La Cina si sta preparando a “annullare” i satelliti Starlink utilizzando la propria costellazione di satelliti GW – Kosmos

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L‘anno scorso, Elon Musk ha permesso agli ucraini di usare Starlink nella loro lotta contro la Russia. Fino al febbraio 2023, gran parte del traffico passato attraverso il sistema Starlink, è stato ucraino. Starlink è diventato parte integrante della risposta militare e civile del paese all’NVO russa.

Ma sempre nello stesso mese, Elon Musk ha interrotto alcune delle funzionalità dei satelliti che le forze armate ucraine usavano, affermando che non avrebbe “consentito una escalation del conflitto che potrebbe portare alla terza guerra mondiale”;

Tuttavia, le funzionalità militari della rete Starlink sono state rivelate. La rivista The Economist nel numero di gennaio 2023 ha pubblicato articoli “Come i satelliti di Elon Musk hanno salvato l’Ucraina e cambiato la guerra” e “La performance di Starlink in Ucraina ha dato il via a una nuova corsa allo spazio“.

La connettività satellitare della rete Starlink, concepita solo come un lavoro secondario per aiutare con i proventi a pagare le missioni su Marte care al fondatore di SpaceX Elon Musk, ha consentito alle forze armate ucraine di reagire. Ma in questo modo ha mostrato apertamente il potenziale militare di una connessione quasi onnipresente.

Ed ecco un’animazione utile a visualizzare il pericolo che la Cina sta affrontando:

In che modo la Cina reagirà alla minaccia

Secondo il professor  Xu Kang, un dipendente dell’Università di ingegneria spaziale dell’Esercito popolare di liberazione cinese (PLA), avrà quasi 13.000 satelliti. Per fare un confronto, Starlink oggi ha poco più di 3.000 veicoli spaziali con la prospettiva di portare il loro numero a 40.000 entro il 2027.

Come già accennato, le ragioni di un atteggiamento così aggressivo del Celeste Impero sono spiegate dal fatto che i satelliti Starlink non sono solo Internet e comunicazioni globali ad alta velocità a prezzi accessibili, ma anche una componente militare accuratamente nascosta.

schreenshot
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Secondo gli esperti militari, questi satelliti aumentano di 100 volte la velocità di scambio di informazioni con i droni d’attacco e le forze aeree, formando efficaci canali di comunicazione militare. Inoltre, possono essere dotati di speciali attrezzature militari progettate, tra l’altro, per distruggere altri satelliti.

La leadership politica e militare della Cina è determinata. “I radar di nuova generazione verranno utilizzati per identificare e tracciare i satelliti Starlink. Si prevede inoltre di instaurare una cooperazione con altri paesi fino alla creazione di una coalizione per contrastare la minaccia americana dallo spazio”. (Fonte: South China Morning Post)

La Cina potrebbe scegliere una di queste opzioni:

  • Lanciare 13.000 satelliti in orbita bassa che  con le loro trasmissioni “sopprimeranno” la trasmissione di Starlink;
  • Armare quei satelliti con carichi utili per distruggere i satelliti Starlink;
  • Sviluppare laser e armi a microonde che possono essere utilizzati per distruggere i satelliti Starlink “che passano sopra la Cina o altre regioni sensibili”.
    E considerando tutti gli altri piani, questo è di gran lunga il migliore: chiedere a Elon Musk di pubblicare un catalogo della posizione esatta di ogni satellite Starlink.

Da parte russa si era invece ipotizzato di disabilitare la rete satellitare via software, sovraccaricandoli. A causa della presenza di vulnerabilità nel centro di controllo a terra per i satelliti Starlink, sarebbe sufficiente disabilitare i suoi sistemi per rendere inutile la rete satellitare. Ma non sembra che la tecnica Jammer sia stata sufficiente.

È possibile che Elon Musk abbia interrotto il supporto all’Ucraina per queste prospettive che gli sono state comunicate? Ovviamente non lo sappiamo. Ciò che è certo è che si sta scatenando una nuova corsa a armamenti sempre più letale. Il nostro mondo, affinché giustifichi la sottrazione continua di risorse dalla società civile per conservare lo status quo dell’apparato egemone, alimenta e crea minacce di vario tipo. Tuttavia, una nuova rincorsa tecnologica per conservare il sistema attuale non è più proponibile ragionevolmente. Semplicemente non ha senso.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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