La Russia paventa Kiev possa usare una “bomba sporca” nucleare

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ll ministro della Difesa Sergei Shoigu ha parlato al telefono con i ministri della difesa di Turchia, Francia e Gran Bretagna, ed ha esposto a tutti e tre la possibile provocazione dell’Ucraina con l’uso di una “bomba sporca”.

Già prima degli appelli di Shoigu ai suoi colleghi, l’agenzia statale russa RIA Novosti ha denunciato la preparazione di una provocazione da parte delle Forze armate ucraine sul proprio territorio utilizzando una “bomba sporca” citando “fonti credibili di diversi paesi”. Lo scopo della provocazione sarebbe di accusare Mosca di usare armi di distruzione di massa, afferma l’agenzia.

I governi di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna hanno diffuso il testo -pubblicato sul sito del Dipartimento di Stato- di una dichiarazione riguardante le accuse russe sul possibile uso di una “bomba sporca” da parte dell’Ucraina.
“I ministri della Difesa di ciascuno dei nostri paesi hanno parlato con il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu su sua richiesta. I nostri paesi hanno chiarito che tutti respingiamo le affermazioni palesemente false della Russia secondo cui l’Ucraina si sta preparando a utilizzare una bomba sporca sul proprio territorio.

Anche la Casa Bianca ha definito “clamorosamente false” le dichiarazioni del ministro della Difesa russo Sergei Shoigu sulla “bomba sporca”.
Il mondo vede questa accusa come un qualsiasi tentativo di utilizzare un pretesto per [una ulteriore] escalation.”, ha affermato la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Adrienne Watson.

Il direttore dell’AIEA ha accettato di inviare esperti in Ucraina dopo la dichiarazione della Russia sulla creazione di una “bomba sporca” in Ucraina, ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba.
Da parte sua, l’Ucraina per bocca del ministro della Difesa Oleksiy Reznikov ha affermato che l’Ucraina è aperta a qualsiasi missione di monitoraggio al fine di confutare le accuse della Russia di voler utilizzare una “bomba sporca”.

Ma è credibile la preoccupazione russa? Tecnicamente sì.

Ci sono imprese dell’industria nucleare in Ucraina le quali hanno riserve che potrebbero essere utilizzate per creare una “bomba sporca”:

▪Tre centrali nucleari in funzione: Yuzhno-Ucraina, Khmelnitsky e Rivne con 9 depositi di combustibile nucleare esaurito, che ne contengono fino a un mezzo migliaia di tonnellate arricchite all’1,5% di ossido di uranio;

▪Nella centrale nucleare di Chernobyl dismessa con impianti di stoccaggio dei rifiuti radioattivi, sono immagazzinati 22.000 assemblaggi di combustibile esaurito contenenti uranio-238, nonché i prodotti associati al funzionamento: si tratta di uranio-235 e plutonio-239, che sono il componente principale di una carica nucleare;

▪Nell’impresa di recente creazione per il trattamento dei rifiuti radioattivi “Vector”, nell’impianto chimico di Prydneprovsky, i siti di smaltimento dei rifiuti radioattivi “Buryakovka”, “Podlesny”, “Rossokha” possono ospitare più di 50 mila metri cubi. m. di rifiuti radioattivi, che possono essere utilizzati anche come componenti per una “bomba sporca”;

▪L’impianto di estrazione e lavorazione di Vostochny estrae minerale di uranio in due miniere su tre con una capacità fino a 1.000 tonnellate all’anno;

▪Anche in Ucraina esisteono istituzioni scientifiche che posseggono il know how per la costruzione di un ordigno. E’ l’Istituto di fisica e tecnologia di Kharkov, i cui scienziati hanno preso parte al programma nucleare dell’URSS, dove attualmente operano varie strutture sperimentali, comprese le strutture termonucleari di Uragan, nonché l’Istituto per la ricerca nucleare presso l’Accademia nazionale delle scienze di Kiev, dove la ricerca è in corso presso il reattore WWR-M utilizzando materiali radioattivi ad alto livello.

VPNews

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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