SIRIA – L’ISIS riduce le sue attività nel deserto siriano dopo mesi di pressione

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La  Siria, con il sostegno di Russia e Iran, ha ottenuto successo nel bonificare il deserto di Badia dai militanti dell’ISIS, costringendo i militanti a ridurre l’attività in Siria e a ritirare parte delle forze in Iraq.

Da marzo a giugno 2021, il numero di operazioni dell’ISIS nella zona desertica “Badia” siriana , situata a nord est del paese, è diminuito e le operazioni dell’organizzazione sono scese ai livelli più bassi da quando la stessa ha iniziato le operazioni nella Siria centrale dopo il suo crollo avvenuto nel 2017. Il calo si è verificato in termini di numero di operazioni militari e vittime causate dalle suddette operazioni.

Il primo motivo della diminuzione dell’attività dell’organizzazione nel deserto siriano è una forte campagna militare lanciata dalle forze governative siriane e dalle truppe russe con l’appoggio delle forze al Quds che hanno  proseguitato l’ISIS  per diversi mesi, il che ha costretto l’organizzazione a nascondersi nelle sue posizioni nel deserto e limitano notevolmente il movimento dei propri combattenti. …

Nel primo mese dell’attacco dell’esercito siriano a Badia, l’ISIS ha cercato di trovare una strategia militare per evitare gli attacchi diretti contro di esso, spostando le sue operazioni militari e i suoi militanti dalle regioni orientali di Badia verso Deir ez-Zor e Raqqa, nella campagna orientale di Hama e la campagna meridionale di Aleppo.

Questa strategia ha avuto successo durante il primo mese della sua attuazione, ma le forze siriane e i loro alleati hanno spinto più rinforzi nell’area, aumentando la pressione sull’organizzazione e costringendo le forze dell’ISIS a ridurre le operazioni militari e cercare di sfuggire al rastrellamento attraverso movimenti e manovre costanti nel deserto.

Il declino delle attività dell’organizzazione è stato limitato non solo a causa del numero di attacchi e dal numero di vittime tra le parti avversarie, ma anche per le tattiche utilizzate negli attacchi, poiché l’organizzazione ora evita gli attacchi alle forze che operano nel deserto e ha iniziato fare molto affidamento sull’installazione di mine antiuomo.

L’organizzazione evita inoltre operazioni offensive sulle posizioni governative e contro i suoi alleati dislocati nelle vicine città e paesi di Badia, e anche sui siti all’interno di Badia. E’ da annotare anche che lo sviluppo della forza offensiva dell’esercito siriano all’interno del deserto, è diventata più precisa e stabile .

La seconda ragione, e penso che questa sia la ragione più importante per il declino delle attività dell’organizzazione nel deserto, è il ritiro dell’organizzazione di dozzine dei suoi combattenti dal deserto siriano al territorio iracheno attraverso il confine, poiché le informazioni indicano che l’organizzazione negli ultimi mesi ha ritirato circa 300 combattenti dal deserto siriano trasferendo,questa forza in territorio iracheno..
Il ritiro dei militanti dell’organizzazione dalla Siria all’Iraq coincide con le vigorose attività dell’organizzazione in Iraq, dove il numero e la qualità degli attacchi della stessa sono aumentati rispetto al 2020 e gli sforzi dell’organizzazione per rafforzare le sue forze armate in Iraq possono essere associati agli ultimi eventi e la continuazione del movimento popolare contro il governo iracheno.

(c) “Mohammed Hassan, https://www.facebook.com/mhmrhd/

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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