al Skeilbiyyeh (Siria): 3 bambini feriti, una donna incinta uccisa, quartieri distrutti dai ribelli. Li armiamo noi

Date:

16 marzo 2019 –

Oggi l’antica città cristiana siriana di al Skeilbiyyeh nel nord di Hama è stata sottoposta a un attacco brutale dai gruppi terroristici armati dalla NATO che prende di mira i civili da una distanza di meno di 1 km.

A questi terroristi è stata data la capacità, da parte dell’occidente, di produrre morte su scala industriale. I razzi più recenti hanno decimato i quartieri con la loro potenza. Il Comandante delle forze di difesa nazionali dei volontari, Nabel Alabdalla, mi ha detto che probabilmente stanno usando il C4 , materiale esplosivo proibito, in questi missili che trasportano la morte.

Oggi, 3 bambini sono stati feriti, una giovane donna incinta è stata uccisa – Ayat Mahmoud, una palestinese di Damasco che vive a al Skeilbiyyeh. Cosa hanno fatto questi bambini o un bambino non nato per essere presi di mira dal terrorismo nelle proprie case?

Questa città è difesa dai giovani delle famiglie che si sono fermamente rifiutate di lasciare le loro case e la loro terra nonostante la minaccia quotidiana di ferite o della morte per mano dei mostri che l’occidente continua a chiamare “ribelli”.

Ho incontrato questi giovani in molte occasioni, sono i miei fratelli e non posso descrivere a voi quanto siano gentili, intelligenti e simpatici. Sono i giovani che hanno sacrificato il loro futuro per garantire che le loro famiglie possano sopravvivere al presente. Onorano il loro passato e difendono le anime dei loro antenati a al Skeilbiyyeh. Meritano il nostro rispetto e il nostro sostegno, il nostro amore e la nostra compassione.

Prego con tutto il cuore che Idleb venga liberata da questa mostruosa peste terroristica che è stata sostenuta e incubata dai nostri governi psicotici criminali in occidente. Il terrorismo è un riflesso dei cuori e delle menti degli psicopatici che governano su di noi e tutto ciò che si frappone tra la nostra distruzione da parte degli stessi estremisti che essi hanno creato – sono questi giovani.

Li ringrazio, li saluto, li amo come la mia famiglia e sto al loro fianco in mezzo a tutto quello che devono sopportare perché l’occidente li avrebbe voluti vedere piegati. Non si metteranno mai in ginocchio se non per baciare la loro terra quando è completamente liberata e davanti a Dio che li proteggerà per l’eternità.

Come Il Reverendo Ibrahim Nseir della chiesa presbiteriana di Aleppo mi ha detto : “L’ Esercito difende l’immagine del Dio dell’amore e della pace, sono una mano sollevata contro la minaccia del terrorismo. Dio li benedica tutti, li protegga e li porti la vittoria.

Vanessa Beeley

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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