_quote]

Ci risiamo Presidente Obama,  le interessa solo una cosa : che ” il regime di Bashar al Assad ha (abbia) i giorni contati”. Lo va ripetendo da 4 anni fino alla nausea, non senza aiutare il ‘destino’… (vedi nota 2) Ha fatto di tutto perchè ciò accadesse, ha armato i terroristi ed ha affamato il popolo con gli embarghi (ancora in corso), ha anche fatto carte false per realizzare con spregiudicatezza ed inumanità questo fine, con totale spregio delle vite umane e della sofferenza…

Ma non le basta: ancora non rinuncia a realizzare i suoi biechi obiettivi.
E’ evidente che non è la preoccupazione umanitaria che guida la sua inazione ma sfrutta ogni occasione sovversiva per tornare alla carica con la vecchia ricetta ed i vecchi slogan di guerra che sono di una povertà ideale deprimente. Sconcerta che questa povertà di idee e di desiderio possa guidare la nazione più potente del mondo che vuol aiutare l’uomo, come dice la costituzione americana, alla ricerca della felicità (vedi nota 2) .

Oggi ha rinnovato le sue nuove minacce ed il mondo complice, ricattato ed impaurito deve accettare . La sua grande occasione ora è rappresentata dai jet turchi e dai suoi nuovi ‘ribelli moderati’ addestrati in Turchia. Poche decine ma da difendere con tutto l’arsenale bellico americano. E’ evidente che è quest’ultimo che fa la differenza…

La forza delle armi la vede come unica possibilità di soluzione politica in Siria; cieco davanti alla sua ricchezza, alla sua diversità, alla sua laicità , alla sua storia, alla sua tradizione, lei si cura solo di mantenere un potere che a parole è basato sulla democrazia ma che si fonda (invece) sull’ingerenza su governi legittimamente eletti, sulla  forza militare ed economica a discapito del resto del mondo.

Come al solito la politica americana giustifica il bastone ed il sotterfugio con una misera carota (da ripagare indebitandosi) .

Eppoi lo dica finalmente… soluzione politica con quale controparte? E perchè? E chi la legittima a parlare a nome dei siriani? Chi lo chiede?

Vietato Parlare

[su_quote style=”modern-light”] (Nota 1)
La ricerca della Felicità Nella Costituzione americana si legge che:”tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca delle Felicità; allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo, tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo governo, che ponga le sue fondamenta su tali principi e organizzi i suoi poteri nella forma che al popolo sembri più probabile possa apportare Sicurezza e Felicità.”[/su_quote]

(Nota 2)

La rivoluzione siriana è stata organizzata molto tempo prima dal Team del presidente Obama, a partire dal febbraio 2010. Gli USA hanno appoggiato i jadisti contro Assad ma che poi sono sfuggiti di mano (vedi qui intervista a Hillary Clinton). Quello che segue  invece è un estratto del  Nouvel Observateurnº2428 du 24/5/2011oa che presenta una delle numerose prove testimoniali a sostegno della paternità americana ( ci sono prove che i leader rivoluzonari si vedevano con l’amministrazione americana negli USA molto tempo prima dello scoppio della rivolta per pianificarla e finanziarla) .

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Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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