L’esercito siriano respinge il terzo attacco israeliano in una settimana

I sistemi di difesa aerea siriani domenica 25 luglio hanno respinto un attacco missilistico israeliano. E’ il terzo effettuato in una settimana.

L’attacco missilistico di domenica è stato il terzo tentativo dell’aviazione israeliana di colpire la Siria effettuato la scorsa settimana. Giovedì, i complessi Buk-M2E dell’esercito siriano avevano distrutto quattro missili guidati lanciati dai caccia F-16 israeliani nella provincia di Homs. Mentre lunedì il sistema antimissile siriano aveva respinto gli attacchi missilistici israeliani utilizzando i sistemi di difesa aerea Pantsir-S e Buk-M2 di fabbricazione russa.

Il contrammiraglio Vadim Kulit, vice capo del Centro russo per la riconciliazione delle parti in guerra (CPPVS) in Siria, durante un briefing con i media ha riferito:

Dalle 05:40 alle 05:54 del 25 luglio, due caccia tattici F-16 dell’aeronautica israeliana, senza entrare nello spazio aereo della Repubblica araba siriana, dalla direzione sud-occidentale, hanno colpito con due missili guidati in volo su obiettivi nel villaggio della provincia di Seydat-Zeinab. Damasco – Entrambi i missili sono stati distrutti con l’uso dei sistemi di difesa aerea Buk-M2E di fabbricazione russa delle forze armate siriane”.

Secondo il quotidiano saudita Asharq al-Awsat, una fonte russa ha accennato alla possibilità di “chiudere lo spazio aereo siriano” agli aerei israeliani rafforzando sempre di più le difese aeree siriane. Questa potrebbe essere la risposta alle notizie secondo cui Israele “negli ultimi due giorni ha aumentato l’intensità dei suoi raid contro obiettivi iraniani e il movimento di Hezbollah nella parte settentrionale e centrale della Siria”.

Fonti russe hanno inoltre dato notizia che il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha chiesto a Israele di fornire alla Russia informazioni su eventuali minacce iraniane in Siria in modo che la Russia possa affrontarle.

“Se Israele, come si suol dire, è costretto a rispondere alle minacce alla sua sicurezza israeliana che provengono dal territorio siriano, allora lo abbiamo detto molte volte ai nostri colleghi israeliani: se vedete tali minacce, vi preghiamo di darci le informazioni appropriate”, ha detto Lavrov.

La pubblicazione israeliana Haaretz afferma che Mosca ha discusso con Washington delle azioni di Israele in Siria, e ciò ha suscitato sorpresa nell’establishment della difesa israeliano.

Haaretz richiama l’attenzione sul fatto che l’ormai partito di opposizione Likud ha criticato il governo creato da Naftali Bennett e Yair Lapid per la sua incapacità di dialogare con Mosca. “Abbiamo mantenuto la nostra libertà d’azione in Siria grazie alla stretta relazione di (Benjamin) Netanyahu con il presidente russo Vladimir Putin”, ha affermato il Likud in una nota.

@vietatoparlare

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