La Polonia presenterà formalmente la richiesta di inviare truppe Nato in Ucraina

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La Polonia continua ad essere un problema per la sicurezza dell’Europa (più della Russia stessa): giovedì prossimo tornerà a presentare questa volta formalmente, l’invio di contingenti NATO in Ucraina.

Quindi sarà guerra aperta o la spartizione dell’Ucraina. È paradossale quanto sta succedendo, perché la manca gestione di una semplice richiesta legittima di Mosca sulla sicurezza, sta instaurando un effetto domino che ci sta portando direttamente alla guerra totale.
Il governo del nostro paese dovrebbe chiedersi, se è suo interesse esasperare ancora di più la situazione, ovvero se è interesse degli italiani continuare su questa china intrapresa. Ricordo che ogni governo ha come compito prioritario la difesa degli interessi e la sicurezza dei propri cittadini non dell’Ucraina o di qualsiasi altro paese terzo. Un conto è la solidarietà internazionale ed un conto è combattere in tutto il mondo per ciò che sembra giusto, peraltro senza considerare le ripercussioni. Il presidente Biden e la Germania sono riusciti finora a resistere alle pressioni ma il governo italiano sta dimostrando una irresponsabilità senza limiti.

Questa la notizia, fonte AFP:

La Polonia martedì ha chiesto una missione di pace della Nato “protetta dalle forze armate” per aiutare l’Ucraina.

“Questa non può essere una missione disarmata”, ha affermato il vicepremier Jaroslaw Kaczynski dall’agenzia di stampa polacca PAP durante una visita a Kiev.

“Deve cercare di fornire aiuti umanitari e pacifici all’Ucraina”.

“Penso che serva una missione di mantenimento della pace della Nato, o anche eventualmente di una struttura internazionale più ampia, ma una missione che sappia difendersi e che operi sul territorio ucraino, che sarà in questo Paese con l’accordo del presidente e il governo dell’Ucraina e non sarà una missione indifesa“, ha detto Kaczynski.

“Lotterà per la pace, per fornire aiuti umanitari, ma allo stesso tempo sarà protetto da forze appropriate, forze armate”, ha aggiunto Kaczynski, che è anche il leader del partito conservatore al potere in Polonia ed è considerato il principale stratega della politica di governo. (fine citazione)

Ovviamente, le parole usate sono eufemismi. Il meccanismo è provocare un intervento diretto della NATO che produca una escalation che coinvolgerà il mondo intero in una ennesima guerra mondiale che potrà innescare l’ecatombe nucleare. Nella migliore delle ipotesi si addiverrebbe alla spartizione del paese, con una continuazione del conflitto a data indefinita e alla creazione di un’area di tensione permanente nel cuore dell’Europa. Tutto questo per non addivenire ad un accordo negoziato che rispetti tutte le etnie presenti in Ucraina e dia garanzia di sicurezza a tutte le parti.

Eco la notizia invece da fonte polacca, Interia.pl:

Uno degli appelli di martedì del massimo leader conservatore polacco affinché la NATO entri in Ucraina in una “missione di pace” è stato respinto dagli alleati della NATO come Germania e Stati Uniti, ma il primo ministro polacco ha ora aggiunto la sua voce in difesa della proposta.

Jarosław Kaczyński, capo del partito polacco Law and Justice (PiS) e vice primo ministro, ha avanzato la proposta di tale missione NATO durante un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev martedì.

Nonostante gli avvertimenti che la NATO in Ucraina potrebbe innescare un conflitto con la Russia e potenzialmente portare anche alla terza guerra mondiale , il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki afferma che ci sono ancora ampie ragioni per sostenere una tale mossa.

“Nelle situazioni in cui donne e bambini muoiono, quando i civili vengono assassinati, l’Ucraina ha il diritto di invitare la NATO e altre truppe alleate. Una tale missione di pace farebbe in modo che ci sia la pace in alcune parti del territorio [ucraino] del paese”, ha spiegato Morawiecki durante l’intervista per TVP, emittente pubblica polacca.

Ha aggiunto che l’idea è stata consultata con gli alleati della Polonia e sarà presentata al prossimo vertice della NATO.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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