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Home Editoriale ULTIMI POST

4/11/1918, vittoria dell'Italia sull'Austria: A fine guerra l'Italia avrà all'incirca quanto le venne offerto.

by Patrizio Ricci
5 Novembre 2010
Reading Time: 3min read
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Era 30 anni che eravamo alleati all’Austria , ma con un accordo segreto con Francia Inghilterra per mire espansionistiche l’Italia entrò in guerra lo stesso con la promessa di ottenere le terre irredente : Trento, Trieste, Bolzano e la Dalmazia .

La gran parte della popolazione italiana era contro.

L’Italia entrò nella prima guerra mondiale nonostante l’Austria avesse promesso il 16 marzo 1915: 1)  la restituzione di Trentino fino al confine di bolzanino di Salorno  2) a cedere tutta la riva dell’Isonzo (che costerà all’Italia 500.000 morti a conquistarsela con le armi) 3)  a garantire la piena autonomia amministrativa a Trieste, 4) garantire il suo disinteresse per l’Albania 5) acconsentire l’occupazione italiana di Valona, infine per Gorizia ed alcune isole della Dalmazia c’era una benevole apertura, tutto questo  in cambio della neutralità, della  non belligeranza.

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Ma l’Italia non fù  daccordo voleva  anche da Bolzano in sù ,  anche se la gente parla tedesco ed era interamente contraria all’annessione, ( il problema continua fino ai nostri giorni ed è stata mitigata dalla autonomia), l’Austria accetta in tutto ma non  accetta  quest’ultima richiesta .

Non se ne fece nulla e si lascio la trattativa.

A fine guerra l’Italia avrà all’incirca quanto le venne offerto. (Più l’Alto Adige austriaco,  occupato però senza il permesso di Wilson) Si prende anche da Bolzano e su per il Brennero , . (Ancora oggi il monumento alla Vittoria a Bolzano è sempre presidiato e circondato da un recinto per paura di danneggiamenti che in passato si sono verificati).

La camera voterà a sfavore della guerra contro l’AUSTRIA ma il Re aveva già preso accordi segreti per la guerra all’Austria con Francia , Russia, Inghilterra.

La festa del 4 novembre fu una ricorrenza istituita nel periodo fascista per trasformare  una guerra spietata in un’epopea vittoriosa , essa fù diretta da Ufficiali incompetenti  e non voluta dalla gente (i tumulti interventisti nelle città furono suscitati dalla propaganda) ,  le vittime  vennero trasformate in eroi coraggiosi che si immolavano scientemente per la Patria. Le testimonianze delle lettere al fronte e le esecuzioni sommarie dei codardi, le decimazioni, le fucilazioni dei carabinieri verso  chi indietreggiava in prima linea, i 100.000 soldati lasciati morire nei campi di concentramento austriaci (l’italia si doveva incaricare come tutti gli altri paesi in quel tempo di foraggiare i propri prigionieri ma non lo fece):   dicono però un’altra storia.  Da allora in poi agli insegnanti fu chiesto di celebrare la Vittoria come necessaria.

Ma anche Benedetto XV la defini una inutile strage.

La guerrà tra tutti i paesi  causò complessivamente  10.000.000 di morti di . 3.500.000 la triplice Intesa. I morti italiani furono  650.000 morti  e un milione di mutilati e l’Italia celebra oggi la festa della Vittoria.

Invece il nostro Presidente ha detto oggi che fù il completamento del Risorgimento : non è vero, perchè essa  fù una guerra combattuta inutilmente,  a danno della popolazione italiana che pagò un enorme tributo di sangue. Non si rende onore alla verità storica e  all’art. 11 della Costituzione!

Tags: 4 novembreAttualitàprima guerra mondialerisorgimento

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Patrizio Ricci

Associato alla Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Cultura Cattolica, Samizdatonline, Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

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