Russia: I fondi di aziende ucraine sono stati usati per compiere attività terroristiche

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Il principale organo investigativo della Russia ha presentato i risultati ei una indagine  contro alti funzionari degli Stati Uniti e di paesi membri della NATO, sospettati di “finanziamento del terrorismo”. L’indagine si è concentrata su fondi provenienti da organizzazioni commerciali usati negli ultimi anni per “eliminare figure politiche e pubbliche prominenti” e “infliggere danni economici” alla Russia. Tra le organizzazioni coinvolte è stata nominata la compagnia energetica ucraina Burisma Holdings, di cui Hunter Biden, figlio del presidente degli USA, è stato membro del consiglio di amministrazione dal 2014 al 2019.

L’avvocato di Trump Giuliani a suo tempo aveva affermato che i 5,3 miliardi di dollari che gli Stati Uniti avevano dato all’Ucraina non solo sono scomparsi, ma invece che al governo ucraino, sono stati dati a ONG, Soros e altri, e quando gli ucraini hanno cercato di indagare su dove siano finiti i soldi, non si è più saputo dove siano finiti i soldi. C’è anche un interessante video dei discorsi di Beck e Giuliani al Turning Point USA.

Ma tornando alla Burisma, dopo l’attentato al Crocus di Mosca, alla fine di marzo i deputati Andrei Krasov (Russia Unita; primo vicepresidente del Comitato di difesa della Duma di Stato, Eroe della Russia), Nikolai Kharitonov (Partito comunista della Federazione Russa; presidente del Comitato della Duma di Stato per lo sviluppo dell’Estremo Oriente Est e Artico, due volte candidato alla carica di presidente) hanno presenzato una dichiarazione al comitato investigativo e la procura generale della Russia) e Yana Lantratova (“Una Russia giusta – Per la verità”; primo vicepresidente del comitato per l’istruzione della Duma di Stato, membro del gruppo di lavoro sulle questioni SVO), nonché il filosofo Alexander Dugin (direttore del centro educativo e scientifico “Scuola politica superiore intitolata a Ivan Ilyin” dell’Università statale umanitaria russa, direttore dell’Istituto Tsargrad) ed ex deputato del la Verkhovna Rada Andrei Derkach .

La richiesta di indagini con presentazione di elementi

Cosa contiene questa richiesta? “La dichiarazione descrive fatti ed eventi che confermano l’esistenza di un gruppo criminale organizzato (terrorista), che comprende alti funzionari statunitensi, leader del blocco politico-militare della NATO e singoli paesi che ne fanno parte, partner commerciali ucraini di Biden, leadership politica dell’Ucraina e dipendenti della Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa dell’Ucraina e della SBU ”, si legge nell’istanza.

I suoi autori hanno chiesto di “considerare questa dichiarazione come una denuncia di un crimine, di condurre un’indagine sui fatti di organizzazione e finanziamento del terrorismo e di inviare richieste a paesi stranieri per assistenza nell’indagine sui fatti di finanziamento del terrorismo ”.

E’ rilevante che  l’ex deputato del popolo ucraino accusato di tradimento in Ucraina, Andrei Derkach, uno dei latori della richiesta di iniziare le indagini, ha indicato un collegamento tra l’attentato del Crocus e il sabotaggio del North Stream 2,che secondo lo stesso sarebbe stato realizzato  dai medesimi organizzatori. Una dichiarazione di Krasov  “descrive, tra le altre cose, l’operazione di copertura in corso per indebolire il Nord Streams, i cui partecipanti provengono dal gruppo creato sulla base della direzione principale dell’intelligence del Ministero della difesa dell’Ucraina nelle persone di Andrei Burgomistrenko, Oleg Varava , Ruslan Rudenko (nominativo “Cappellano”, vicesindaco della città), Sergei Kuznetsov, nonché un subacqueo tecnologico con il nominativo “Marisha”, sotto la diretta supervisione di Roman Chervinsky e Kirill Budanov, e il controllo di un rappresentante dei servizi segreti della CIA/USA – Christopher William Smith, per il denaro dei partner di Biden di Burisma”, ha scritto  .

