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Home Editoriale ULTIMI POST

Si sta già partendo dai paesi periferici anglosassoni, e non si chiamerà ‘eutanasia’

by Patrizio Ricci
15 Novembre 2020
Reading Time: 4min read
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Si sta già partendo dai paesi periferici anglosassoni, e non si chiamerà ‘eutanasia’

Photo by bennett tobias on Unsplash

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Accade tutto molto velocemente, cose che fino a pochi anni fa credevamo impossibili, ora sono sotto i nostri occhi. Non respiriamo bene e non per la mascherina… Nei paesi periferici anglosassoni è cominciata una martellante propaganda pro eutanasia che si chiama ‘estensione delle cure mediche in morte’ ..

Ci indurranno ad aderire ad innovazioni, aspetteranno che la maggior parte della gente si convinca e si faccia la ‘propria idea’… ai recalcitranti diranno “non vogliamo essere il fanalino di coda.., non vogliamo mica non dare una opportunità a chi soffre.. Ecco la nuova era che arriva, velocemente, molto velocemente. Basta che lo vogliano chi ci insegna ad essere efficienti…ed a passare il Natale ‘raccolti‘…

Sembra che il problema dell’eccesso di popolazione verrà risolto nei modi più radicali. Senza fermarsi davanti alla realizzazione degli scenari fantasy più oscuri, ci sono cambiamenti che effettivamente stanno gradualmente diventando velocemente una realtà quotidiana.

Canada – Ad un paziente incurabile è stato offerto l’eutanasia invece di cure a pagamento

A un paziente inguaribile, incapace di pagare le cure, è stata offerta la dimissione o l’eutanasia, lo ha riferito il canale televisivo canadese CBC New Network  l’11 novembre (qui tutto il servizio della CBC): Roger Foley, che soffre di una malattia neurologica incurabile, ha chiesto ai parlamentari canadesi di non ampliare la legislazione sull’eutanasia.

[su_section image=”https://getshortcodes.com/wp-content/uploads/sites/2/2019/09/section-1.jpg” parallax=”yes” margin=”20px 0″] “Il mio nome è Roger Foley. Sono il paziente che è stato al Victoria Hospital per oltre 4 anni e sono stato costretto a morire assistito dall’ospedale e dal governo mentre mi impediscono di accedere alle opzioni di cura di cui ho bisogno per vivere (vedi qui e qui . NDA). Ho importanti aggiornamenti di interesse pubblico. (….) L’ospedale mi sta attualmente fatturando $ 1800 dollari al giorno e continua a costringermi alla morte assistita durante la pandemia di Covid-19 quando mi hanno minacciato e mi hanno offerto la morte assistita.” (…) [/su_section]


Foley tramite zoom si è così rivolto alla commissione parlamentare preposta alla preparazione del disegno di legge denominato ‘C-7’: “Oggi l’assistenza alla morte è più facile da ottenere che l’assistenza necessaria e sicura per la vita delle persone disabili”, ha detto. I medici dell’ospedale gli hanno detto che il costo del suo mantenimento gli sarebbe costato $ 1.800. Se gli sarà impossibile pagare questo importo, verrà dimesso con la forza. In alternativa, al paziente è stato offerto di risolvere il problema mediante l’eutanasia.

Il disegno di legge canadese denominato C-7 sull’eutanasia è un incubo per i disabili . In primo luogo, esso stabilisce un precedente e, in secondo luogo,  questa è una versione legalizzata del suicidio di stato, che potrebbe diventare obbligatoria.

La maggior parte dei canadesi è contraria.

