Indizi di cose invisibili: la coalizione diretta dagli Stati Uniti ha qualche cosa da nascondere in Siria

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di Gordon Duff

Qualche cosa di molto sospetto sta accadendo n Siria, lo dice l’ex marine veterano di guerra Gordon Duff, ed aggiunge che i media occidentali continuano a mantenere un silenzio sospetto sulla questione.

“Ci sono oggi molte guerre che si stanno combattendo in Siria, nell’Arabia Saudita, nel Camerun, in Nigeria, in Afghanistan, in Ucraina ed in Libia, accompagnate da vari conflitti locali”, questo afferma l’ex fante di marina statunitene, Gordon Duff, veterano del Vietnam, e redattore della rivista “Veterans Today”, aggiungendo che le principali pubblicazioni preferiscono mantenere il silenzio sulla maggior parte di queste questioni.

“Se legge i giornali, non c’è guerra, non ci sono guerre, non c’è alcun ISIS, nessuna al-Nusra, non sono falliti gli accordi di Minsk, nonostante il bombardamento quotidiano, non viene data notizia di alcun bombardamento per saturazione nello Yemen, non si parla di alcuna base saudita distrutta, niente di questo accade e niente sembra sia accaduto”, commenta Duff con un poco di ironia nel suo articolo per la “he New Eastern Outlook”.

Di fatto la nuova coalizione anti ISIS ha qualche cosa da nascondere, sottolinea l’esperto. Duff ha ricordato anche che alcunui giorni fa, due cacciabombardieri USA hanno attaccato la centrale elettrica di Aleppo ed una struttura di trasformatore complesso, sprofondando 2,5 milioni id siriani nell’oscurità.

Sorpredentemente questo attacco non è stato diretto contro i terroristi o contro il regime, dice l’ex fante di Marina e veterano di guerra. Di fatto i nostri aerei hanno distrutto l’infrastruttura chiave della Siria della seconda città più grande.

L’attacco ha causato la morte di molti civili pacifici, non soltanto gli operatori della centrale e gli ingegneri, ma gli abituali “danni collaterali” che arrivano con tutti gli attacchi.

“Uno potrebbe domandarsi perchè gli Stati Uniti bombardano una centrale elettrica civile quando avrebbe potuto essere un matrimonio, un funerale o una cerimonia di diploma di una scuola da colpire.”, segnala Duff con un amaro sarcasmo.

Per incredoibile che possa apparire, l’incidente è rimasto in gran parte trascurato dalle fonti dei media statunitensi dominanti. C’è anche un’altra storia, “ancora più curiosa e rivelatrice del resto”, anche questa non divulgata.Duff ha riferito che i russi hanno scoperto “una area bombardata misteriosa” localizzata in Siria ,nella prossimità immediata con la frontiera giordana.

“Esiste un’area dove nessuno ha bombardato ufficialmente, non gli americani, non i russi o qualcuno dei siriani ma un’area che è stata bombardata, esattamente uguale, non una volta, ma dozzine o forse centinaia di volte su paesi abbandonati bombardati centinaia di volte, secondo il comandante russo, come se qualcuno non avesse nient’altro da fare”, questo ha sottolineato il veterano fante di marina statunitense.

Lei sa che molti si erano domandati come mai, dopo 6.000 missioni aeree di combattimento fatte dagli USA contro l’ISIS si siano prodotti danni così esigui. Sono stati tutte missioni che non hanno fatto scoppiare alcunchè in alcuna parte del territorio, perchè? Qualcuno non aveva niente da fare? Si domanda Duff.

Così che realmente ci dobbiamo domandare che sta accadendo nella regione. Chi stia combattendo contro chi?

Fonte: Veterans Today

Nota:

La principale centrale di alimentazione elettrica di Aleppo, situata 25 chilometri ad est della città, per il momento è controllata da ISIS/ISIL/Daesh. Per quanto assurdo possa sembrare – e tutta la tragedia Siriana lo è – esiste un accordo informale tra Damasco e il falso “Califfato”: ai criminali va il 60% dell’elettricità, al Governo il restante 40%. Dopo tutto, anche i decapitatori hanno bisogno di elettricità, in un modo o nell’altro.

Quindi, in che modo ha contribuito la “Coalizione dei viscidi opportunisti” – che comprende Turchia, Arabia Saudita e Qatar con appoggio statunitense – alla lotta contro ISIS/ISIL/Daesh? Dunque, hanno bombardato la centrale elettrica di Aleppo poco più di una settimana fa. Che equivale a bombardare le infrastrutture civili della Siria – un crimine palesemente in stile 2003-‘colpisci e terrorizza’ – facendo vittime per lo più tra la popolazione siriana, così tanto cara all’ “Eccezionalistan”. (PEPE ESCOBAR)

Dichiarazioni da fonti del Pentagono fanno capire che proprio questo fosse la logica degli attacchi eseguiti da aerei americani partiti dalla base dell’Air Force di Incirlik in Turchia, attacchi definiti “strani” dal Presidente russo Putin. Ci hanno anche riferito che questi attacchi sono stati pianificati ed eseguiti dai comandanti americani sul campo, non più sotto il comando del Presidente Obama e dei Capi dello Stato Maggiore Riunito.

Infatti questa è una situazione che va avanti da anni, una struttura di comando parallela che fa capo ad una cricca di facoltosi estremisti di estrema destra, a sopravvissuti dell’era Bush e all’israeliano Netanyahu. Questa catena di comando parallela, di cui si parla spesso sottovoce al Pentagono, fu istituita dall’ex Vice Presidente americano Dick Cheney che “si impadronì” del Comando Unificato per le Operazioni Speciali (JSOC) e lo mise, incostituzionalmente, sotto la sua personale supervisione. Alcuni al Pentagono pensano che Cheney e l’ex Segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, anche se ormai fuori dal governo da molti anni, siano ancora in grado di dare ordini a truppe americane sparse per il mondo, specialmente in Europa e nel Medio Oriente, unità della Marina comprese. (Saker Italia)

correlati:

Putin ha chiesto ufficialmente “spiegazioni” agli USA circa il bombardamento effettuato da aerei USA contro la centrale elettrica di Aleppo

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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