“Come il 7 ottobre 1571, anche ora la preghiera comune e solidale della Cristianità ci verrà in aiuto” : padre Daniel

Lettera di padre Daniel da Qara -Venerdì 9 Ottobre, 2015

C’è di più tra cielo e terra

Di tanto in tanto sentiamo un grande boato, un’altra volta colpi di pistola o aerei in lontananza . Quello che prima provocava un incubo, ora non è più tanto minaccioso . Questa volta, noi sappiamo che si lavora veramente per la sicurezza del territorio e delle persone. Comunque eravamo abbastanza sorpresi dal fatto che i combattenti ISIS si trovano adesso molto vicini a noi , cioè sia a destra sia a sinistra .

Tanti antichi monasteri sono già rasi al suolo , senza che l’Occidente abbia mosso un dito. Sembrava che presto sarebbe accaduta la stessa cosa al nostro monastero.

Ora, tuttavia, la situazione è cambiata . Allo stesso tempo, qualche visitatore sta già arrivando – alcuni giovani francesi di “SOS chrétiens de l’Orient” che hanno organizzato un viaggio attraverso la Siria durante il Natale dello scorso anno ora sono tornati e sono venuti da noi.

C’è anche una regista italiana che sta facendo un documentario sulla nostra comunità e c’è anche una giornalista francese con alcune amiche. Questa giornalista faceva parte del primo gruppo di giornalisti internazionali che sono venuti qua in novembre 2011 per fare un reportage di ciò che realmente accadeva in Siria. Da quell’incontro lei è rimasta in stretto contatto con noi. Infine, ospitiamo anche regolarmente coppie libanesi – che ci comunicano notizie delle famiglie del Libano.

Abbiamo voluto ringraziare in modo particolare una di queste coppie, perché ci ha aiutato molto. Dopo il marito ci ha chiesto in cambio di pregare purché sua moglie possa rimanere incinta. Per tanti giorni infatti abbiamo pregato per quel motivo. E questa settimana, il marito ci ha telefonato. Come ha detto Gesù: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al vangelo”. (Mc 1, 15).

Omaggio a un buon imprenditore

La fabbrica di candele è finalmente stata lanciata nella nostra comunità. Due operai sono già in formazione e ne arriveranno di più. Le cose non sono andate senza intoppi e ci vorrà del tempo prima che le macchine funzionino a tutto vapore.

A causa delle molte interruzioni di corrente elettrica in Siria, le candele sono diventate la “luce dei poveri”, e la cara madre Agnes-Mariam voleva già cominciare la produzione. Quando un’organizzazione ha richiesto migliaia di candele, Madre Agnes-Mariam ha subito accettato quest’ordine, cosi ci voleva assolutamente la fabbrica di candele. Ha saputo che in Libano, in Mroudj, un uomo voleva vendere due macchine, perché aveva intenzione di emigrare.

Dopo diversi contatti, noi, i frati, siamo partiti per lavorare da lui per 2/5 settimane – ogni giorno dalle 9:30-15:00 – per imparare il mestiere. Per non perdere tempo abbiamo soggiornato nel vicino monastero ortodosso di S. Elie. Così abbiamo fatto per la prima volta un confronto approfondito con i monaci greco-ortodossi, che era un’esperienza istruttiva per entrambi. Perché il nostro confratello americano doveva aspettare per diversi mesi per il visto per la Siria, siamo dovuti rimanere in Libano e in Qleiaat abbiamo già cominciato con la preparazione per la produzione delle candele. Quando all’improvviso è stato concesso il visto, siamo ritornati insieme a Mar Yakub in Siria, aspettando l’arrivo delle macchine.

Come si fa per trasportare due colossi di macchine con annessi serbatoi di acqua, serbatoio di paraffina di 30 tonnellate e tutto questo attraverso le montagne in una zona in piena guerra? E’ stato fatto in modo molto prudente e molto lento e sotto la protezione di San Michele, che preghiamo ogni giorno.

Infatti, a Nord di Damasco il convoglio era finito in una battaglia. Ma se fosse successo prima, sarebbe stato fatale. Eppure il convoglio ce l’ha fatta. La mattina del 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Croce e, allo stesso tempo la festa della nascita della comunità, il convoglio è arrivato a Mar Yakub.

Una delle macchine aveva subito lievi danni e l’hanno dovuta riparare. Il nostro laboratorio non aveva elettricità ed era da installare. I serbatoi di acqua sono stati trasportati dentro e collegati, così anche la vasca per la fusione della paraffina. Una delle macchine non sembrava essere di livello, perché perdeva paraffina.

Quando finalmente tutto è stato installato in modo giusto, abbiamo iniziato un “giro di prova” e tutto funzionava, il che ha causato un forte grido di gioia. Le prime candele, fabbricate durante la notte, sono state accese per l’intenzione di tutti i benefattori che hanno pagato per questo macchine. Ora c’è ancora da collegare un motore in tal modo che possiamo lavorare anche quando non c’è corrente elettrica.

