Aleppo dice addio a suor Marguerite, angelo dei malati per 50 anni

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Commemorazione di Suor Marguerite

Suor Marguerite è nata il 3 giugno 1928 a Jezzine, in Libano, con il nome di Nadima Slim.
E’ la quarta in una famiglia di 5 fratelli.
All’età di 8 anni, perde sua madre. Viene inviata all’orfanotrofio delle Suore di ‘San Giuseppe dell’Apparizione’ a Khan in Saida (Libano) per continuare la sua educazione.
Nel 1949, a causa di un problema alla schiena, viene mandata ad Aleppo per un intervento chirurgico di ernia del disco dal Dr. Henri Fruchaud. Dopo 3 mesi di convalescenza molto dolorosa, lei rimane qui e vi lavora per circa un anno. Durante questa esperienza, il Signore la chiama a dare la vita al servizio degli altri.

Nel 1950, entra nel Postulato e fa il suo Noviziato a Marsiglia, dove emette i suoi primi voti nel 1952 e riceve il mandato per la missione dell’ospedale di Aleppo. Data la giovane età, le sue qualità professionali ed umane, il dott. Fruchaud la prende come assistente in sala operatoria. Con lui, lavora giorno e notte per alleviare la sofferenza degli ammalati.
Nel 1958, pronuncia i suoi voti perpetui.
Nel 1963, viene inviata ad Attar in Mauritania, poi a Port Etienne (ora Nouadhibou); successivamente a Nouakchott dove lavora presso il dipartimento di chirurgia dell’Ospedale Nazionale.
Poi nel 1968, trascorre un anno a Lione. Date le sue capacità organizzative, viene rimandata all’ospedale di Aleppo per “un anno” con la missione di risollevare l’ospedale che era in difficoltà: un anno che invece si protrarrà fino ai suoi ultimi giorni.

Nel 1983, diventa Direttore dell’Ospedale e assumerà questa responsabilità cercando di fare di questo ospedale uno dei migliori della Siria: Ha introdotto e cambiato tutto ciò che era necessario per servire al meglio gli ammalati, ed anche i medici e il personale infermieristico. Non ha risparmiato alcuno sforzo per rinnovare l’attrezzatura e i diversi servizi. Cercava sempre il meglio senza alcuna considerazione per i costi finanziari.
Durante la guerra, nonostante le molte difficoltà, ha voluto con l’accordo di tutte le Sorelle tenere aperto l’ospedale e dare tutto il necessario per poter curare la popolazione e specialmente i civili feriti a motivo della guerra.
Era una donna di fede, che ha fondato la sua vita e la sua azione su Cristo. Ha tratto la propria forza e dinamismo dalla preghiera e nella meditazione.

Lavorare per la maggior gloria di Dio, adempiere la sua Volontà e favorire la Provvidenza, è stato per Suor Marguerite l’orientamento costante della sua vita.
La sua fiducia in Dio dentro l’insicurezza, il distacco da tutte le cose materiali, una devozione speciale per la Vergine Maria e per le anime del Purgatorio, ci hanno rivelato tutta la ricchezza di un’anima appassionata di Dio e di ogni uomo.
Durante la sua lunga malattia, ha mantenuto l’attenzione per l’ospedale e ha seguito tutte le attività con una mente ampia e con cuore aperto, per il bene dei malati e dello staff.

In sintesi:
UNA VITA INTERAMENTE DONATA A DIO E AL SERVIZIO DELLA POPOLAZIONE DI ALEPPO!
Per questo, rendiamo grazie a Dio e che la sua memoria e testimonianza di vita rafforzino la nostra Speranza e ci siano d’esempio e di slancio verso il futuro, per l’avvento del Suo Regno.

 Le Suore dell’Ospedale Saint Louis, Congregazione di San Giuseppe dell’Apparizione 

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Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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