Israele si prepara alla quarta… noi inseguiamo

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Il 22 dicembre 2021 Israele è diventato il primo paese al mondo a raccomandare un quarto vaccino contro il coronavirus. Da qui ci si potrebbe chiedere cosa impedirà che questo non si verifichi anche nel nostro paese.

Israele ha programmato l’inizio di una nuova campagna di vaccinazione. In una prima fase, sarà raccomandata la quarta vaccinazione da somministrare a operatori sanitari e pensionati, scrive The Times of Israel. Su suggerimento degli autori del progetto, la quarta vaccinazione dovrà essere effettuata entro quattro mesi dopo la terza. Il primo ministro israeliano ritiene che la quarta vaccinazione aiuterà il Paese a far fronte alla prossima ondata di coronavirus

23 dicembre 2021 Mr. Coronavirus in Israele: un numero in aumento di diagnosi e indice di morbilità, 1.400 nuovi contagiati al giorno.

L’indice di infettività (l’indice della riproduzione del virus, che mostra quante persone, in media, una persona infetta lo trasmette) è 1,34. Il Ministero della Salute teme che la riluttanza di molti cittadini a rivaccinarsi dopo sei mesi o più dalla seconda vaccinazione porterà inevitabilmente a una nuova ondata di epidemia

Permettetemi di ricordarvi alcuni momenti in Israele:

Il 4 ottobre 2021 si era deciso che le restrizioni dovevano continuare. In Israele si erano cancellati in Israele i vecchi “passaporti covid”. Insomma – parallelamente a quano sta accadendo in Italia – secondo le nuove regole, i diritti civili sono riconosciuti solo a chi riceve una dose ogni sei mesi. Subito i cittadini si sono recati agl Hub, c’è stata una corsa, come in un thriller di Hollywood.

30 agosto 2021 il laboratorio israeliano del “Nuovo Ordine” era già in affanni sullo sfondo della 3a iniezione dalla 4a ondata. Israele è caduto nel cerchio delle “vaccinazioni infinite” contro il coronavirus. È abbastanza chiaro.

La società israeliana è riscaldata al limite. La richiesta delle autorità dopo la seconda dose del vaccino è stata certa di passare alla terza, che sicuramente funzionerà, hanno detto.

Ma dalla 3^ si è passati alla quarta e tutto sembra quantomeno poco convincente. L’introduzione di passaporti verdi, la vaccinazione degli scolari proprio all’interno delle mura delle istituzioni educative, la preparazione alla vaccinazione dei bambini dai 5 anni, la necessità di rivaccinare gli adulti con un enorme aumento dell’incidenza tra i vaccinati, sostituzione del solito e valido test PCR di 72 ore con un test antigenico, valido solo per un giorno. Molti israeliani non capiscono cosa sta succedendo, l’ansia va fuori scala.

Dal 10 agosto all’8 settembre Israele ha registrato 667 decessi per COVID-19 durante questo periodo, con solo il 41,5% (277) nel gruppo non vaccinato, il 12,5% nel gruppo della terza dose potenziata e il 46,0% nel gruppo vaccinato ma non gruppo potenziato.

Sono morte così 390 persone vaccinate con due o tre dosi, ovvero il 58,5% dei decessi per una popolazione vaccinata che a questa data rappresenta il 62% degli abitanti.

Presentato in questo modo, il beneficio del vaccino sarebbe molto basso.

Calcolato in morti ogni 100.000 abitanti, si ottengono 8 morti ogni 100.000 non vaccinati contro 7 ogni 100.000 due o tre dosi.

La domanda è: la 4^ dose accadrà anche in Italia? Ed anche: ma con che prospettive? E con quale strategia di uscita? … sempre se ci sarà una strategia di uscita e se il fine è uscirne.

Perché di fondo non c’è ragionamento: l’obiettivo principale della vaccinazione di massa è l’arricchimento di Big Pharma e portare avanti le riforme per una nuova normalità. Con benefici “covid” pari a decine di miliardi di dollari a credito degli USA e a debito degli altri paesi utilizzatori, la capacità di corrompere istituzioni e sistemi sanitari, ampiamente documentata da decenni, non ha più limiti fisici.

Sono pessimista? Non sfugge che ingenti risorse sono in corso di elargizione al Green, al digitale, agli armamenti, alla parità di genere mentre solo 9 miliardi alla sanità, dopo ‘la cura’ di riduzione di 40 miliardi degli anni scorsi. È solo osservazione…

Ve lo dico umilmente, l’unico titolo è che osservo (questo è aperto a tutti): non guardate la chiave dei ‘vax no vax’, ciò che indicano i media mainstream rappresenta solo distrazione ed è un modo per incanalare l’angoscia altrove….

Vp News

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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