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Home Politica Internazionale AREE DI CRISI

Aggiornamento dai fronti siriani 10-10-2019

11 Ottobre 2019
in AREE DI CRISI
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Aggiornamento dai fronti siriani 10-10-2019
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Aggiornamento dai fronti siriani 10-10-2019

La giornata di guerra

Una giornata di combattimenti molto intensi, iniziati ieri e proseguiti senza soluzione di continuità durante la notte e fino a questo momento.
Al momento i comandi turchi hanno diramato un rapporto che conteggia in 228 il numero dei caduti tra i miliziani curdi.

Le operazioni di ammorbidimento si sono rivelate molto più rapide di quanto avevamo immaginato.

Le truppe di terra, finora solamente due sono i fronti di attacco principale, sono portate avanti dalle unità delle SNA Syrian National Army, meglio conosciute tra i sostenitori del terrorismo in Siria, tra cui molti giornalisti italiani, come FSA Free Syrian Army. Molto spesso i sostenitori delle FSA erano anche sostenitori del progetto curdo del Rojava, la costruzione di uno stato fantoccio a spese dei Siriani su suolo siriano. Ora i loro sostenitori si trovano in “cortocircuito” essendo indecisi se tifare per i loro amati “ribelli moderati” o per i curdi siriani, un vero dilemma e non vorrei essere nei loro panni con i due neuroni che hanno in testa a litigare fra di loro.

Le operazioni di “ammorbidimento delle difese si stanno concentrando su tre obbiettivi, le difese di due città principalmente Tall Abyad e Ras Al Ayn e poi nell’estremo est della Siria al confine con l’Iraq per tagliare e colpire le linee di rifornimento delle retrovie nemiche.

Presso Qamishly sono in corso attacchi aerei sulle postazioni difensive nella parte di città occupata dai Curdi, metà città circa è invece ancora libera sotto controllo siriano, l’SAA infatti ha mantenuto il controllo dell’aeroporto internazionale difendendolo dalle mire curde.

Al momento nessun colpo di artiglieria o bomba è caduta sulla parte libera di Qamisly, e nemmeno si ha notizia di operazioni di terra su questo fronte.

Tall Abyad
L’attacco turco è condotto dalla 2° Brigata delle FSA (SNA) Al Hamza, che abbiamo presentato ieri nella preghiera che ha preceduto l’attacco. Le difese cirde stanno cedendo con maggiore facilità di quanto ritenavamo possibile, anche per un fattore, queste sono le loro città principali e qui immaginiamo siano state poste le migliori truppe a difesa del fronte.

Le truppe filoturche hanno sfondato le linee attorno al fianco est ed ovest e stanno chiudendo l’abitato in una morsa di assedio, tagliando ogni via di fuga o di rifornimento preso i Curdi potranno solo trattare la resa.

Ras al Ayn

Anche qui l’attacco ha mirato direttamente all’abitato, sanno passando attorno alla città, aggirando anche Tall Alaf vicino e che ora viene addirittura dato come conquistato già dalle FSA, separando le linee difensive curde che, anche qui verranno chiuse in una morsa e un assedio, Al momento pare non riescano a fermare i filo turchi per cui entro domani potrebbero essere circondati del tutto.

La resistenza curda sta facendo acqua da tutte le parti, mi chiedo come possano vantarsi di aver sconfitto ISIS se non riescono nemmeno ad opporre una difesa accettabile nei punti più fortificati che hanno sul territorio.
Come abbiamo scritto ieri, il terreno si presta meglio alle manovre di forze motorizzate c, come sono le FSA grazie ai mezzi forniti loro dai Turchi, Ieri abbiamo presentato come forze speciali quelle della 2° Brigata Al Hamza, e si rivelano per tali, in quanto si stanno ben comportando sul terreno di battaglia, e se teniamo presente che sono stati sconfitti dall’esercito siriano, la cosa ci fa comprendere come sia stata dura e difficile la Grande Battaglia per liberare Aleppo prima e finora per liberare parte della provincia di Idlib, chi li sminuisce non fa un servigio ai caduti siriani ma ne denigra il sacrificio ed il valore.

Kobane Manbij e Tal Rifat

La situazione su questi fronti appare relativamente tranquilla, a Tall Rifat vi sono costantemente pattuglie coordinate siro-russe, che difendono i profughi di Afrin, mentre Manbij che appariva come bersaglio forse prioritario dell’operazione chiamata con non poca ironia “Fonte di pace”.

Il Consiglio di sicurezza ONU riunitosi oggi, non ha concluso nulla, e non lo mettevo in dubbio, la UE è paralizzata dal rischio dell’invio da parte turca di 3,6 milioni di profughi se minacciato di sanzioni, e come ripeto spesso, la Turchia non minaccia MAI a vanvera, pertanto ci sarebbe stata una sola unica e logica soluzione per impedire l’attacco turco e cioé riconoscere la sequela di errori commessi, richiedere di aderire alla riconciliazione con la Siria, come molte altre comunità hanno fatto, vedersi perdonare i reati commessi durante la guerra ed un ruolo nell’amministrazione del territorio, le milizie inglobate nell’esercito siriano o nelle forze di polizia e la vita sarebbe proseguita tranquilla ed in pace, ma l’atteggiamento ottuso e stupido, oltre che criminale dei capi curdi, al pari del crimine commesso dai Turchi che stanno attaccando con truppe siriane al loro soldo, è davvero lo specchi del perchè si siano infilati in un “cul de sac” assurdo.

Ma anche osservando la loro strategia difensiva appare chiaro che se intendono suicidarsi, hanno azzeccato ogni mossa.

Entro pochi giorni , proseguendo così e le loro difese crolleranno in blocco.

I ragazzi che avevano costretto ad arruolarsi con la forza nelle SDF anche se da siriani volevano il ritorno del legittimo governo sulle loro terre, hanno rifiutato di combattere e si stanno allontanando dalle loro postazioni in molti settori come quello di Qamishli o di Hasakah, pertanto una volta perse le loro città dove sono maggioranza, ai curdi non resterà che trovarsi in netta minoranza senza casa o terre a sud della M4 e lli saranno in netta minoranza rispetto alle popolazioni siriane, come pretenderanno di imporre ancora il loro volere e impedire che ritorni la legalità del legittimo governo?, già in diversi concili di tribù siriane dell’est dell’Eufrate, i loro capi si erano professati fedeli a Damasco, e da allora proteste, scioperi, manifestazioni e guerriglia anche armata si vanno moltiplicando, adesso la situazione potrebbe divenire ingestibile per loro e sorgere una seconda guerra civile che vedrebbe di certo l’intervento dell’esercito siriano per recuperare il totale controllo d tutta questa area.

Nel frattempo possiamo già dire che i piani dei comandi turchi stiano si stiano realizzando più velocemente di quanto ci aspettassimo, e che sia in Hasakah che a Qamishli si speri in una mossa a sorpresa dell’esercito siriano che riesca a recuperare il pieno controllo delle città e delle infrastrutture, il resto lo inizieremo a vedere da domani.

Stefano Orsi

segue  la Videosistrep registrata ieri nel mentre che iniziavano le operazioni turche.

https://www.youtube.com/watch?v=E_DNrbx0bVw&t=2238s

Tags: curdiTurchia
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Autore

Patrizio Ricci associato Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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