Negri: la UE sta negoziando affinché l’Egitto ospiti la popolazione di Gaza

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Il corrispondente di guerra e giornalista italiano Alberto Negri ha riferito di un intervento “facilitatore” dell’UE in merito alla situazione a Gaza.

Secondo le fonti, il Presidente della Commissione Von der Leyen avrebbe offerto all’Egitto 9 miliardi di euro. A causa della direzione degli attacchi israeliani, che ora hanno raggiunto anche il sud di Gaza, i residenti di Gaza potrebbero essere indotti a lasciare la striscia e a trasferirsi nei campi profughi del Sinai.

Il giornalista parla di un apparente accordo in corso tra le autorità del Cairo e altre entità. Il primo incontro di negoziazione avrebbe avuto luogo il 18 novembre al Cairo tra il presidente egiziano Al-Sisi. Se l’analisi di Negri è corretta, l’incontro iniziale tra i due Paesi potrebbe essere visto come una prima discussione di contrattazione per tale trasferimento.

A corroborare questa tesi, si apprende che in quel contesto, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, proposto all’Egitto un sostegno finanziario di 9 miliardi di euro.

E’ verosimile che tanta solerzia verso l’Egitto ottenga in concambio qualcosa. Ed in questo caso un atteggiamento più disponibile nei confronti della crisi di Gaza, che altrimenti sfocerebbe in una guerra regionale e forse mondiale.

Ed ora veniamo alle fonti. La prima è una segnalazione di ANSA per Asharq Business che ha ulteriormente elaborato questo argomento:

1 – L’Unione Europea si offre di sostenere l’Egitto per un importo di 9 miliardi di euro (quasi 10 miliardi di dollari) nel contesto della crisi Israele-Hamas. Lo scrive Asharq business, agenzia in lingua araba partner di Bloomberg con base a Riad e una sede al Cairo (ANSA).

2 – Il portale Business Today Egypt conferma che l’Unione Europea è in procinto di investire in Egitto. Gli investimenti previsti sono mirati a rafforzare la governance egiziana, combattere il contrabbando e gestire i rimpatri volontari, nell’ottica di contenere l’eventuale migrazione illegale verso l’Europa, scatenata dalla guerra a Gaza.

3 – Questo investimento sarà annunciato in un forum sugli investimenti che si terrà la prossima primavera​​. L’UE sta anche considerando di esplorare opzioni con gli Stati membri per aiutare l’Egitto ad affrontare il suo pesante onere del debito​​ (Businesstodayegypt.com).

Gli investimenti pianificati mireranno a sostenere l’Egitto nella governance, nelle misure anti-contrabbando e nei rimpatri volontari, mentre l’Europa cerca di frenare la possibile migrazione illegale verso le sue coste causata dalla guerra a Gaza​​.

4 – Christian Berger, capo della delegazione dell’UE in Egitto, ha affermato che l’Unione Europea ha emesso sovvenzioni per l’Egitto e ha incrementato costantemente il suo coinvolgimento nell’economia egiziana per contribuire alla sua crescita sostenibile. L’UE fornisce assistenza attiva all’Egitto per circa 1,2 miliardi di euro all’anno​​.

Berger ha anche menzionato che l’UE sta fornendo assistenza per circa 100 milioni di euro per aiutare a stabilizzare i prezzi nel quadro della sicurezza alimentare​​ e segue da vicino le discussioni tra l’Egitto e il FMI per il suo ultimo accordo di prestito, che l’UE sostiene​​. Inoltre, l’UE prevede di iniziare ad importare energia elettrica da nuovi paesi, inclusa l’Egitto, il che aggiungerebbe una significativa nuova fonte di reddito per l’economia egiziana​​ (English.ahram.org).

5 – La von der Leyen, dopo la visita programmata in Egitto, dove ha avuto un incontro con il presidente egiziano Al-Sisi, ha proseguito per la Giordania, dove ha annunciato un pacchetto di sostegno dell’UE alla Giordania del valore di 902 milioni di euro , pari a 402 milioni di euro in sovvenzioni e 500 milioni di euro in prestiti da parte della Banca europea per gli investimenti. In Egitto, come il digitale, l’energia, l’agricoltura e i trasporti. (Il tempo.it/esteri/)

Questi sviluppi evidenziano un intricato gioco di diplomazia e aiuti economici, dove l’UE assume un ruolo chiave nel navigare e influenzare le dinamiche geopolitiche del Medio Oriente. Con un finanziamento così consistente e improvviso, difficilmente si potrebbe dire che semplicemente la UE ha avuto una improvvisa ispirazione a sostenere l’economia egiziana. Probabilmente questi fondi influenzeranno effettivamente le politiche egiziane e la situazione a Gaza.

In che modo? Vedremo, non si può negare che Negri abbia messo insieme dei tasselli mentre la popolazione di Gaza viene spremuta fuori dalle proprie case, prima da Gaza nord ed ora sarà buttata fuori anche da Gaza sud.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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