Aspettiamo ancora uno stock di bobine, fili e stoppini. Al momento c’è elettricità nel pomeriggio e perciò gli operai lavorano ora anche nel pomeriggio. Infine dobbiamo ancora preparare e arredare i magazzini con attrezzature necessarie.

Tutto questo è solo la metà della storia. Per la prima volta abbiamo vissuto da vicino quanto sia prezioso un buon imprenditore. Un cristiano fervente e padre di famiglia con due figli è stato ufficialmente nominato per cercare di fondare diverse piccole imprese e dare una mano per l’organizzazione.

La fabbrica di tappeti a Qara, che abbiamo già descritto in precedenza, è in pieno funzionamento. Le donne operaie, che hanno avuto bisogno di tre mesi di formazione, hanno ricevuto nel frattempo un pagamento e ora hanno già manufatto sei tappeti.

Il nostro imprenditore sta installando nella nuova costruzione del nostro monastero un laboratorio di cucito. Lui ha già trovato i primi clienti per la produzione di candele della nostra fabbrica. Ciò richiede un imballaggio e un logo adeguato. A proposito del logo siamo tutti d’accordo, produciamo una candela che illumina a forma di stella e il nome è “nedjmet alsabah” = stella del mattino! Si tratta di un piccolo contributo per la nuova alba per la Siria. Come cristiani possiamo anche dare un’interpretazione più profonda religiosa.

Nell’Apocalisse 22, 16 Gesù dice: “Io son la radice e la progenie di Davide, la lucente stella”. E 2 Pietro 1,19: “… Abbiamo pure la parola profetica, più ferma, alla quale fate bene di prestare attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostricuori”.

E ancora, la stella del mattino nella tradizione cristiana è il simbolo della Vergine Maria. Alla fine, il nostro imprenditore prevede già che tra un anno sarà necessario acquistare una nuova macchina. Siamo consapevoli che un buon imprenditore è simile a un pastore ardente in una parrocchia dinamica.

(Nota: sul nostro sito internet in inglese: http:// www.maryakub.net c’è una relazione completa della fabbrica di candele con diverse foto.)

Come l’Occidente è preoccupato ora per la Siria!

In solo tre giorni la Russia ha fatto grande danni a Daech e altri terroristi in Siria. Ora si è scoperto che durante tre anni l’esercito più potente degli USA, insieme con un’alleanza di mezzo mondo, ha piuttosto aiutato i terroristi a conquistare più territori possibile della Siria. Come si spiega che IS aveva a sua disposizione 800 nuovi fuoristrada Toyota Hilux e Land Cruise, con cui avevano fatto l’ingresso trionfante in Iraq con migliaia di terroristi nell’estate del 2014 (sono stati consegnati con l’aiuto dei servizi segreti turchi -MIT-, insieme con armi pesanti, pagati dall’Arabia Saudita!)?
Adesso I russi hanno distrutto gli impianti di Al Qaeda e di Ahrar al-Sham.

Ahrar al-Sham è l’organizzazione dei Fratelli Musulmani, che non è il risultato della cosiddetta guerra civile siriana (come ha gridato il presidente francese Hollande), ma è un’organizzazione che è stato costituita prima, esattamente per provocare la guerra contro la Siria. Nel nord, nel centro e parte orientale della Siria, i russi hanno distrutto depositi di munizioni e carburante, flotte, centri di comando e bunker sotterranei dei ribelli. Il ponte di comando dell’IS in Raqqa sta crollando e migliaia di IS-combattenti stanno fuggendo o si rifugiano nelle moschee.

La Russia, insieme con l’esercito siriano e con l’Iran opera in modo sistematico. Stanno anche purificando la nostra regione (Homs-Hama-Yabroud), e perciò viviamo in un elevato stato di allerta. Non c’è alcuna minaccia diretta, ma dobbiamo rimanere molto cauti. L’intervento russo dimostra almeno determinazione, unità, chiarezza e la legalità. Operano in modo molto efficiente e in piena collaborazione con il governo legittimo siriano e il suo esercito. L’operazione è concentrata su tutti i gruppi che hanno come scopo di continuare a uccidere e distruggere la Siria, da chiunque questi gruppi siano appoggiati, e tutto secondo il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite.

Tutto questo è positivo? Sì e no. Se le grandi potenze, che durante cinque anni si sono concentrate sul crollo della Siria aumentano l’armamento dei gruppi ribelli contro gli attacchi dei russi, la situazione si potrebbe aggravare abbastanza. Inoltre, essi possono fare quello che hanno già fatto tante volte prima, cioè causare una catastrofe maggiore (come il massiccio attacco di gas tossico in Ghouta o abbattere l’aereo MH17 di Malesia …), e incolpare – senza problemi – la Russia. In questo modo essi potrebbero provocare una guerra apocalittica.

