Favorire l’immigrazione incontrollata e organizzare ‘corridoi umanitari’ non c’entra affatto con l’essere “umani”

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In che modo le idee di un singolo speculatore finanziario con il nome di George Soros sono diventate la piattaforma per le azioni di un’intera comunità di paesi: l’Unione europea? Come possono le idee di una singola persona – anche se molto ricca – diventare la base delle decisioni sovranazionali della burocrazia di Bruxelles? E non solo dalla burocrazia europea, ma anche da organizzazioni internazionali sotto l’egida delle Nazioni Unite?

La risposta è il potere finanziario che si sposa con l’umanitarismo. L’idea di togliere ogni differenza e frontiera è l’ideale per l’ultra liberismo di alcuni grandi magnati del capitale distaccato dal lavoro che hanno deciso di scendere in politica influenzandola dall’esterno.

Oggi, la Fondazione George Soros finanzia oltre un centinaio di organizzazioni per i diritti umani in tutta Europa. Una linea separata nei rapporti della Open Society Foundation sta finanziando la lotta contro l’islamofobia, il razzismo, la protezione dei neri in Europa e persino la campagna contro la discriminazione dei somali in Finlandia.

Naturalmente Soros è l’influencer, rappresenta il metodo con cui diverse entità operano in tal senso . E’ sbagliato pensare che con i suoi soldi organizza autonomamente le migrazioni in Europa. Lo scopo è invece innescare meccanismi, far cambiare costumi, mentalità (non per nulla in Ungheria aveva aperto e controllava alcune università), in modo che si proceda autonomamente. Intal senso, il metodo Greta Thunberg è un esempio di cosa voglia dire una campagna ben congegnata (a prescindere dalla legittimità dello scopo). L’importante è dare l’input: oltre al supporto finanziario di Soros , le Ong raccolgono fondi anche autonomamente (tramite propri canali e reti come AVAAZ). Inoltre le Ong possono contare dell’ aiuto  della UE che ha aderito e fatte proprie quelle politiche, spendendo infine 1000 volte di più di Soros. Alla fine ciò che ne risulta è una rete tra istituzioni, fondazioni ed Ong incaricate di sostenere le iniziative comuni.

La spinta  migratoria verso i paesi UE non è casuale ma la messa in atto del progetto The Age of Fallibility di Soros

Soros con la sua fondazione denominata ‘Open Society‘ e le Ong ad esse collegate – insieme ad altri magnati come Bill Gates ed altri – promuove ostinatamente la sua visione del mondo. Il suo progetto si basa nel liberare completamente l’uomo da ogni vincolo. Nel suo orizzonte, libertà equivale alla promozione di ogni diritto che resechi ogni legame  verticale con l’Oltre e faccia rimanere  solo quello orizzontale tra gli uomini . E’ quindi conseguenziale promuovere i diritti Lgbt e togliere completamente le frontiere per realizzare un unico popolo mondiale e un unico governo sovranazionale.

Queste linee guida sono contenute ed illustrate chiaramente nel suo ‘The Age of Fallibility’: l’obiettivo principale di Soros è quello di creare un mondo senza frontiere, in cui tutti sarebbero uguali e liberi, in cui gli interessi di tutte le minoranze, da quelli etno-religiose a quelli sessuali, non solo sarebbero legiferati, ma diventerebbero una priorità riconosciuta agli occhi della maggioranza.

Le risposte a queste domande porteranno inevitabilmente a ragionamenti che possono essere facilmente attribuiti alla famigerata teoria della cospirazione. Tuttavia, il fatto: nonostante il dato che Soros cospiri regolarmente contro i valori ed il modo di vivere tradizionale dei popoli europei, l’ente sovraordinato che amministra quest’ultimi, ovvero l’Unione europea, agisce ostinatamente dalla parte di Soros nelle sue controversie con i singoli Stati.

Preclusione nelle istituzioni della UE a chi non sostiene le idee contenute nella ‘The Age of Fallibility’

Nell’aprile di quest’anno, la Commissione europea ha ha discusso sul possibile legislazione sul finanziamento delle ONG (ovviamente, anche quelle di Soros). Questo ovviamente è reso possibile dall’occupazione dei posti chiavi nelle istituzioni della UE da chi ha una data mentalità. Abbiamo visto in questo senso come è precluso per alcuni e come certi politici e partiti ‘sovranisti’ sono considerati un ‘pericolo’: ovviamente il pericolo non è quello inesistente di essere anti-europeisti ma di essere contrari a certe politiche (fatte passare come ‘europeiste’).

