Presidente Bielorusso: rischio di false flag NATO in Polonia per incolpare la Russia e scatenare una escalation

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Nell’approfondimento di Visione TV , la sintesi di Lilli Goriup che ci aggiorna su un evento non trattato dai mediamainstream:

“Operazione False Flag ai danni della popolazione civile polacca e il timore di un conflitto globale sono stati espressi dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko in una serie di dichiarazioni rilasciate all’agenzia di stampa statale BelTA, a seguito di una riunione avvenuta ieri con i capi dell’intelligence di Minsk.

Ecco le parole di Lukashenko: ‘I servizi segreti polacchi e statunitensi stanno tramando un’operazione False Flag su larga scala contro la popolazione civile della Polonia, che alla fine sarà imputata a Russia e Bielorussia“. Secondo Lukashenko, la Polonia sta cercando di reclutare funzionari di alto livello per sostituire il leader dell’attuale opposizione in Bielorussia con nuove figure fedeli all’Occidente.

Il leader di Minsk ha poi detto che ritiene fondate le preoccupazioni per il possibile inizio della terza guerra mondiale. ‘Il tema della forza militare è diventato il leitmotiv nei centri decisionali globali; siamo letteralmente inghiottiti da un’ondata informativa di cosiddetti presagi di una terza guerra mondiale,‘ ha specificato Lukashenko. Ha anche ricordato che decine di migliaia di soldati USA e NATO sono attualmente dispiegati vicino ai confini di Russia e Bielorussia, nell’ambito delle operazioni condotte dall’alleanza in Europa.

Quest’ultimo punto potrebbe essere un riferimento a ‘Defender-Europe’, la più grande esercitazione NATO degli ultimi decenni, in programma fino a maggio, con la partecipazione di circa 90.000 uomini da tutti i 31 paesi alleati più la Svezia, allo scopo di simulare la risposta a un presunto attacco proveniente da est. Tornando a Lukashenko, pensa che l’obiettivo dell’Occidente sia infliggere una sconfitta globale a Russia e Bielorussia, un cambio di regime a Minsk e quindi una redistribuzione territoriale.La Polonia ha rivendicazioni territoriali su parti della moderna Bielorussia,’ ha argomentato, e ‘la Bielorussia democratica dovrebbe ricevere una parte del territorio della Russia sconfitta come compensazione. Questa è la strategia completa.’

Inoltre, l’analista Stefano Orsi ha ricordato anche che “Lukashenko è stato vittima di tentativi di rivolte etero guidate all’interno del suo paese, con forze guidate da servizi segreti, principalmente polacchi, che hanno cercato di sovvertire l’esito democratico delle elezioni presidenziali, dove l’opposizione è stata pesantemente sconfitta. Quindi, quanto sono implicati i servizi polacchi negli ultimi dieci anni di eventi, a cominciare da Maidan, che cade proprio oggi nel decimo anniversario?

Ciò che dobbiamo tenere presente, e che ci deve preoccupare molto, è che nella strategia di condotta scelta sia dalla Russia che dalla Bielorussia, in questo caso di fronte a rischi di false flag, c’è sempre stata, negli ultimi anni, quella di denunciare in via preventiva gli eventuali tentativi da parte dei servizi occidentali di causarne di nuovi, come dimostrato dagli eventi tragici avvenuti in Siria.

Ricordiamo uno degli eventi che più ha preoccupato recentemente: l’improvvisa visita a Kaliningrad del presidente Putin, un evento in gran parte non approfondito dagli organi di stampa occidentali, mentre è stato considerato molto grave perché è avvenuto all’inizio dell’esercitazione che vede più di 90.000 soldati delle forze NATO presenti e in movimento ai confini della Russia. Putin si è recato a Kaliningrad, rendendosi conto dei rischi, per impartire istruzioni precise e di prima mano ai suoi comandanti in caso di attacco , come rispondere (…)’.

Potete visionare qui tutto il video:

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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