Noi speriamo e preghiamo che – prima che l’Occidente (e anche il gruppo Bilderberg) preso dall’imprevisto cominci a organizzare il suo prossimo round di distruzione – l’orso russo avrà già fatto il suo lavoro di liquidazione .

La reazione dell’Occidente non tarda. Oh, adesso tutti sono così preoccupati per la Siria. Obama ha già dichiarato che “Gli attacchi aerei russi sono una ricetta per una catastrofe,” e probabilmente Obama ha ragione se intende dire “per la mia catastrofe”. La Turchia, che ha in pratica distrutto quasi tutta la ricca provincia di Aleppo, è “molto preoccupata” perché ora non è più in grado di continuare in piena libertà le sue distruzioni in Siria.

Aerei russi continuano a violare lo spazio aereo turco, che significa quasi una dichiarazione di guerra per la Turchia. E Jens Stoltenberg, il Segretario generale della NATO vi aderisce subito come un robot, ma speriamo che alla fine usi il suo buon senso e decida di rimanere a casa.

La Russia ha ucciso subito gli ufficiali turchi che giravano in modo illegale in Siria e non sembra che abbia l’intenzione di risparmiare i campi di terroristi che si trovano al confine. Cameron chiama l’intervento russo “un grande sbaglio”, perché è chiaro che i gruppi terroristi sostenuti pure dall’Occidente riceveranno grandi colpi dall’esercito russo.

La Russia ha chiesto all’America di fornire tutte le informazioni sull’IS, cosa che l’America ha rifiutato. Ciò dimostra chiaramente che l’America non vuole che la Russia faccia una pulizia dell’IS.
Se l’Occidente è così preoccupato per il popolo siriano, perché non tolgono le sanzioni economiche soffocanti ? E l’Arabia Saudita, il campione e l’amico favorito dell’Occidente, ha infatti minacciato la guerra alla Russia, all’Iran e alla Siria.

Con tutto ciò è diventato chiaro che i grandi valori dell’Occidente (USA-Israele, l’Europa e gli alleati) sono ridotti a quattro: l’ipocrisia, la menzogna, le divisioni interne e soprattutto la russo-fobia. Anche l’’articolo del nostro “redattore diplomatico del VRT-News” è pieno di questi “non-valori” (“la polvere dei bombardamenti russi”, 05.10.2015). Quell’uomo non sa ancora che le cosiddette “bombe” con cui che il governo siriano avrebbe bombardato il suo proprio popolo, sono pura propaganda occidentale.

La stessa presunta fonte ha distribuito fotografie – del 25 settembre!- per dimostrare che i russi hanno recentemente di nuovo bombardato il popolo siriano (una presunta azione ancor prima che i russi non avessero neanche cominciato i loro bombardamenti!). Ma nostro redattore/giornalista è apparentemente ignorante di tutto questo. E’ vero, l’ONU ha infatti diffuso questi messaggi, ma poi ha ammesso in modo onesto: c’è stato un inganno perché loro non avrebbero controllato in modo sufficiente i messaggi.

Nessun capo di stato o di governo è perfetto. Tuttavia, il governo siriano e il presidente hanno scelto di non proteggere i pozzi di petrolio nel vasto deserto ma invece di proteggere la popolazione. E perciò non hanno bisogno di essere protetti da una potenza straniera. Il popolo siriano se la caverà da solo e la maggioranza sostiene il governo e l’esercito.

Invece hanno bisogno di aiuto nella lotta contro i terroristi che inondano il paese. Sono infatti le bugie quelle che danno all’Occidente la libertà di continuare ad incoraggiare i terroristi. Questi gruppi terroristi causano ogni giorni stragi, in cui scorre sangue innocente.

Ogni giorno civili e soldati siriani, che sono nient’altro che militari ordinari, sono stati rapiti, uccisi e feriti da questi terroristi. Molti ragazzi che sono sopravvissuti ai combattimenti, hanno ferite gravi o mancano di un occhio, un piede o un braccio. Anche coloro che ora apertamente difendono o proteggono la terra siriana e il popolo sono sistematicamente sospettati e le loro vite sono spesso in pericolo. Nel frattempo, i nostri giornalisti continuano a diffondere le “menzogne politicamente corrette”.

Più che sedici secoli fa Agostino protestava già contro le menzogne ​​e l’inganno imposte a lui: “Quello che io denuncio è che pur sapendo l’ambiguità di quel vino del peccato, che in essi ci veniva propinato da maestri ebbri e che dovevamo sorbire, pena le busse, senza possibilità di appellarci a un giudice “(Confessioni I, XVI, 26).

Continuiamo a denunciare i pasticci incompetenti e senza scrupoli dei nostri media, finché non vengano dalla parte del popolo siriano sofferente!

P. Daniel
( traduz. A. Wilking) fonte Ora Pro Siria

 

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