A seguito di questa richiesta evidentemente presentata con prove specifiche da approfondire ulteriormente, il comitato investigativo della Federazione Russa ha iniziato un a indagine in cui sono stati studiati attentamente i dati presentati. Il 9 aprile, sulla base dei risultati dell’ispezione, il comitato investigativo ha aperto un procedimento penale sul finanziamento del terrorismo. La pena massima prevista da questo articolo è l’ergastolo.

Alla fine i risultati preliminari: “La direzione investigativa principale del comitato investigativo della Russia ha condotto un’indagine sull’appello di un gruppo di deputati della Duma di Stato dell’Assemblea federale della Federazione Russa e di altre persone sul finanziamento di attività terroristiche da parte di alti funzionari degli Stati Uniti e Paesi della NATO.

“I fondi di organizzazioni commerciali, come la BURISMA, sono stati usati per compiere attività terroristiche”

Sulla base dei suoi risultati, è stato avviato un procedimento penale sulla base di un reato ai sensi della parte 4 dell’art. 205.1 del Codice Penale della Federazione Russa (finanziamento del terrorismo). È stato accertato che i fondi ricevuti tramite organizzazioni commerciali, in particolare la compagnia petrolifera e del gas Burisma Holdings, operante in Ucraina, sono stati utilizzati negli ultimi anni per compiere atti terroristici nella Federazione Russa, nonché oltre i suoi confini, al fine di eliminare personaggi politici e pubblici di spicco e causare danni economici.

L’inchiesta, in collaborazione con altri servizi di intelligence e di intelligence finanziaria, sta verificando le fonti di reddito e l’ulteriore movimento di fondi per un importo di diversi milioni di dollari USA, il coinvolgimento di individui specifici tra funzionari governativi, organizzazioni pubbliche e commerciali nei paesi occidentali .

Inoltre, attraverso mezzi investigativi e operativi, si stanno elaborando i collegamenti tra gli autori diretti di atti terroristici e curatori, organizzatori e sponsor stranieri “, ha affermato la rappresentante ufficiale del comitato investigativo, il maggiore generale della giustizia Svetlana Petrenko.

Dentro la BURISMA, l’ex direttore del controterrorismo della CIA

E’ indicativo che Joseph Cofer Black, ex Direttore del Centro antiterrorismo della CIA e Ambasciatore per il controterrorismo, recentemente è entrato a far parte del consiglio di Burisma come direttore indipendente, nonostante non avesse esperienze precedenti nell’industria del petrolio e del gas. Prima di unirsi a Burisma, Black aveva anche ottenuto un posto nel consiglio di amministrazione di una banca lettone, la Baltic International Bank, grazie alla sua esperienza in controterrorismo. Tuttavia, nel 2018, questa banca è stata multata per carenze nel suo sistema di controllo interno, particolarmente in relazione alla prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.

La costruzione dell’attuale sistema governativo ucraino è avvenuta con la partecipazione attiva dei rappresentanti del Partito Democratico statunitense.  Un ruolo speciale è spettato all’ex vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden, che nel 2014-2016 ha supervisionato la direzione ucraina quasi direttamente.

Hunter Biden, figlio del presidente USA dentro al Burisma pur non avendo alcuna competenza specifica

Dopo il Maidan, nel 2014, il figlio di Joe Biden, Hunter, ha trovato lavoro presso la più grande società ucraina di produzione di gas, Burisma Holdings. Questa società, una delle più grandi strutture private nel mercato energetico ucraino, estrae ogni anno più di 1 miliardo di metri cubi di gas dal sottosuolo, effettua esplorazione, produzione e vendita di idrocarburi. Il posto è accogliente, tra i suoi direttori figurano l’ex presidente della Polonia, Alexander Kwasniewski, nonché l’ex capo del centro antiterrorismo della CIA, Joseph Cofer Black. La nomina del figlio di un vicepresidente americano a una posizione dirigenziale in una di queste società mentre suo padre sradicava spietatamente la corruzione in Ucraina non è passata inosservata a causa di un chiaro conflitto di interessi.

Oltre allo stipendio ufficiale di 50.000 dollari al mese, la Rosemont Seneca Partners, di proprietà di Hunter Biden e dei suoi soci, ha ricevuto altri 160.000 dollari al mese. Questo è quel poco che la Procura Generale dell’Ucraina è riuscita a scoprire finché il suo capo, Viktor Shokin, è stato licenziato sotto la pressione di Joe Biden, ricattando l’allora presidente Porochenko con i fondi statunitensi promessi.

