Donbass – L’occidente guarda solo da una parte, dall’altra solo pària da nascondere

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Questo è quanto si incontra comunemente nelle case di Donetsk e nei dintorni. Da mesi, e in alcune zone da anni, l’acqua viene razionata e distribuita solo qualche ora al giorno alternando la distribuzione nei diversi quartieri. Spesso, causa di difficoltà tecniche o imprevisti, l’acqua non arriva negli orari programmati: è comune rimanere senz’acqua per giorni e talvolta anche per settimane, trovandosi la regione di Donetsk ad essere ancora in parte dipendente dall’Ucraina per gli approvvigionamenti idrici. In alcuni quartieri l’acqua viene consegnata ai residenti anche con autocisterne. Gli abitanti fanno scorte di acqua tecnica – non potabile – come possono, generalmente riempiendo bottiglie, taniche e quasi sempre anche la vasca da bagno.
Il colore dell’acqua che, quando distribuita, esce dai rubinetti è quello nella foto di seguito, ma non c’è nient’altro.

Una foto basterà per ripensare gli eventi e soppesare le parole dei media di regime? Come ha detto il Papa, non ci troviamo nella favola di cappuccetto rosso. Quindi attenzione a polarizzare il vostro giudizio. I media non vi amano. Inseguono altri obiettivi veloci.

Ed ecco Donetsk in un giorno qualunque bombardata costantemente dalle forze ucraine. 10.000 morti dal 2014, in questi giorni l’intensità degli attacchi è aumentata per costringere i russi ad un attacco frontale alle aree fortificate, invece di chiudere le forze ucraine in una sacca.

Donetsk 19 giugno 2022

Il metodo è uno stillicidio di vittime civili e distruzione di quartieri residenziali.

Ecco quanto riferisce la pubblicazione Donbass Insider riferito alla data 18 giugno, è un giorno ‘normale’ non differente da molti altri:

(inizio citazione)

“L’esercito ucraino ha nuovamente bombardato la capitale della DPR (Repubblica popolare di Donetsk) per un’intera giornata, principalmente con obici francesi e americani, uccidendo cinque civili e ferendo sette vigili del fuoco della città.

Come abbiamo scritto più di una settimana fa, il bombardamento terroristico dell’esercito ucraino su Donetsk e su altre grandi città della Repubblica Democratica di Dontesk, continua, giorno dopo giorno, regalando ai civili una giornata all’inferno senza fine. Nonostante il fuoco di controbatteria, l’aumento del fuoco di mezzi antiaerei e il coinvolgimento occasionale di aerei russi, il bombardamento dell’esercito ucraino continua incessante. Una volta che una postazione di tiro viene distrutta, un’altra prende il sopravvento entro un’ora o due altrove in prima linea.

Il 18 giugno 2022, l’esercito ucraino ha iniziato a bombardare i distretti Kievski e Kuibyshevski di Donetsk alle 7:45 con artiglieria da 155 mm, utilizzando cannoni semoventi francesi Caesar e obici americani M777 forniti dai due paesi della NATO. L’attacco è stato effettuato dalle postazioni ucraine a Peski, un villaggio non lontano dall’aeroporto di Donetsk.

Alle 8:36 due colpi furono sparati dall’esercito ucraino da Krasnogorovka, ma il grosso dei bombardamenti contro Donetsk veniva ancora effettuato da Peski e ora era rivolto anche al distretto di Kirovski (a ovest della città).

Il fuoco di controbatteria della DPR e della Russia, nonché il coinvolgimento dell’aviazione russa, hanno fermato il fuoco ucraino da Peski intorno alle 9:30. Ma appena un’ora dopo, fu da Avdeyevka, poi Krasnogorovka, che l’esercito ucraino iniziò nuovamente il bombardamento terroristico di Donetsk (compreso il distretto di Petrovski), con cannoni francesi e americani.

Questi attacchi con proiettili da 155 mm sono continuati per diverse ore. Poi, alle 13:37, l’esercito ucraino ha lanciato 10 razzi Grad da Orlovka nel distretto di Kirovski. La DPR e l’artiglieria russa ha risposto a questo fuoco, così come la contraerea, concedendo a Donetsk quasi 2,5 ore di tregua.

L’esercito ucraino ha ripreso a sparare alle 15:40 da Avdeyevka e Novomikhailovka, con cannoni americani e francesi da 155 mm, contro il centro stesso di Donetsk, così come il distretto di Petrovski e il distretto di Boudionovski! Questo fuoco è continuato fino a sera, terminando alle 20:30 con un attacco di Grad nel distretto di Kievski.

In totale, l’esercito ucraino ha sparato 15 razzi da lanciatori multipli Grad da 122 mm e 309 proiettili standard NATO (sparati con cannoni francesi e americani) a Donetsk.

Come si evince da queste immagini, non c’era nulla di militare nelle aree bombardate dall’esercito ucraino, solo civili.

Il bombardamento ha danneggiato e incendiato la fabbrica di Topaz. Durante l’estinzione dell’incendio, i vigili del fuoco della DPR sono stati coinvolti in un nuovo bombardamento e due vigili del fuoco sono morti e tre sono rimasti feriti [Ora le forze ucraine hanno per la prima volta messo in atto la metodologia terroristica di lanciare un secondo attacco non appena arrivano in loco le forze di soccorso , per causare più vittime].

Negli attacchi sono rimasti uccisi tre civili e ci sono stati quattro feriti. Altri cinque sono rimasti feriti più a sud, a Komsomolskoye, vicino a Telmanovo, dopo che un missile ucraino Tochka U è stato abbattuto dalla difesa antiaerea.

In termini di distruzione, dozzine di case sono state danneggiate a Donetsk, così come l’università nazionale, una fabbrica di blocchi di cemento, la fabbrica di Topaz e il museo repubblicano di storia locale.

Da parte sua, la Milizia popolare della DPR ha annunciato che il fuoco di risposta dei soldati della Repubblica e dei soldati russi ha distrutto due postazioni di tiro ad Avdeyevka e Peski, oltre a due lanciarazzi multipli Grad, due veicoli da trasporto, e provocato più di 50 morti tra i soldati ucraini. L’aviazione russa ha distrutto 12 postazioni di artiglieria e mortaio dell’esercito ucraino vicino ad Avdeyevka e ha distrutto quattro plotoni di lanciarazzi multipli Grad e quattro plotoni di obici statunitensi M777 da 155 mm.

Anche la difesa antiaerea russa è stata molto attiva e ha abbattuto un elicottero d’attacco Mi-24 ucraino a nord-ovest di Donetsk, oltre a diversi missili Tochka U vicino a Kalinovo e Almaznoye e razzi Uranagan su Donetsk, Yassinovataya, Verkhnetoretskoye, Luganskoye e Novoalexandrovka .

Come si vede, l’Ucraina sta utilizzando le armi fornite da Francia e Stati Uniti non per difendersi, ma per massacrare e terrorizzare la popolazione civile della DPR. Pertanto, ogni consegna aggiuntiva di queste armi (come i sei cannoni semoventi Caesar aggiuntivi promessi da Macron a Zelensky) rende i paesi della NATO che li consegnano complici volontari nei crimini di guerra dell’esercito ucraino.

(Christelle Neant -https://www.donbass-insider.com/2022/06/19/ukrainian-army-shelled-donetsk-with-french-and-american-guns-five-dead-and-seven-injured/ )

fine citazione

VPNews

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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