Cipro: i giochi potrebbero cambiare (grazie alla Turchia)

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Dopo lunga trattativa il negoziato per la riunificazione di Cipro (divisa dal 1974) è svanito: iniziato nel 2014 erano stati anche chiamati in causa Grecia, Turchia e UK ma ora tutto è finito in un fallimento. In appello al Trattato di garanzia, nel 1974 l’esercito turco intervenne e occupò circa un terzo dell’isola, che ancora oggi costituisce la Repubblica Turca di Cipro del Nord. L’impegno dei due leader a favore della riunificazione, Nicos Anastasiades e Mustafa Akinçi, aveva dato speranza alla causa. A inizio 2017 si era arrivati allo scambio delle mappe territoriali al fine di trovare un compromesso per gli aggiustamenti territoriali e le due parti stavano per sciogliere il difficile nodo territoriale.

Ma a mandare tutto “a escort” è stata la questione militare, ovvero la presenza di circa 30 mila soldati turchi nella Repubblica Turca di Cipro Nord. Durante la trattativa si sono valutate due soluzioni per raggiungere un accordo:

  • entro una data stabilita e prefissata entro la quale i soldati turchi avrebbero dovuto lasciare l’isola (Grecia)
  • riesaminare la questione dopo i quindici anni dalla eventuale riunificazione (Turchia)

Ma alla fine la Turchia ha deciso che non vuole ritirare i militari, è una nazione che non vede più nell’Europa una controparte di cui fidarsi, e rimangono quindi sempre validi i vecchi dubbi che Erdoğan possa progettare l’annessione di Cipro Nord alla Turchia stessa (Il Sultano guarda Lo Zar: se lo ha fatto lui con la Crimea posso farlo anche io con Cipro Nord…). Peccato che il sultano non abbia fatto i conti con i turco-ciprioti che non ne vogliono assolutamente sapere e il 16 aprile scorso al referendum per il regime presidenziale turco il 56% di loro ha votato “NO” 1.

Dunque tutto finito? Magari, la geopolitica continua e anche gli investimenti!

Il 12 07 2017 la francese Total inizia le trivellazioni esplorative nella Zona economica esclusiva della repubblica cipriota per individuare giacimenti di gas off shore vicino al blocco 12 (Afrodite). E per somma risposta – visto che la “Turchia sostiene che una parte della Zona economica esclusiva di Cipro appartenga a una sua piattaforma continentale e ha avvisato a più riprese il governo di Nicosia a non procedere all’esplorazione e alla perforazione dei giacimenti di gas presenti nell’area, accusandolo di sfruttare queste riserve offshore unilateralmente senza il consenso delle autorità turco cipriote2 – ha inviato una fregata per monitorare le attività navali per la perforazione West Capella dove Eni e Total possiedono i diritti per le attività di ricerca ed esplorazione nel blocco 11 delle acque territoriali 3 (l’esplorazione e la perforazione del blocco 11 Zee è un contratto stipulato tra Total-Eni con Nicosia).

Rapporto Atene-Ankara: continue violazioni dello spazio aereo e delle acque territoriali della Grecia da parte della Turchia: “denunciate 141 violazioni dello spazio aereo in un solo giorno, a cui si sono aggiunte due navi missilistiche turche stazionate per venti minuti nelle acque di Agathonisi, definita poche settimane prima “isola turca” da parte del ministro degli affari europei di Ankara, Omer Celik. Senza contare, il 3 luglio, gli spari di ammonimento della guardia costiera greca contro una nave commerciale turca nei pressi di Rodi4.

Il 16 luglio Nicosia risponde che le trivellazioni al largo dell’isola avviate da Total e Eni continueranno, nonostante le obiezioni di Ankara: “le attività dell’amministrazione greco-cipriota legate agli idrocarburi sono una violazione del diritto inalienabile della popolazione turco-cipriota, co-proprietaria dell’isola, a (sfruttare) le sue risorse naturali5

IL MEDITERRANEO INIZIA A BRUCIARE e Grecia, Cipro, Israele ed Egitto potrebbero convergere per “interessi comuni energetici” contro la Turchia. Ovvero il vecchio asse Israele-Turchia-Cipro potrebbe trasformarsi nell’asse Israele-Cipro-Grecia-Italia-Francia.  Guardate bene dove investire. Fate bene i vostri giochi.

ALESSIA http://liberticida.altervista.org

1https://www.agenzianova.com/a/58f4b55fbbfb74.79104492/1547812/2017-04-17/turchia-stampa-cipriota-maggioranza-dei-cittadini-di-cipro-nord-contro-riforma-costituzionale

2https://www.agenzianova.com/a/0/1588754/2017-06-17/business-news-ministro-energia-turco-pronti-a-iniziare-trivellazioni-nel-mediterraneo-entro-la-fine-dell-anno

3https://www.agenzianova.com/a/59681fda7a8fc3.08118830/1607784/2017-07-13/cipro-turchia-invia-fregata-per-monitorare-attivita-nave-perforazione-west-capella-2

4http://www.ispionline.it/it/pubblicazione/cipro-negoziati-falliti-e-adesso-17105

5https://www.agenzianova.com/a/596c01fe45af09.66073622/1609098/2017-07-16/cipro-presidente-anastasiades-trivellazioni-offshore-continueranno-nonostante-obiezioni-ankara/linked

 

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Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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