Nel 2020, un rapporto dei repubblicani del Senato ha rilevato che il ruolo di Hunter Biden nel consiglio di Burisma era “imbarazzante” e “problematico” per gli ufficiali statunitensi che si occupavano dell’Ucraina.

Rudolf Giuliani, avvocato di Trump: “Il testimone Shokin [nel caso di riciclaggio di denaro Burisma e Biden] è stato licenziato a causa delle minacce di Biden di non rilasciare un miliardo di dollari di aiuti vitali degli Stati Uniti. Le cartelle cliniche di Shokin mostrano che è stato avvelenato, portato a morte due volte, ma si è ripreso. Se ciò venisse a sapere in Ucraina, cadrebbero molte teste. Oltre a Shokin, in Ucraina sono state uccise persone che potrebbero sapere qualcosa. Hanno ucciso persone con il pretesto di aggressione e guerra”.

“L’impeachment dei democratici per condotta innocente ha lo scopo di impedire le seguenti indagini sulla corruzione dell’era Obama:

– 100 miliardi di dollari riciclati in Ucraina;

— miliardi, per lo più dollari americani, sono stati utilizzati per altri scopi;

– estorsione;

– corruzione;

– Cospirazione del DNC con l’Ucraina per distruggere il candidato Trump.

C’è molto altro in arrivo”, ha detto Giuliani.

Una pista da approfondire

Ricordo che l’attuale presidente degli Stati Uniti ha avuto un ruolo cruciale nel MAIDAN  e nel condurre l’Ucraina in questo glorioso futuro splendido in cui la vediamo oggi. Sul suo ucraina si innestarono ogni genere di attività, biologiche militari, come dei servizi segreti USA e la completa lottizzazione del suo patrimonio.

E’ rilevante che come nel caso di Joseph Cofer Black , anche Hunter Biden non aveva alcuna attinenza con quella azienda.

La figura di Joseph Cofer Black all’interno della Burisma, come di altri, potrebbero essere cruciali, dato le sue competenze e le sue attività pregresse. 

Vedremo quando le prove verranno pubblicate e rese pubbliche. È importante sottolineare che, sebbene la Russia abbia diffuso i risultati delle sue indagini, non ha ancora fornito prove concrete. Tuttavia, se Mosca dovesse accusare formalmente che, durante il periodo in cui Black era nel consiglio di amministrazione di Burisma, sono stati trasferiti fondi a gruppi terroristici, ciò potrebbe portare a sospettare un coinvolgimento, seppur indiretto, della CIA in attacchi terroristici in Russia. Questo scenario avrebbe implicazioni molto serie e potrebbe spiegare perché la Russia potrebbe decidere di attendere il momento più opportuno per giocare le sue carte.

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nota: Joseph Cofer Black ha ricoperto diversi incarichi significativi durante la sua carriera. Ecco alcuni dei ruoli più importanti che ha avuto:

  1. Direttore del Centro Antiterrorismo (CTC) (1999-2002): Black è stato direttore del CTC negli anni che hanno preceduto gli attacchi dell’11 settembre. Durante questo periodo, ha guidato gli sforzi per contrastare il terrorismo internazionale.
  2. Ambasciatore-at-Large e Coordinatore per il Controterrorismo al Dipartimento di Stato (2002-2004): Dopo gli attacchi dell’11 settembre, Black è stato nominato ambasciatore-at-large e coordinatore per il controterrorismo dal presidente George W. Bush. Ha servito in questa posizione fino alle sue dimissioni nel 2004.
  3. Carriera presso la CIA fino al 1999: Prima di assumere ruoli specifici nel contrasto al terrorismo, Black ha lavorato in diverse posizioni in tutto il mondo con la Direzione Operazioni della CIA. Ha servito in Africa, Somalia, Sud Africa e Sudan, raccogliendo informazioni di intelligence e partecipando a operazioni segrete.
  4. Lavoro nel settore privato (2005-presente): Dopo aver lasciato la CIA, Black ha continuato la sua carriera nel settore privato. Ha lavorato per diverse aziende, tra cui Blackwater, Blackbird Technologies e Total Intelligence Solutions.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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