Polonia: le truppe NATO sono già in Ucraina

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Il personale militare di alcuni paesi della NATO è già in Ucraina, – ministro degli Esteri polacco

Il Ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, domenica ha rivelato che forze della NATO sono già operative in Ucraina. In occasione della celebrazione del venticinquesimo anniversario dell’ingresso della Polonia nella NATO, Sikorski ha confermato l’invio di truppe da parte di alcuni stati membri della NATO in Ucraina, esprimendo gratitudine verso i paesi coinvolti per aver accettato tale rischio.

Oltre alla metà del video che segue, viene effettivamente menzionata la presenza di soldati della NATO in Ucraina. Il Ministro degli Esteri polacco afferma: “I soldati della NATO sono già presenti in Ucraina e vorrei ringraziare calorosamente gli ambasciatori di quegli stati che hanno preso quel rischio“. Tuttavia, il ministro non specifica quali paesi membri della NATO abbiano inviato truppe, aggiungendo che, a differenza di ‘alcuni politici’, non rivelerà quali stati hanno inviato i loro soldati.

In risposta, Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha affermato che la presenza di truppe della NATO in Ucraina non è una novità per la Russia, come evidenziato dalla sua breve reazione: “NON POTEVANO PIÙ NASCONDERLO“.

L’agenzia russa Tass riporta che commentando le dichiarazioni del leader francese, il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov ha sottolineato che se le truppe occidentali verranno inviate in Ucraina, un conflitto militare diretto tra la NATO e la Federazione Russa sarà inevitabile. Ha aggiunto che i paesi della NATO devono esserne consapevoli e “chiedersi se questo è nel loro interesse e, soprattutto, nell’interesse dei cittadini dei loro paesi”

La dichiarazione di Sikorski segnala una preparazione dell’opinione pubblica europea a un confronto bellico con la Russia, con l’intenzione di adottare una strategia di escalation asimmetrica e calibrata. La conferma pubblica della presenza di truppe NATO in Ucraina da parte di Sikorski mira a mettere pressione sulla Russia, che si trova di fronte alla prospettiva di dover reagire a un coinvolgimento militare ufficiale di stati europei, potenzialmente innescando un conflitto.

Alcuni politici europei sembrano sperare che la Russia possa essere provocata ad attaccare un paese europeo, attivando così la clausola dell’articolo 5 di difesa collettiva della NATO. Tuttavia, una decisione del genere richiederebbe l’unanimità, e né gli Stati Uniti sembrano inclini a un confronto (nucleare) con la Russia, né l’approvazione da parte di Ungheria o Slovacchia appare probabile.

Però una siffatta situazione potrebbe tuttavia spingere i paesi europei ad adottare escamotage, ovvero a consolidare un fronte unito contro la Russia in Ucraina oppure – come ha detto il ministro polaccoo – a “… portare avanti un’escalation asimmetrica e creativamente ponderata”, aumentando il rischio di un conflitto armato nel continente.

Nonostante le nostre speranze di evitare tale esito o l’indifferenza dei più, l’intensificarsi delle tensioni nelle recenti due settimane. fa temere che la situazione possa rapidamente degenerare.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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