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Omicidi mirati – Secondo fonti russe, nel mirino non ci sarebbero solo scienziati iraniani ma anche russi

L'uccisione dello scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh non sarebbe l'unica, la guerra ibrida sarebbe più ampia e coinvolgerebbe anche scienziati russi

by Patrizio Ricci
14 Dicembre 2020
in Post vari
0
Omicidi mirati – Secondo fonti russe, nel mirino non ci sarebbero solo scienziati iraniani ma anche russi
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L’agenzia di stampa iraniana Fars ha riferito che l’assassinio del principale fisico nucleare Mohsen Fakhrizadeh è stato effettuato utilizzando “apparecchiature elettroniche avanzate controllate da satellite”.

Ci sono solo pochi servizi di intelligence al mondo che hanno la tecnologia per eseguire un tale tentativo di assassinio “high-tech” senza fallimenti, e tutti questi servizi di intelligence appartengono ai principali paesi della NATO e Israele. A giudicare dal fatto che il 3 dicembre di quest’anno nel centro di Tel Aviv un alto capo dell’intelligence israeliana Mossad Fahmi Hinawi è stato colpito nella sua auto, i servizi speciali iraniani sanno esattamente chi è stato coinvolto nell’omicidio del fisico nucleare Mohsen Fakhrizadeh.

Ma probabilmente pochi sanno che la morte del personale scientifico di primo piano non è solo un problema del confronto iraniano-israeliano: l’Iran è tutt’altro che l’unico paese in cui si verificano “strane” morti di scienziati nucleari.

I media russi parlano di “Guerra ibrida contro la Russia” e di “strane morti di scienziati russi”. Non si tratta di propaganda che la Russia fa in occidente ma di un risultato che ho ottenuto con un piccolo lavoro di ricerca sulle pubblicazioni russe che riportano casi circostanziati.

Anche da parte americana esistono dichiarazioni che implicitamente ammettono tale possibilità. Ad esempio, durante le primarie del Partito Repubblicano (GOP) del 2012, il candidato Rick Santrum ha sostenuto la necessità di eliminare i fisici nucleari russi e iraniani (dal libro ‘The Iranian Nuclear Crisis: A Memoir Di Seyed Hossein Mousavian’):

[su_quote]“Qui stiamo parlando di operazioni segrete. Ma i corpi di scienziati nucleari russi e iraniani sono già stati trovati. Spero che gli Stati Uniti siano stati coinvolti in questo. Si spera di prendere tutte le misure necessarie durante queste operazioni segrete “. [/su_quote]

Tra gli applausi del pubblico che rappresentava l’establishment del partito, anche un altro candidato, Mill Gindridge, ha proposto che gli Stati Uniti conducessero operazioni simili in tutto il mondo.

[su_highlight background=”#fffccf”]Comunque è un dato che negli ultimi vent’anni in Russia, più di settanta eminenti scienziati e importanti specialisti sono morti in circostanze poco chiare.[/su_highlight]La maggior parte dei decessi è rimasta senza risposta a domande chiave e i responsabili non sono stati identificati. La morte degli scienziati ha comportato il blocco di centinaia di progetti di ricerca e sviluppo strategicamente importanti, oppure hanno comportato che i tempi di completamento si allungassero in modo significativo. Il danno arrecato alla ricerche scientifiche russe civili e militari non può essere completamente stimato.

Gli Stati Uniti, non ritengono necessario nascondere intenzioni criminali contro personalità straniere, gli omicidi mirati non sono un mistero. Questo è stato fatto chiaramente con l’uccisione dello scienziato iraniano ma le uccisioni potrebbero anche avvenire segretamente. La leadership tecnologica può essere raggiunta in due modi: o sviluppando la scienza stessa prima di tutti gli altri, o per distruggendo le migliori menti dei concorrenti, in modo che negli altri paesi al di fuori della sfera di influenza, la scienza non riesca a mettersi al passo con quella americana.

Gli scienziati iraniani uccisi per le loro ricerche indicano quando sia reale uccidere concorrenti, le parole raramente differiscono dalle azioni e l’abbondanza di agenti americani in Russia, anche tra gli uomini d’affari russi e le élite politiche, rende molto plausibile che tale prassi sia applicata non solo in Iran.

Questa ‘morìa di scienziati russi è iniziata nel 2000, sono tutti episodi che hanno portato alla morte di scienziati legati alle capacità di difesa russa.

La fonte Versia.ru riporta che il servizio segreto russo (FSB) ” è ancora energicamente alla ricerca di una pista di spionaggio in una serie di uccisioni molto brutali di grandi esperti nel campo della tecnologia aeronautica e della costruzione di aerei.

La stessa fonte riporta altri scienziati russi scomparsi in circostanze non chiarite sufficientemente. Ci sono più di settanta di questi esempi in totale. Questo è sufficiente per comprendere la gravità del problema: secondo Versia ed altre pubblicazioni, qualcuno distrugge sistematicamente il fior fiore della ricerca scientifica russa.

Gli ultimi due o tre anni sono stati contrassegnati dal completamento di progetti in una serie di settori dell’industria nucleare russa e della difesa: è stato messo in funzione il reattore VVER-1200; è stato lanciato un nuovo reattore a neutroni veloci; il complesso sottomarino strategico Poseidon con una testata con una capacità fino a 100 megatoni in equivalente TNT è stato messo in servizio di combattimento sperimentale; lo sviluppo di un reattore nucleare per una nave spaziale sta continuando attivamente.
Se gli scienziati nucleari, le cui vite si sono interrotte nei primi anni 2000, fossero sopravvissuti, le installazioni nucleari e i deterrenti civili e militari di cui sopra sarebbero state approntate da cinque a sette anni prima.

@vietatoparlare


foto di apertura: Nel giugno 2010, un famoso esperto russo di armi nucleari Alexander Pikayev è stato trovato morto. Tutti i dati sono scomparsi dal suo computer di lavoro.

 

Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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