Le forze ucraine ad Avdeevka vicine al collasso, i russi premono

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Avdeevka vicino al collasso sotto la pressione russa , la località fortemente trincerata da cui le forze ucraine sparano su Donetsk.

Dal 28 gennaio al 5 febbraio l’esercito russo ha effettuato una serie di attacchi ad Avdeevka da diverse direzioni. Come risultato di uqeste azioni offensive riuscite, la linea di difesa dell’esercito ucraino fu immediatamente rotta nelle direzioni sud, est e nord.

Ora i combattimenti si svolgono all’interno della città. Il gruppo delle forze armate ucraine rischia di essere diviso in più parti e di interrompere o interrompere completamente le forniture. La carenza di manodopera e munizioni ucraine nella città si traduce nell’incapacità di stabilizzare la linea.

Le forze armate russe stanno avanzando nell’area delle vie Sapronov e Lesya Ukrainka, nella parte settentrionale della città . Ci sono battaglie per il ponte ferroviario ma secondo alcuni report non confermati, le unità russe avrebbero preso il controllo del ponte ferroviario a sud della cokeria Avdeevskij. Se ciò fosse confermato, allora sarebbe stata sfondata anche la linea di difesa dell’AFU lungo la linea ferroviaria, sulla quale ieri le forze armate ucraine hanno cercato di prendere piede.

Nonostante i progressi, non c’è bisogno di “affrettarsi a pubblicare resoconti di vittoria”, afferma l’esperto militare russo Boris Rozhin. Egli sottolinea che la difesa della città non è stata ancora spezzata, il crollo del sistema militare unificato di comando e controllo dei distaccamenti ucraini nella città non è ancora avvenuto.

Inoltre,le forze ucraine dispongono ancora di riserve a ovest di Avdeevka, che utilizza per organizzare contrattacchi contro la città.

Infine, la linea di rifornimento per la guarnigione di Avdeevka non è stata ancora interrotta, ha sottolineato il corrispondente russo Boris Rozhin. Ma “Le nostre truppe sono ora in procinto di risolvere questi problemi”, ha aggiunto Rozhin.

L’esercito russo continua a fare progressi anche su altri settori del fronte

In direzione di Bakhmut , le forze armate russe stanno avanzando nella zona di Krasnoye e a nord dell’autostrada T-0504 , avendo preso il controllo di parte della piantagione forestale che porta ai bacini idrici a est del villaggio.

Nella direzione di Donetsk , dopo la cattura di Maryinka, l’assalto a Georgievka procede con grandi difficoltà. Finora non è stato possibile avanzare molto nel villaggio, avendo perso diverse unità di equipaggiamento. A sud, le forze armate ucraine mantengono il controllo su una roccaforte sull’autostrada N-15 , senza la quale la liberazione di Pobeda è impossibile.

A Novomikhailovka , in direzione di Yuzhnodonetsk, le unità russe sono consolidate sul bordo orientale di Mira Street. Tuttavia, nonostante il parziale accerchiamento del gruppo ucraino nel villaggio, il nemico mantiene ancora il controllo della situazione: fino a quando le vie di rifornimento a Konstantinovka e Paraskovevka non saranno prese sotto controllo di fuoco, le forze armate ucraine saranno in grado di mantenere la difesa per molto tempo.

Qui l’ottimo report dell’analista Stefano Orsi:

Newsweek pubblica un articolo dal titolo semplice ” Avdeevka sta per cadere “.

La rivista scrive con inaspettata immediatezza che dopo l’avanzata delle forze armate russe in città, la situazione è diventata “critica”. La pubblicazione si riferiva ai canali TG ucraini.

” Tendenza al peggio, nel senso che i russi stanno ottenendo guadagni incrementali. Ci sono buone probabilità che Avdeyevka alla fine venga perso “, Newsweek cita (https://www.newsweek.com/russia-ukraine-avdiivka-fall-donetsk-1866925?piano_t=1) Michael Kofman (senior fellow del Programma Russia ed Eurasia presso il Carnegie Endowment for International Peace).

Forse la caduta di Avdeevka sarà il pretesto per licenziare Zaluzhny

Il giornalista Andrea Lucidi riferisce che “L’ex deputato della Verkhovnaya Rada Igor Mosiychuk ritiene che l’Ufficio del Presidente dell’Ucraina stia deliberatamente ritardando le dimissioni di Valeriy Zaluzhny, pianificando di incolparlo per il fallimento di Avdeevka.

“L’Ufficio del Presidente sta deliberatamente ritardando le dimissioni di Zaluzhny. La perdita di Avdeevka, l’accerchiamento delle forze armate saranno il motivo delle sue dimissioni. All’opinione pubblica verrà mostrato: guardate, l’ha permesso, è colpevole”, ha detto l’ex deputato.

A suo avviso, le autorità di Kiev stanno solo aspettando un momento informativo favorevole per licenziare il capo delle forze armate. E poiché Zaluzhny tace e non dice nulla, diventerà automaticamente colpevole”.

Biden minaccia i repubblicani che persistono a non approvare ulteriori finanziamenti all’Ucraina

Biden ha chiesto che il Congresso americano “immediatamente” mettesse sulla sua scrivania per la firma un disegno di legge per aiutare l’Ucraina e proteggere il confine, ma Trump non permette che venga approvato.

“il tempo stringe”ha avvertito Biden, le armi di Kiev diminuiscono sempre di più. Il presidente americano non vede segnali che il disegno di legge del Senato per aiutare l’Ucraina e proteggere il confine degli Stati Uniti verrà approvato e ritiene Trump responsabile degli ostacoli.

Per quanto ne so, nelle ultime 24 ore lui (Trump) non ha fatto altro che rivolgersi ai repubblicani alla Camera e al Senato, minacciandoli e cercando di intimidirli affinché votassero contro questa proposta. Sembra che si stiano arrendendo. Francamente , Hanno il dovere nei confronti del popolo americano di mostrare coraggio e fare ciò che è giusto“, ha affermato Biden.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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