Le pratiche per ‘curare’ la disforia di genere sono interrotte (ma non chiedono neanche scusa)

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La recente decisione in Gran Bretagna di cessare la prescrizione di bloccanti della pubertà ai bambini (sotto i 18 anni) nelle cliniche per l’identità di genere è stata una notizia non sufficientemente pubblicizzata dai media, ma è stata ripresa da figure influenti come Elon Musk. Questo cambiamento di rotta da parte del NHS England non è solo una mossa significativa ma segnala un momento di autocritica sulle pratiche mediche che riguardano i giovani in una fase cruciale del loro sviluppo.

La decisione di relegare l’uso di questi farmaci, che hanno il potere di interrompere i cambiamenti fisici naturali della pubertà, esclusivamente all’ambito di studi di ricerca clinica, è un’ammissione implicita delle incertezze e dei potenziali rischi che accompagnano tali trattamenti. È un riconoscimento che questa pratica indicata sbrigativamente come una soluzione progressista alla disforia di genere nei minori è stata non sufficientemente ponderata.

Aumento della disforia di genere

Inoltre è da considerare che mentre fino a pochi anni fa la “disforia di genere” colpiva solo lo 0,01% della popolazione, essendo in stragrande maggioranza ragazzi che manifestavano sintomi affini fin dalla prima infanzia, oggi l’aumento in molti paesi occidentali è spettacolare (in Gran Bretagna, il numero di coloro che il ricorso alle cliniche competenti è aumentato del…4000%) e il 70% non sono più ragazzi ma adolescenti. Il movimento trans ci dirà, con tutta certezza, che questo sviluppo è il risultato della maggiore libertà e tolleranza che ha prevalso negli ultimi anni, ma tanti intellettuali come Shier l’autore del libro  autore del libro ‘irreversible damage‘ ritiene che, in gran parte, si tratti di un fenomeno di isteria di massa, dovuto alla natura imitativa degli adolescenti e alle tendenze dominanti della nostra cultura. Critiche di questo tipo sono per lungo tempo state silenziate, il libro in particolare è stato ostracizzato.

Decisione storica

Ma ora il governo britannico ha etichettato la decisione presa come una “decisione storica”, ed ha sottolineato il suo impegno a garantire che l’assistenza fornita sia basata sull’evidenza e orientata al “migliore interesse del bambino”. Questa dichiarazione, sebbene lodevole, solleva interrogativi critici sul perché pratiche così invasive siano state permesse senza una comprensione completa e definitiva dei loro effetti a lungo termine.

La pratica di prescrivere bloccanti della pubertà, etichettati in modo polemico da alcuni critici come “farmaci per la sterilizzazione”, ha suscitato notevoli preoccupazioni a causa dei possibili gravi effetti collaterali, tra cui rischi per la salute mentale, riduzione della densità ossea e potenziali impatti sulla fertilità futura. Queste preoccupazioni sono aggravate dalla consapevolezza che tali decisioni terapeutiche possono essere profondamente radicate in presupposti ideologici. La recente decisione di interrompere l’uso di questi trattamenti segnala un’attenzione più scrupolosa da parte della comunità medica verso gli interventi sull’identità di genere in età precoce, riflettendo un approccio più cauto e basato sull’evidenza nel trattare con i minori che affrontano queste complesse questioni.

Amara pillola da ingoiare

Tuttavia, questa decisione arriva anche come un’amara pillola da ingoiare per coloro che hanno sostenuto l’uso di questi trattamenti come parte di un percorso di cura ‘compassionevole’ per i giovani in crisi di identità di genere, oppure come abbiamo visto semplicemente indotti a certe idee proposte come un nuovo mondo sorridente. La domanda che ora si impone è: come si è potuto arrivare a un punto quello che si deciso di cancellare il naturale sviluppo a lungo termine dei bambini , mettendo mano a meccanismi viziati da visioni puramente ideologiche, lasciando i bambini alle prese con conseguenze gravissime sulla loro psiche e sul loro futuro?

Inoltre, la notizia ha sollevato un ulteriore dibattito sulla responsabilità dei media e delle figure pubbliche nel discutere e diffondere informazioni su questioni così delicate. La menzione di Elon Musk, una figura che polarizza l’opinione pubblica, come fonte di questa notizia, sottolinea l’importanza di un’informazione accurata e responsabile quando si trattano argomenti di tale impatto sociale e personale.

Molte domande sulla corruzione delle classi dirigenti (che rimangono al loro posto)

In definitiva, la decisione del NHS England di porre fine alla prescrizione di bloccanti della pubertà nelle cliniche per l’identità di genere segna un momento significativo nella cura dei minori con disforia di genere, ma solleva anche domande fondamentali sulla prudenza, sull’etica e sulla responsabilità, anche tenendo conto che su questa linea sono implementare una certa quantità di altre prassi nelle scuole e nel campo dell’educazione e in altri settori di influenza. E’ chiaro che tutto quanto è successo è la misura della corruzione che imperversa tra la nostra leadership politica che nella migliore delle ipotesi è connivente e gravemente compromessa, nella peggiore ipotesi è diabolica nelle decisioni adottate che costituiscono parte integrante delle agende globali ove è previsto la de-radicazione del genere umano verso pratiche disumanizzanti.

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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