Premetto che a mio avviso, tutta questa voglia di indipendentismo della Catalogna è dovuto al fatto che non esiste più il collante della fede cristiana in Spagna ed allora si esaltano i particolarismi.
Cosa è che unisce di più una società cristiana e dov’è la sua grandezza, il suo valore? Come mai lo stato spagnolo non si preoccupa di recuperare questo fattore comune, se proprio vuole conservare la sua unità? La verità è che la Spagna come l’Europa si sta abbandonando da tempo al secolarismo ed al materialismo e quindi questo è il genere di esito che prima o poi avverrà dovunque. A meno che non diventeremo così tristi e artificiosamente felici da essere del tutto devitalizzati non riconoscere i nostri bisogni veri. Spero comunque che l’indipendenza che chiederemo, sia di altro genere e con altre motivazioni.
Infatti, le ragioni per cui la Catalogna chiede l’indipendenza , mi appaiono come un capriccio. Un atto di debolezza più che di forza. Eppoi, scusate, che la Catalogna indipendentista sia fortemente europeista fa ridere i polli: è una contraddizione in termini.
E’ chiaro che la vicenda è stata gestita male: si sta trasformando in una dimostrazione di forza vicendevole. Bisogna fare attenzione, da quelle parti si sa dove si parte e non si sa dove si va a finire: la Spagna è anche la patria dell’indipendentismo basco e di guerre civili la Spagna già ne ha viste troppe.
E’ altrettanto evidente che lo stato centrale ha sbagliato. A prescindere dal merito, mi pare che arrestare i rappresentanti dell’amministrazione pubblica sotto i riflettori – come si è fatto e si sta facendo – sono provvedimenti che si sarebbero dovuti fare prima e non in corso d’opera. Sarebbe stato un atto politico con precise responsabilità. Ma al punto dove si era arrivati, scatenare la forza pubblica contro gente pacifica che si reca a votare non è un bello spettacolo. Vedere lanciare la polizia sulla folla con tale violenza – almeno le immagini dei TG dicono questo ed i numeri dei feriti altrettanto – è inconcepibile.
Il governo centrale – non bisogna essere un pozzo di scienza per capirlo – a quel punto avrebbe dovuto capire che era più opportuno lasciar votare e poi non ratificare. Solo successivamente sarebbero state legittime azioni opportune se necessarie allo scopo di preservare l’unità del paese.
Noto comunque che in Europa vige il sistema dei due pesi e delle due misure. Sappiamo infatti che ad alcuni è proibito dichiarare la propria indipendenza mentre ad altri, come il Kosovo non solo non è proibito ma è auspicato (eppure la Serbia aveva detto di no).
Non parliamo poi della vergogna dell’Ucraina (altro che silenzio dell’Europa sula Catalogna!!) dove addirittura si è messo su un colpo di stato ad opera dei nazisti di Sbodova, con tanto di campi paramilitari preventivamente messi su dalla Nato per prepararli al colpo di stato.
![Catalogna - Il governo spagnolo aveva due opzioni legittime: muoversi prima o non ratificare dopo 2 4177331](https://www.vietatoparlare.it/wp-content/uploads/2017/10/4177331.jpg)
Non parliamo poi di quando potesse essere legale un assalto al Parlamento e la dichiarazione di una ‘giunta’ non eletta dal popolo quando le elezioni si sarebbero tenute il mese successivo. Beh tutto questo l’Europa ha detto era legale. E quando si opera così, il passo precedente diventa il metro delle azioni successive.