Il finanziere americano sta attivamente promuovendo la sua idea di un’Europa aperta finanziando la consegna dei migranti nel continente europeo, la loro protezione legale e conduce campagne mediatiche attive affinché gli europei siano colpiti da sensi di colpa ed accolgano estranei come ‘parenti’.

Mentre la maggior parte dei clandestini in Europa arrivano via mare non tutti sanno che anche i cosiddetti ”corridoi umanitari” voluti dalla Comunità di Sant’Egidio” (che però è ostinatamente ostile al governo siriano che protegge il suo popolo), dal Papa e da molte associazioni cattoliche , fanno parte del programma sponsorizzato e finanziato da George Soros.

I ‘corridoi umanitari’ di Soros

Se si osserva chi usufruisce di questi fondi, si vede che uno dei principali destinatari dei finanziamenti è, ad esempio, un’organizzazione come la Piattaforma europea della libertà. Questa organizzazione riunisce organizzazioni non governative in 12 paesi europei che si impegnano non solo “a proteggere i diritti degli europei”, ma anche a promuovere l’idea che chiunque in qualsiasi parte del mondo abbia il diritto di vivere in Europa. In uno degli ultimi rapporti, gli attivisti scrivono che i corridoi umanitari sono stati restaurati nell’ambito del programma Saving Lives, finanziato dalla Open Society Foundation di Soros.

Anche il natante che attende di sbarcare in Italia clandestini sconosciuti senza documenti ha a che fare con la rete e insegue un preciso progetto ideologico: fa capo alla CHIL che a sua volta appartiene alla Open Immigration di Soros. Come tutti sappiamo i migranti vengono salvati a poche decine di Km dalle coste libiche e poi trasportati nei porti sicuri italiani a 450-500 km di distanza.

Ovviamente questa operazione di immigrazione coordinata con le Ong, viene chiamata ‘salvataggio’ e chi si oppone a questi finti salvataggi che abusano della legge del mare , vengono dipinti come non umani. E’ quasi una psicosi collettiva che non risparmia neanche la ministra Trenta , proprio chi sarebbe deputato a procedere razionalmente ed obiettivamente ed agire nell’interesse del proprio paese.

Sbaglia Conte: Salvini non è ”ossessionato” dai migranti ma non fa altro che il suo lavoro e quello che chiunque che ricopra un incarico istituzionale dovrebbe fare per non disattendere il proprio mandato. E sbaglia l’Italia a non correggere la sua incapacità di difendere la propria sicurezza demandando ai tribunali civili (TAR) questioni che attengono alla sfera della sicurezza nazionale

Ovviamente i media di distrazione di massa non ci vogliono lasciare intendere cosa corre realmente nelle circostanze che stiamo vivendo. Invece, fanno opportunisticamente leva sul sentimento degli italiani, nascondendo cosa si nasconde realmente dietro i continui appelli all’umanità.

Soros e islamizzazione

Altro problema è l’islamizzazione strisciante in Europa aperta dalla negazione di ogni differenza tra gli uomini. Ovviamente l’ argomento della inclusione, della lotta alle discriminazioni sono le linee guida delle politiche sociali. Pertanto,  l’argomento dell’islamizzazione è off-limit ai governi . In questo senso anche la Chiesa cattolica sostiene la linea europea asserendo che con la sola testimonianza si può prevenire questo problema anzi che esso rappresenta un’opportunità per ogni credente.

I dati però ci presentano un altro tipo di realtà. Inoltre, le solite fondazioni ed i governi sostengono i ‘fratelli musulmani’ in Europa e all’uopo sono in atto campagne contro l’islmofobia in Europa. Ovaimente è vero il contrario: sono i cristiani ad essere discriminati nel mondo. Tuttavia  esiste una ”rete europea per la religione e il credo”, le simili che sostengono il contrario con la complicità dei governi e l’appoggio delle chiese cristiane occidentali.

In definitiva  lo scenario che si prospetta per il futuro è l’aumento di comunità musulmane chiuse ed una loro crescita esponenziale demografica. E’ innegabile che presto o tardi la società tendenzialmente cristiana come è oggi cambierà. Già alcune chiese sono reclamate ed acquistate dalle comunità islamiche ed una falsa idea di ecumenismo è ormai imperante. Ovviamente il problema vero è l’assenza di significato che i popoli europei attribuiscono al reale che non considerano più trascendente. Ma per questo, essendo questo il dato, consapevoli della propria ‘imbarcazione’ essi dovrebbero fare opera di umiltà e accettare più miti traversate.

@vietatoparlare

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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