Il card. Bagnasco richiama Salvini perché dice che la sua vita appartiene ad un Bene presente

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Salvini domenica alla manifestazione sovranista di Milano ha mostrato pubblicamente una devozione al Sacro ed il Rosario, ovvero ciò che giudica come bene e vede nei suoi amici come bene. Ma sorprendentemente la reazione di parte dei vertici della Chiesa Cattolica è stata negativa.

Eppure ciò che ha fatto Salvini un tempo non avrebbe suscitato alcun scalpore. La stessa cosa è stata fatta in Polonia da Lech Walesa che ha offerto tutta la sua attività politica alla Madonna Nera di Czestochowa. Walesa, Premio Nobel per la Pace nel 1983, ha sempre combattuto per una vita “senza menzogna”, affidando costantemente la sua buona battaglia alla protezione della Vergine Maria. A capo della Chiesa Cattolica stava un altro polacco, l’“amico” di Walesa san Giovanni Paolo II.

Durante le turbolente vicende dell ‘primavera polacca’, Lech Walesa (e poi anche da presidente) usava portare sui suoi abiti un distintivo raffigurante la Madonna Nera di Czestochowa. La Madonna nera di Czestochowa è stata per la Polonia nei secoli anche un emblema etnico e politico. Lo è fortemente anche per gli Italiani che manifestano devozione verso le innumerevoli Madonne presenti sin nei borghi più remoti, in tutto il territorio nazionale.
E’ la cosa più ovvia è affidarsi a Maria quando si tratta di lottare per il bene comune e per vivere secondo memoria di Chi compie la storia, sicurezza di bene.

Walesa ad un comizio di Solidarnosh sul palco con simboli cristiani

Un popolo che cammina quando sa bene dove andare

Il 9 ottobre 2017 più di un milione di polacchi hanno pregato al confine per la pace nella Polonia e nel mondo affidando la propria terra alla Madonna.

Oggi nel corso di una manifestazione un leader cattolico Salvini  e una folla prevalentemente cattolica fa la stessa cosa: ripone la propria speranza nella certezza del Bene infinito e auspica che possa essere vittorioso e riconosciuto nell’Europa attuale, in via di scristianizzazione. Ma inaspettatamente il giorno seguente il card. Bagnasco secondo il giornale avrebbe mostrato il suo disappunto perchè “Invocare Dio per se stessi è molto pericoloso”.

La notizia l’ho letta sulla Stampa che in linea con l’ostile intervento del card Bagnasco dice: «Davanti alla plateale invocazione “al Cuore immacolato di Maria che ci porterà alla vittoria, al rosario esposto alla folla sovranista di Milano in una piazza ostile al Pontefice…»

Dello stesso segno anche altri giudizi di altri prelati su Avvenire.

La cosa lascia basiti: molti cristiani invocano per sé stessi la protezione dell’Eterno, per i motivi più disparati (a volte forse esagerando), perché piova o in soccorso in particolare vicende della vita. Spesso chiedono qualcosa per sé stessi, anche di superfluo.  Ma in questo caso Salvini ha fatto la sua invocazione per qualcosa che non è superfluo: per un’Europa cristiana. Ha aggiunto anche che si mette al servizio dell suo paese e che per questo è disposto a dare la vita: come si può dire che ha parlato “solo per sé stesso” quando questa speranza è condivisa da milioni di persone?

[su_panel] Eppure la critica è arrivata lo stesso. Rileggiamo queste  parole ‘scandalose’:

«Ci affidiamo alle donne e agli uomini di buona volontà. Ci affidiamo ai sei patroni di questa Europa: a San Benedetto da Norcia, a Santa Brigida di Svezia, a Santa Caterina da Siena, ai Santi Cirillo e Metodio, a Santa Teresa Benedetta della Croce. Ci affidiamo a loro. E affidiamo a loro il destino, il futuro, la pace e la prosperità dei nostri popoli. [mostrando il Rosario] Io personalmente affido l’Italia, la mia e la vostra vita al cuore immacolato di Maria che son sicuro ci porterà alla vittoria, perché questa Italia, questa piazza, questa Europa sono simbolo di mamme, papà, uomini e donne che col sorriso, con coraggio, con determinazione vogliono la convivenza pacifica, danno rispetto ma chiedono rispetto».”