[su_quote cite=”SPUC (Society for the Protection of Unborn Children è un’organizzazione anti-aborto nel Regno Unito che si oppone all’aborto, al suicidio assistito e al controllo delle nascite tramite aborto)” url=”https://www.spuc.org.uk/News/ID/384630/Two-thirds-of-Canadians-have-concerns-about-the-expansion-of-assisted-dying”]

Un sondaggio dell’Angus Reid Institute, pubblicato il 10 novembre, ha rivelato che la maggioranza dei canadesi nutre serie preoccupazioni per l’espansione della morte assistita.
Il 69% dei canadesi è preoccupato che l’espansione dell’assistenza medica in morte (MAID) porterà le persone mentalmente vulnerabili a scegliere il suicidio.
Il 65% teme che l’espansione di MAID possa portare i disabili e gli anziani a sentirsi spinti a scegliere la morte in modo da non essere un peso.
Il 62% teme che tale legislazione significhi che il sistema sanitario trascuri le soluzioni di assistenza sanitaria a lungo termine.[/su_quote]

Ma si sa che i media e le scuole esistono ormai anche per una funzione educatrice e divulgatrice di idee più moderne e scientifiche… , in modo che le scelte suggerite diventino proprie scelte.

In tutti i modi esistono ancora ‘retrogradi’ e ‘negazionisti’, il Vice-Presidente dell’organizzazione per i diritti umani Inclusion Canada –  a proposito della legge  “Bill C-7 – ha detto “è il nostro peggior incubo”, ed ha aggiunto che il disegno di legge “è un insulto morale”. Inoltre ha  sottolineato che il nuovo disegno di legge potrebbe diventare una versione legalizzata del “suicidio di stato”.

Anche in Australia è allo studio un progetto di legge analogo.

Le autorità australiane hanno scelto di concentrarsi sull’eutanasia delle persone con disabilità rispetto alle sfide che devono affrontare nella vita, ha detto in un comunicato diffuso il 5 novembre dal movimento anti-eutanasia HOPE. Il movimento in una nota ha detto che i legislatori sono così preoccupati per la cosiddetta ‘morte dignitosa’ da prestare poca attenzione a coloro che potrebbero semplicemente voler vivere con dignità”

Il progetto di legge che prende il nome dal suo ideatore Gaffney, prevederebbe che gli ospedali e le strutture di assistenza agli anziani dovessero per legge fornire l’eutanasia ai loro pazienti “. Gaffney ritiene che gli ospedali e le strutture di assistenza agli anziani dovrebbero obbligatoriamente offrire l’eutanasia e il suicidio assistito (senza libertà di scelta) nelle loro strutture perchè ci troviamo “in una società secolare”

L’obiezione del movimento anti eutanasia ‘Hope’ è che una società deve essere sempre pluralistica e mai definirsi ‘secolare’ slegata da tutto in base ad una pretesa scientificità e neutralità.

Stessa cosa accade in Nuova Zelanda

Qui è  in progetto una “Legge sulla scelta del fine vita” (End of Life Choice Act). Secondo le prime stime, più del 65% dei cittadini voterà a sostegno di questa legge. Ma a parere del movimento New Zealand Without Euthanasia che ha effettuato un sondaggio pre-votazione,  l’80% degli adulti neozelandesi fraintende ciò che la legge sull’eutanasia legalizzerà. Solo il 29% in base ad un sondaggio ha capito che i malati terminali che soddisfano tutti i criteri di ammissibilità ma soffrono anche di depressione o altre malattie mentali sarebbero stati effettivamente autorizzati a sottoporsi all’eutanasia ai sensi di questa legge.

Fraintendimenti, messaggi subdoli, pretesa scientificità che non ammette repliche o critiche, “ma poi sceglierete” , “non bisogna essere disumani” vi dicono ….. vi ricorda qualcosa? Non è forse questa pretesa la base su cui nascerà in Europa il New Deal? Avviene tutto velocemente, complice anche disattenzione , emergenza sanitaria covid, governi con mani ‘più libere’ per paese in legislazione di emergenza… Si comincia dai paesi anglosassoni periferici. Poi mano a mano si dirà ‘lo vuole l’Europa‘ e ‘non dobbiamo essere il fanalino di coda del mondo civilizzato’… bisogna avere libertà di scelta, ‘non ci possiamo permettere’, si deve essere responsabili e pensare agli altri, si purifica anche l’aria.

Benvenuti nel nuovo mondo che verrà, The Next generation, appunto….

patrizioricci by @vietatoparlare

Tags: cure medicheeutanasia

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Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cultura Cattolica, Samizdatonline, Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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