SU-24 abbattuto: la risposta della Nato all’offerta di collaborazione della Russia.

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Il Su-24 è stato abbattuto da un F 16 turco . L’aereo russo era in missione di attacco a terra dello stesso tipo che compie la coalizione anti-ISIS.  Anche un aereo siriano nel 2014 era stato abbattuto dai Turchi in territorio siriano.

Visibilmente scosso, così Putin ha commentato  l’accaduto durante l’incontro con il Re di Giordania a Sochi:

[su_quote style=”flat-light”]E’ evidente che i nostri piloti non rappresentavano una minaccia per la Turchia. E’ stata una pugnalata alla schiena. Il nostro velivolo è stato abbattuto da un missile lanciato da un F-16 turco[/su_quote]

Ed ha aggiunto:

[su_quote style=”flat-light”]Questa tragedia avrà gravissime ripercussioni sui nostri rapporti con Ankara.[/su_quote]

[su_spacer]

[su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=UVbnUOhVQZI”]https://www.youtube.com/watch?v=9GhanDw51xM[/su_youtube_advanced]

Non sappiamo cosa diranno i media mainstream  ma già sembra si stiano concentrando a disquisire sul sesso degli angeli, ossia se l’aereo russo abbia sconfinato o meno.

E’ infatti fuorviante concentrare l’attenzione nello stabilire se lo sconfinamento ci sia stato o meno.  In definitiva, è indifferente sapere se l’aereo russo sia stato abbattuto  sopra lo spazio aereo turco o siriano: neanche tra le due Coree ci si prende così facilmente a cannonate e le circostanze ed i rapporti sono ben diversi. Per non parlare dei continui sconfinamenti turchi in territorio greco… non si  arrivato così a tanto dal 1950, mai successo neanche in tempo di guerra fredda.

C’è anche una grande ipocrisia: tutti gli aerei da guerra turchi per bombardare i curdi (che lottano contro ISIS)  sconfinano in territorio siriano e lo fanno continuamente (e non solo gli aerei).
Inoltre, il territorio turco è stato sempre una base sicura per l’ISIS e per le sigle jadiste che sponsorizza, compresi quelle formazioni che in questo video sparano al pilota russo che inerme si è lanciato dopo che il suo jet è stato colpito.
[su_spacer]

[su_youtube_advanced url=”https://youtu.be/Q0rQ_NnN-dk”][su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=5fZ7Qn15IDY”]https://www.youtube.com/watch?v=9GhanDw51xM[/su_youtube_advanced]

Questi uomini non possono essere considerati ‘combattenti’ nè ‘ribelli’ ma solo terroristi in quanto violano (ed hanno sempre violato) la convenzione internazionale di Ginevra.

 La Turchia sta facendo un gioco sporco e tutti lo sanno: sta palesemente utilizzando la propria appartenenza all’Alleanza Atlantica per provocare la Russia . Da parte sua la Nato (Stati Uniti) fa finta di niente e copre in tutto e per tutto la Turchia anche se le sue responsabilità sono note.

E l’Italia? Sempre ondivaga sia da una parte sia dall’altra,  per quel che ci riguarda, ha fatto una scelta di campo. Noi italiani siamo alleati della Turchia, paese della Nato. Quindi, non giriamoci intorno: siamo implicati. L’Italia è alleata e supporta questi uomini che prima hanno fatto il tiro a segno al pilota (al grido di ‘Allah Akbar’) e poi hanno abbattuto (con un missile Tow dalla nostra coalizione gentilmente offerto ‘ a gratis’) anche l’elicottero di ricerca e soccorso  mandato a recuperare i corpi dei piloti.

Con le sanzioni e con la politica di sostegno all’operato delle petrolmonarchie e della Turchia  concorriamo ad una guerra spregiudicata e senza quartiere contro la Siria il cui metodo principale è il terrorismo. Naturalmente l’embargo è rivolto solo al popolo siriano ma non ai ribelli salafiti…

Mentre a parole auspichiamo nelle nostre società l‘islam moderato, appoggiamo l’islam sunnita wahabita affinchè distrugga una delle ultime esperienze di reale convivenza tra mussulmani e cristiani. Siamo esperti in ‘tavole rotonde’ con i ‘mussulmani moderati’ ma anzichè appoggiare le società mussulmane dove questa esperienza è presente,  appoggiamo l’islam che supporta  il terrorismo internazionale. Abbiamo ricevuto i loro rappresentanti a Roma. Li abbiamo riconosciuti come rappresentanti del popolo siriano. Il presidente del Consiglio Renzi va a casa loro a fare affari.  Il nostro ministro degli esteri Gentiloni dice continuamente che è Assad che se ne deve andare mentre a quella marmaglia, ai tagliagole dice che è  loro la legittimità a governare. Eppure come ci piace commuoverci e dire “#je-suis-Charlie-Hebdo”, #”Je-suis-Paris”…

No non è vero che sulla Libia abbiamo sbagliato: sapevamo tutto. E sappiamo tutto adesso. Siamo consapevoli di tutto: tutto quello che facciamo ed abbiamo fatto è perchè siamo servili. Lo siamo perchè siamo un popolo senza memoria. Perchè un popolo che ha memoria non è servile.

Siamo servili, lo siamo perchè in primo luogo non siamo capaci di pace perchè per la pace ci vuole una prassi di pace (e noi non la stiamo mettendo  in atto); in secondo luogo,  perchè per la pace occorre che qualcuno si sacrifichi e più nessuno da tempo si è sacrificato. Così mentre le nostre forze di sicurezza presidiano gli aeroporti e ci  preoccupiamo per gli attentati, è con i mandanti dei terroristi  che facciamo i nostri migliori affari.

Ciò cui aspiriamo è solo una culla calda: per averla sanzioniamo la Russia o quant’altro…  Sedere nel G8 fa un certo effetto, e stare in Europa fa un certo effetto, non importa se Bruxelles supporti il governo golpista ucraino, non importa come stiano le cose: il vantaggio di far finta di non sapere mette tutto a posto e viene ben ripagato… Facciamo parte di un paese ipocrita e voltagabana che tutela le foche monache (mi scusino le foche monache) ma che manda tonnellate di bombe all’Arabia Saudita per uccidere gli yemeniti e che fa le sue scelte senza credere o tenere a nessun ideale di giustizia e libertà vera.
E tutto per stare al caldo.

Abbattere un aereo di altra nazionalità  che ha offerto una piena disponibilità per una comune lotta è un controsenso.

Attenzione però: adottando questa rigidità, per analogia, tutti gli aerei alleati, compresi quelli turchi potrebbero essere allora abbattuti quando sconfinano in Siria.

[su_youtube_advanced url=”https://www.youtube.com/watch?v=5fZ7Qn15IDY”]https://www.youtube.com/watch?v=9GhanDw51xM[/su_youtube_advanced]

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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