SIRIA – la presa del villaggio di Morek – In Turchia c’è la censura ma qui l’informazione si autocensura da sola.
Il ‘format’ delle notizie è rigorosamente sempre lo stesso. In questo caso in un breve dispaccio stampa notiamo:
1) l’uso di un ‘linguaggio acquisito‘ che rispetta la sua abitualità e non l’esatta osservazione dei fatti ;
2) il non inquadrare quasi mai un episodio bellico (o atto terroristico) in un contesto chiaro;
3) le notizie sono inesatte e rispettano l’orientamento di massima dei media anzichè la verità (ne ‘i ribelli prendono città del regime’ si omette che non si tratta di ‘ribelli’ , che in Siria non esiste un regime e che la città di Morek è in realtà un villaggio deserto);
4) in Morek non sono avvenuti ‘duri combattimenti’ ma l’Esercito siriano si è ritirato strategicamente senza quasi combattere;
5) si usa come unica fonte ancora l’Osservatorio siriano per i diritti umani nonostante è ormai acclarata la sua totale inaffidabilità ;
6) la cittadina di Morek è stata conquistata dalla sola milizia Jund al Aqsa , apertamente fedele al capo di al Qaeda Ayman al Zawahiri .
Vediamo invece come è facile riportare questa notizia più correttamente:
IL CONTESTO:
l’autostrada Damasco-Aleppo meglio conosciuta come la M5 – è una delle maggiori strade della Siria che collega due delle province più densamente popolate: Damasco e Aleppo. L’autostrada gioca un ruolo fondamentale in questa guerra per la sua posizione geografica, in quanto si trova nel cuore della Siria e l’attraversa tutta. Le forze del governo siriano per continuare i combattimenti e tenere le posizioni hanno bisogno che questa autostrada sia interamente agibile.
Per questo i terroristi si accaniscono ad interromperla sapendo così che così 1) si interrompono le lineee di approvvigionamento alle truppe della coalizione siariana-iraniana – Hetzbollah, 2) si può provare a compiere sortite alle spalle di SAA aprendo altri fronti.
Infatti sulla direttiva Damasco – Aleppo gli attacchi sono in atto da vari giorni anche con l’uso di attacchi suicidi che vede uniti indifferentemente nello sforzo ISIS, al Nusra e unità dell’Esercito Siriano Libero .
IL FATTO:
Oggi la cittadina chiave (per il collegamento Hama – Aleppo) di MOREK (governatorato di Hama) è stata presa dal solo gruppo dei jadisti Jund Alaqsa (questa la bandiera) che è un sottogruppo di al Nusra (al Qaeda) ***. Il gruppo jadista inusitatamente , non è considerata dall’occidente una organizzazione terroristica. Molti suoi appartenenti sono simpatizzanti di ISIS. Il villaggio di Morek è un punto nevralgico perchè è la strada apre il transito non solo ad Aleppo ma anche ad Idlib.
Queste le località più vicine a Morek:
Hama 21 km
Ar Rastan 48 km
Homs City 68 km
Reyhanlı (al-Raihaniyyah) 102 km
Aleppo / Halab 104 km
Al-Bab 135 km
Palmyra (Tadmur) 163 km
Manbij/Membic 171 km
Al Thawrah (al-Tabaqa) 173 km
Ar-Raqqah 214 km
La cittadina è deserta
Il sobborgo di Morek è praticamente deserto (il video qui è del reporter Murad Gadziev di RT girato dopo la liberazione del 2014) Il villaggio fu assediato dai terroristi per nove mesi fino a conquistarlo. Successivamente le truppe governative lo avevano liberato nel mese di ottobre 2014. Ad un anno dalla sua liberazione, la località, assomiglia a un film post-apocalittico.
DINAMICA:
L’Esercito Siriano si è subito ritirato dalla parte occidentale Morek. Più tardi, SAA ha abbandonato il resto della cittadina città , è si è ritirato verso sud. La Battaglia è durata solo un paio di ore.
Ecco il video dell’ingresso dei jadisti nella città:
https://www.youtube.com/watch?v=TTdBkNW6Ls4
CONSIDERAZIONI:
”Jabhat al-Nusra e il suo stretto alleato Jund al-Aqsa hanno svolto un ruolo chiave nelle operazioni di prima linea a Ariha e nelle battaglie precedenti nella città di Idlib, Jisr al-Shughour, Al-Mastouma e molti altri fronti Idlib. Facciamo nostre le evidenze di ”The Huffington Post – ‘An internal struggle: Al Qaeda’s Syrian affiliate is grappling with its identity’
” (…) Nessuna delle principali vittorie di inizio di aprile in Idlib si sarebbero potute realizzare senza le cruciali azioni di retroguardia degli Stati Uniti – e senza il sostegno dell’Occidente alle unità del Free Syrian Army mediante l’approviggionamento del munizionamento di artiglieria , dei mortai e dei sistemi missilistici anti-tank BGM-71 TOW americani .
La profondità ed coordinamento tra le varie fazioni sponsorizzate dall’Occidente (FSA, islamisti, Jabhat al-Nusra e altri jihadisti) è aumentato notevolmente in Idlib da aprile, sia per un naturale bisogno di cooperazione in loco, ma anche grazie ad un ordine tacito da parte degli USA e Arabia Saudita guidati da una sala di coordinamento posizionata nel sud della Turchia”
POSSIBILI SVILUPPI:
Visto la relativa celerità dell’abbandono da parte dell’ SAA , Morek potrebbe essere bombardata dall’aviazione e la posizione potrebbe essere ripresa facilmente. Sullo sfondo, secondo alcune indiscrezioni si sta lavorando per un possibile accordo per un governo il cui presidente rimarrebbe alawita mentre l’esecutivo sarebbe sunnita, l’SAA rimarrebbe intatto. Ma la situazione è liquida e molto farà il rapporto di forza sul terreno.
NOTA:
*** Jaysh al-Fatah è una coalizione di ribelli islamici siriani e jihadisti: le componenti più intransigenti della coalizione sono Jabhat al-Nusra, (affiliata ad al-Qaeda ) , e appunto Jund al-Aqsa, un gruppo jihadista ufficialmente indipendente fondato nel 2013 come una ‘terza strada’ tra Al Qaeda e ISIS, in tutti i modi: salafiti qaedisti .
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