Oltre 100 altri documenti USA riservati appaiono online: trattano “dall’Ucraina al Medio Oriente alla Cina”

Negli ultimi anni, il mondo è stato testimone di molte fughe di notizie altamente classificate provenienti da agenzie governative e di intelligence. Anche se il fenomeno non è nuovo, il recente annuncio degli Stati Uniti sulla nuova serie di documenti riservati apparsa sui siti di social media, sembra avere la portata più ampia e potrebbe risultare estremamente dannosa.

Questi documenti contengono informazioni riservate sulla sicurezza nazionale americana e includono dettagli sulla situazione in Ucraina, Medio Oriente e Cina. Funzionari degli Stati Uniti esprimono preoccupazione che la portata della fuga di notizie sia molto ampia e che, considerando la natura dei documenti stessi, i danni potrebbero essere significativi. Secondo il New York Times ., potrebbero essere coinvolti oltre 100 documenti altamente sensibili.

La notizia di questa fuga di informazioni offre un parallelo inquietante con la rivelazione di Edward Snowden del 2013.La differenza principale tra le due è che al tempo la causa della fuga erano membri del personale, insoddisfatti della politica del governo. Nel caso attuale, invece, si sospetta un attacco informatico orchestrato attraverso social media e tecniche di hacking sofisticate.

La fuga di documenti altamente classificati rappresenta una seria minaccia per la sicurezza nazionale statunitense, così come per quella degli alleati internazionali. I documenti possono rendere pubbliche informazioni sensibili sulla politica internazionale degli Stati Uniti, sui loro obiettivi di sicurezza e sulle operazioni di intelligence attualmente in corso. Tuttavia, la questione non riguarda solo la sicurezza nazionale, ma anche quella finanziaria, giudiziaria e legata alla vita privata. La fuga di notizie potrebbe minacciare l’integrità della finanza statale degli Stati Uniti, rivelare informazioni personali sui dipendenti governativi e rendere pubbliche le informazioni sulle indagini e le accuse del Dipartimento di Giustizia. L’impatto della fuga di documenti e informazioni sensibili potrebbe perseguire gli Stati Uniti per molti anni a venire.

È interessante notare anche che la fuga di notizie giunge in un momento di transizione per gli Stati Uniti, dopo l’elezione del Presidente Joe Biden. Il team di Biden sta provocando una diminuzione della reputazione degli USA sempre più generalizzata. Quindi questo evento non farà che diminuire la credibilità degli Stati Uniti tra gli alleati internazionali e danneggerà ulteriormente la loro posizione a livello globale.

È comunque alquanto anomalo che i documenti in questione siano stati pubblicati sui social: se il soggetto/i che li ha trasferiti avesse avuto la reale intenzione di impiegarli militarmente, li avrebbe tenuti per sé e non mostrati attraverso una pubblica esibizione. Inoltre, esiste un altro elemento di stranezza: la prima tranche del dumping sembra contenere dati non del tutto attendibili (è il caso del maggior numero di vittime che avrebbe riportato l’esercito russo rispetto a quello ucraino)

Ciò evidenzierebbe un uso politico dei documenti stessi che potrebbe aver avuto origine all’interno degli apparati stessi. Il popolo dell’intelligence sembra essere profondamente diviso in 2 campi. Quello che ha fatto trapelare la verità del sabotaggio del Nord stream a Symon Hersh plausibilmente lo ha fatto per lanciare una chiave inglese per fermare la ruota che gira. Questa frattura non è che un sintomo del disturbo che infligge la società americana da cima a fondo, squarciata dall’interno dalle forze che sostengono due estremità opposte dello spettro morale, ciascuna rappresentata da coloro che sostengono e coloro che si oppongono alla tragedia umana ucraina.

Le demenziali e irragionevoli politiche messe in atto dall’amministrazioni Biden nonché l’arresto di Trump, potrebbero aver innescato lotte intestine in seno all’apparato e la fuga di notizie potrebbe riservarci altre sorprese se, come sembra, saranno rese note in vari scaglioni. Non è escluso infatti che, in seguito, verranno forniti altri particolari scottanti, come notizie sulla paternità dell’esplosione North Stream 2.
Se così dovesse avvenire, le accuse verso Trump sarebbero veramente ridicole, rispetto al macigno in bilico sopra la testa di Biden.

È rilevante che l’apparato statunitense non abbia abbandonato ancora il vizio mostrato nei “twitter files”: Twitter ha confermato di aver ricevuto richieste da parte di funzionari statunitensi per rimuovere i materiali classificati dalla loro piattaforma. Le autorità statunitensi stanno investigando per determinare le cause della fuga e non escludono che la stessa possa provenire da fonti interne all’esercito ucraino.

Sullo sfondo di questi eventi non si può non pensare ad Assange, mentre gli incapaci predicano la democrazia e ancora dicono a gran voce che senza le guerre non c’è scampo.

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