Cosa è successo ieri ad Odessa?

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I media dicono che la Russia vuole prendersi tutta la fascia costiera, Odessa compresa. Questa deduzione è stata avanzata dopo che ieri 23 aprile, i missili russi hanno raggiunto la città. Oltre che depositi militari all’aeroporto, sono stati colpiti anche alcuni edifici residenziali. Le vittime civili sarebbero almeno 6.

Anche La Verità (la testata italiana più onesta), nella sua versione online dice: “Il Cremlino parrebbe intenzionato a mettere nel proprio «bottino di guerra» l’intero accesso al Mar Nero. Gli scontri proseguono in modo intenso in tutto il Donbass: 42 piccoli centri sarebbero già stati conquistati.”

Ma è davvero così? Cosa è successo davvero?

Nel pomeriggio, su Internet è circolata la notizia dell’arrivo di missili russi a Odessa. Zelensky, Gerashchenko, Arestovich hanno immediatamente affermato che la Russia ha attaccato edifici residenziali ucraini con i missili lanciati dai bombardieri strategici (probabilmente TU 22).

Immediatamente sono state diffuse nella rete fotografie di edifici residenziali, si vedono grattacieli, tra cui colonne di fumo. A proposito, sembra che agli ucraini sia stato vietato pubblicare i risultati degli attacchi missilistici delle forze aeree russe, ma la cosa non ha avuto successo: ugualmente con i telefonini a disposizione di tutti, ci sono un sacco di foto caricate sui social.

I missili ad alta precisione X-101 delle forze aerospaziali russe ieri pomeriggio hanno reso inservibile il terminal logistico dell’aeroporto militare di Shkolny vicino a Odessa, dove era immagazzinato un grande lotto di armi straniere ricevute dagli Stati Uniti e dai paesi europei, riferisce il ministero della Difesa russo.

Cinque missili hanno colpito il bersaglio e due sono stati abbattuti dalla difesa aerea ucraina. Gli ucraini hanno immediatamente pubblicato le foto sui social network:

Come vedete, qui un missile è prima stato colpito ed i frammenti sono caduti sugli edifici residenziali.

È assai poco probabile che gli obiettivi fossero gli edifici residenziali e non si tratta solo di carità, di cattiveria o rispetto del diritto internazionale: può sembrare cinico, ma in gergo militare si dice che questi obiettivi ‘non sono remunerativi’.

Ma non solo: se guardiano la mappa delle strutture militari che si trovano nei pressi del complesso residenziale di Tiras, nei pressi del quale è avvenuto l’attacco missilistico, possiamo vedere che l’aeroporto militare più vicino dista solo 6,5 chilometri. Perciò tali oggetti sono solitamente coperti da sistemi di difesa aerea: questo particolare rende la ricostruzione ancora più coerente.

Apparentemente, i missili antiaerei delle forze armate ucraine hanno intercettato uno dei missili, ma lo hanno mancato o colpito ed i frammenti sono caduti nelle vicinanze in un edificio residenziale, danneggiando una grande conduttura di gas (da cui il denso fumo nero verticale).

Come potete vedere in queste terribili immagini, a causa dell’onda d’urto, tutte le finestre dell’edificio sono andate in frantumi e parecchi piani sono crollati. Ma non c’è stata alcuna detonazione di munizioni e nessuna esplosione. C’è stato un arrivo di parti enormi di missile con i resti di carburante.

Frammenti anche sul cimitero:

Era altamente prevedibile che il ministero della Difesa russo avrebbe cercato di distruggere carri armati, obici, lanciagranate, MANPADS, ecc. e le montagne di munizioni consegnate ad Odessa in attesa di essere distribuite alle unità d’assalto ucraine.

Quindi non si tratta di estensione del conflitto ma di contrasto ai rifornimenti nelle zone di operazioni. Di conseguenza, gli attacchi in profondità o gli ‘errori’ continueranno inevitabilmente.

Riassumendo:

La difesa antiaerea delle forze armate ucraine ha sparato su uno dei missili, ma lo hanno mancato o colpito, ma i frammenti sono caduti sugli edifici residenziali.

LLa dinamica assomiglia a quanto visto a Kiev dove oltre il 95% dei danni agli edifici residenziali di sono stati causati da missili colpiti (il sistema di controllo è difettoso, i timoni stessi, ecc.), o da un colpo di un sistema di difesa missilistica abbattuto (l’esplosione di un elemento del sistema di difesa missilistica ha costretto il lanciamissili a cambiare la traiettoria di volo).
Per evitare che si verifichi una situazione del genere, i sistemi di difesa aerea dovrebbero intercettare i missili prima del loro avvicinamento agli insediamenti.

Spero che al più presto tutte le parti si possano mettere seduti ad un tavolo e ragionino senza preclusioni, soprattutto nell’interesse della gente. Naturalmente, non depone a favore di un allentamento della tensione l’immagine di uno dei negoziatori ucciso dalla propria stessa parte perché ‘troppo morbido’. Allo stesso modo non  reputo intelligente una politica priva di una visione del mondo che si affida solo al linguaggio delle armi

VPNews

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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