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E’ evidente che non si tratta di un rito woodoo o di scaramanzia. Ma di un senso di appartenenza che esula dall’esito ma richiama ad un bene. Ciò che si invoca è la vittoria di quel bene. Questo è stato fatto.

politici polacchi alla processione del Corpus Domini
politici polacchi alla processione del Corpus Domini

La stessa cosa faceva Lech Walesa  con Solidarnosh , quando il suo paese era sotto il diktat del comunismo. Cosa non dissimile dai giorni attuali,  in Europa – anche se in maniera più subdola – non siamo lontani da questo. Ciò cui abbiamo a che fare è una ideologia: anticristiana, ostile a ciò che sono le fondamenta dell’Europa di San Benedetto.

Beh, allora con tutto il rispetto per il cardinale ma non stiamo a parlare di teologia. Se io parlassi di teologia obiettando il card Bagnasco, sarei pazzo: lui me la potrebbe certamente insegnare. Ma qui semplicemente si sta parlando della manifestazione della Lega domenica a Milano, che ho visto. L’ho seguita in streaming su FB (come hanno fatto altri 914.000 italiani). Per questo posso dire con assoluta certezza che neanche per un attimo Matteo Salvini ha invocato i Santi e la Santa Madre di Dio per sé. Lo ha fatto invece perché l’Europa possa ritrovare le sue radici cristiane, perché possa essere salvata: tutto questo è al di fuori della portata di un partito, l’arroganza sarebbe stata non averlo fatto.

Salvini tra la folla… per sé stesso!?

Questione di legami…

Quella a cui il card Bagnasco si riferisce, è una preghiera fatta pubblicamente, una domanda di protezione per  tutto un popolo a cui lui sente di appartenere in virtù di legami. Tutto il suo intervento è stato una lunga elencazione e sottolineatura di quali sono questi legami e di come le élite europee al potere – molte delle quali non elette – nutrano una vera ostilità contro questi legami.

Perciò dire ‘fammi vincere rivolgendosi al Padre Nostro” non è come dire auspicare la vittoria dell squadra del cuore in una competizione calcistica, ma ‘aiutami per difendere proprio quei valori che hanno fatto grande l’Europa’. Fammi vincere ma per per Te. Questo concetto Matteo Salvini lo aveva detto più volte in modo che non fosse frainteso  e lo aveva ricordato in nodo differente anche Marine Le Pen con il suo ‘Europa non ha settantanni ma molti di più…” ed ha citato ciò il cristianesimo ha generato nei secoli.

presidente polacco Walesa e San Giovanni Paolo II: Walesa non ha mai nascosto la sua devozione alla Madonna di Czestochowa e gli ha sempre affidato la Polonia , anche pubblicamente. Papa Giovanni Paolo ha espresso spesso a Walesa la propria gioia nel rivederlo e facendo anche riferimento all’ anniversario di Solidarnosc.

Quindi perché questa reticenza? Perchè questo pre-giudizio?

La storia la guida Dio, il quale spesso dà dei segni anche attraverso avvenimenti e persone. Salvini nella sua semplicità e con la fede che ha come la maggior parte degli italiani, – anche a nome di molti cattolici praticanti che sono dentro la Lega – si è assunto questa responsabilità di fronte a Dio. Spesso ha detto pubblicamente che è “un peccatore”, cosa che non tutti riescono a dire pubblicamente. Ma ha detto che la sua vita appartiene  a Dio.  Lo ha detto pubblicamente ed ha fatto la cosa più sensata che un politico dovrebbe fare e gli ecclesiastici lo rimproverano.

La storia ci regala a volte momenti così: il 7 ottobre 2017, i cattolici polacchi si radunarono ai confini della Polonia per pregare per il paese e per il mondo con il Rosario. L’azione era di radunare folle di fedeli. Si pregò anche per il pericolo della “Islamizzazione”.

Cosa sono questi momenti momenti di disgregazione, di sfortuna o momenti in cui si ricomincia in nome di ciò che ci ha reso un popolo in cammino?

patrizio ricci by @vietatoparlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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