Attaccati da più parti

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[su_heading style=”modern-2-blue” size=”15″]UNA GUERRA NON SINCERA CONTRO IL MALE [/su_heading]

L’unica cosa che decideranno di fare è compattarsi e dichiarare guerra ai terroristi.  Per ritrovare un’unità inesistente.  Un’unità che non certo può essere salvata o trovare fondamento in una economia e una finanza diventata un cappio..
Ma chi sono i terroristi? Chi li ha finanziati? Quali sono le cause? Quali sono le responsabilità dell’occidente e quali sono le tensioni internazionali non lo si dice mai chiaramente.

Non sentiremo analisi e approfondimenti di tutto questo.

La soluzione scontata per unirsi sarà invece trovare un nemico comune. Evanescente, indefinito. Si uniranno in questa lotta figure improbabili come l’Arabia Saudita ed il Qatar che sono i maggiori finanziatori del terrorismo.

Wine Tasting, Vineyards, in France: Wine News (10)Vale la pena di ricordare alcune cose. E questo non per dare una spiegazione compiuta dei fatti di Parigi ma per capire che il problema principale del mondo attuale è che non si sa dare un ordine nè una stella polare verso cui dirigere le proprie azioni.

Questo è il maggior problema e questa è la più grande debolezza; più di ISIS.

Non è complottismo, l’uomo in questo gioco perverso di menzogne è pari a zero, sacrificabile. E per questo, è evidente che per elminare certi problemi non si fa abbastanza.

Bisognerebbe capire che dall’altra parte del nemico, c’è una potenza, gli Stati Uniti che a qualsiasi costo non vuol rinunciare al suo ruolo di potenza globale.
E gli altri stati occidentali, in crisi, non sono da meno, avendo svenduto (da tempo) la propria sovranità per il profitto anche quando esso è lordo di sangue innocente.

Non si può risolvere il terrorismo quando ciò che conta sono i matrimoni di interesse e gli affari, quando il fine di oltreoceano è vedere soggiogata l’Europa per attirarla a sè. In questa prospettiva,  certi problemi possono essere utili.

Il tentativo sullo sfondo è di indebolire l’Europa come lo si fa’ con i profughi, guerre valutarie, commerciali e se non bastano queste cose, la guerra

In questo quadro di tensioni e ostilità, vale la pena di ricordare, a titolo di esempio,  le parole dell’mbasciatore americano a Parigi Craig Stapleton, che diceva,  riferendosi al brevetto Monsanto MON 810  in un cablogramma Wikileaks:

“L’Europa sta facendo passi indietro sul tema della biotecnologia nell’agricoltura, che vede la Francia come leader, insieme all’Austria, all’Italia e perfino la Commissione. [.]

Una rappresaglia renderà chiaro che il percorso attuale rappresenta costi vivi per gli interessi dell’Europa Unita e potrebbe aiutare a rafforzare le voci europee a favore del biotech. In effetti, la parte a favore del biotech in Francia (ndr: i produttori di sementi) ci ha rappresentato che la vendetta è l’unico modo per iniziare a piegare su questo tema la Francia. [.]

Il team di Parigi raccomanda di calibrare un elenco di rappresaglie mirate che facciano del male dappertutto in Europa, visto che è una responsabilità di tutti, ma anche che si concentrino sui maggiori colpevoli. L’elenco dovrebbe essere ben dosato anziché violento, e deve essere sostenibile nel lungo termine, dato che non dovremmo aspettarci una vittoria rapida”.

Cosa c’entra con la guerra? Per loro è la stessa cosa…

[gview file=”http://www.vietatoparlare.it/wp-content/uploads/2015/11/Cable_-07PARIS4723_a.pdf”]

[su_heading style=”modern-2-blue” size=”15″]IL TERRORISMO ARRIVERA’ IN FRANCIA[/su_heading]

E questa una dichiarazione di gennaio 2015 di Netanyau che ha una posizione assai ambigua verso i terroristi e fa occhiolino all’Arabia Saudita.

Patrizio Ricci – Vietato Parlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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