SIRIA – Elicotteri USA attaccano ckeck point siriano dell’esercito governativo: un morto e due feriti

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Un soldato siriano è stato ucciso e due feriti da elicotteri da combattimento americani che hanno attaccato il posto di blocco dell’esercito siriano, nella campagna di Hasaka ieri. (qui video). La notizia è riportata anche dalla fonte russa Anna News.

Gli elicotteri da combattimento facenti parte dell’asset militare che mantiene l’occupazione statunitense in Siria, hanno attaccato un posto di blocco dell’ l’esercito arabo siriano (SAA) a sud-est di Qamishli (vedi qui mappa) – A seguito di tale attacco, un soldato siriano è rimasto ucciso e altri due sono rimasti feriti.

Così la dinamica degli eventi:

Una fonte militare ha detto a SANA che “alle 9:45 a. m., una pattuglia americana composta da 3-4 veicoli blindati equipaggiati con mitragliatrici medio-pesanti ha attaccato un posto di blocco isolato dell’esercito siriano composto da soli 4-6 soldati equipaggiati con il loro AK47 e la loro fede nella loro terra.
La pattuglia ha cercato di penetrare nell’area in cui una delle formazioni militari siriane veniva schierata, nella campagna di Qamishli attraverso il blocco Tal al-Zahab, e il personale dell’esercito al posto di blocco ha impedito quindi di passare, quando i membri della pattuglia americana ha aperto fuoco contro il ckeck point dell’esercito siriano.”

La fonte aggiunge che “lo scambio di fuoco ha comportato 3 feriti tra le forze di occupazione, che si ritirarono dal ckeck point”.

La pattuglia ha cercato di penetrare nell’area in cui una delle formazioni militari siriane veniva schierata, nella campagna di Qamishli attraverso il blocco Tal al-Zahab, e il personale dell’esercito al posto di blocco ha impedito quindi di passare, quando i membri della pattuglia americana ha aperto fuoco contro il ckeck point dell’esercito siriano.”[/su_quote]La stessa fonte ha aggiunto che “dopo circa 30 minuti, due elicotteri da guerra americani hanno attaccato come rappresaglia il personale dell’esercito al posto di blocco con mitragliatrici pesanti – il fuoco aereo ha provocato la morte di un soldato siriano mentre altri due sono rimasti feriti e sono stati portati urgentemente all’Ospedale Nazionale di Al-Qamishli per ricevere il trattamento richiesto.”

SANA commenta che da quando le forze di occupazione statunitensi hanno stabilito le loro basi illegittime, e i locali in diversi villaggi della campagna di Hasaka, i cittadini del posto, sostenuti dall’esercito arabo siriano, hanno intercettato molti convogli dell’occupazione mentre cercavano di spostarsi tra i borghi e i paesi vicino alle zone dove sono schierati e gli hanno costretti ad andarsene e a tornare nelle loro basi, dopo averli fatto oggetto di improperi e presi di mira con sassaiole.

Ogni commento è superfluo. La Siria subisce un castigo che non merita e il diritto internazionale per qualcuno è carta igienica.

Data la permanenza di qualcuno che è lì su quella terra – quando proprio non ci deve stare -, è così in ogni caso. Visto anche che Washington ha fornito circa un miliardo di dollari annui in armamenti alle milizie e tutt’ora detiene pozzi petroliferi e territorio di uno stato sovrano.

Naturalmente l’episodio di fuoco va ulteriormente approfondito. Bisogna vedere se a sparare per primi siano stati gli USA o i siriani, oppure siano stati soggetti sconosciuti che cercavano la reazione USA, l’escalation. Vedremo se si verificheranno altri episodi di questo tipo. Se sì,  vorrà dire che è mutato qualcosa nelle regole di ingaggio, con tutto il corollario di conseguenze nefaste.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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