Macron scioglie il Parlamento francese dopo i primi exit poll, mentre la von der Leyen promette che fermerà gli ‘estremismi’

Emmanuel Macron ha annunciato lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale francese. Questo indica che in Francia si doveva andare a votare. Macron ha perso almeno 15 punti percentuali. È un chiaro monito per chi vuole l’esasperazione e l’allargamento del conflitto russo-ucraino-NATO.

Ma il presidente francese sente di essere l’unico legittimato in Francia a difendere il bene comune in Europa: “Questo non è un buon risultato per i partiti che difendono l’Europa. Non potrò continuare come se nulla fosse. Ho deciso di restituirvi la scelta del vostro futuro parlamentare attraverso il voto. Per questo motivo questa sera sciolgo l’Assemblea nazionale. È una decisione seria e pesante. Ma è soprattutto un atto di fiducia“, ha detto Macron.

Marine LePen: “Siamo pronti a prendere il potere. Il voto dei francesi è definitivo: il presidente, rispondendo all’appello di Jordan Bardella, ha appena annunciato il ritorno dei francesi alle urne tra poche settimane. Siamo pronti a esercitare il potere, pronti a porre fine a questa immigrazione di massa, a fare del potere d’acquisto una priorità, pronti a rilanciare la Francia”.

Le elezioni anticipate sono state indette per il 30 giugno e il 6 luglio.

Il capo del partito conservatore di destra Raggruppamento Nazionale (Rassemblement National), Jordan Bardella, vincitore delle elezioni per il Parlamento europeo in Francia e oppositore della fornitura europea di missili a Kiev per attacchi in profondità nel territorio russo, ha affermato che i francesi rifiutano la politica perseguita da Macron: “Un vento di speranza si è alzato questa sera sulla Francia, e questo è solo l’inizio”.

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È da notare che i media italiani generalmente chiamano il partito Raggruppamento Nazionale “estremista di destra“, mentre Fratelli d’Italia e la Lega vengono ancora chiamati allo stesso modo dai media esteri. Si usa ogni modo per influenzare la percezione della gente, ben sapendo che la maggior parte della gente non ama gli ‘estremismi’. Ma in realtà, l’identificazione di Rassemblement National e dei partiti italiani al governo come di estrema destra è una sciocchezza che indica l’estremo asservimento di chi dovrebbe informarci.

Ma tornando al bellissimo ed incoraggiante risultato francese, il partito Rassemblement National dovrebbe vincere le elezioni europee in Francia con il 31,5% dei voti, ovvero più del doppio della lista presidenziale.

Questo risultato è straordinario anche perché rappresenta il miglior risultato di sempre in un’elezione nazionale. Al contrario, il partito di Macron, Renaissance, ha ottenuto il peggior piazzamento di sempre per un partito al governo.

Vonder Leyen: abbiamo vinto!!!

Si direbbe che l’enfasi per la vittoria dei patrioti sia destinata a durare poco. Infatti, fingendo di non notare i segnali provenienti dalla Francia e da altri paesi, la Von der Leyen ha detto: “Abbiamo vinto, fermeremo gli estremisti“. E, partendo dalla sua prospettiva, ha ragione. A lei interessa che lo status quo costituito dalla politica del Partito Popolare Europeo sia mantenuto e che i numeri glielo consentano.

Quindi cosa abbiamo qui? Abbiamo una leader europea di parte, che ha fatto uno spot di guerra molto eloquente del suo bellicismo, e altrettanto noto è il suo asservimento alle élite internazionali.

Dalla sua postazione elettorale presso il Stanhope Hotel a Bruxelles, ha detto che il Partito Popolare è “la più grande forza al Parlamento europeo e nessuna maggioranza potrà essere formata senza il Ppe. Costruiremo un bastione contro gli estremisti da sinistra e da destra. Li fermeremo”.

Questo è molto grave perché ciò che stiamo vedendo nelle istituzioni europee è che, a prescindere dai partiti che vincono le elezioni, continuano a praticare, con operazioni di discredito, un attacco a tutti i partiti che non si identificano con le politiche cosiddette europee. Ma non è questo un atteggiamento istituzionalmente corretto. Perché mai le politiche europee si dovrebbero necessariamente identificare con il Partito Popolare e non con i partiti di destra, se questi raggiungessero il consenso democratico della maggior parte della popolazione per governare l’Unione Europea?

È chiaro che l’attuale coalizione maggioritaria a Bruxelles si considera l’unica forza moralmente legittima per governare; altrimenti, la von der Leyen non alzerebbe opportunisticamente la falsa questione della minaccia alla democrazia che sarebbe rappresentata dagli ‘estremismi’ di destra e di sinistra, ovvero dell’opposizione.

La von der Leyen non accetta ciò che esce dalle urne

Questo aspetto mi ha sempre spaventato, e guardo con un certo sconcerto il fatto che l’opinione pubblica sia poco attenta a questo particolare, che ha un grande rilievo rispetto alla tenuta e alla consistenza democratica dell’Europa.

E’ da notare che la von der Leyen parla come presidente della Commissione Europea, quindi come presidente di tutti, e ha appena detto che il partito Rassemblement National, come chiunque altro che si oppone alle attuali politiche ‘europee’, è estremista e che costruirà bastioni contro gli estremismi di destra e di sinistra. Ora, poiché non esiste tutto questo estremismo in Europa e visto che tutti i partiti che siedono nei parlamenti nazionali sono legittimati dalle rispettive popolazioni dei paesi membri, con quale autorità la von der Leyen userà la sua posizione – ed immagino i fondi europei – per fare campagne di discredito per gli avversari politici?

Perciò, come ho detto precedentemente in varie occasioni, vedete bene che l’Unione Europea non è riformabile perché è un ente autocratico in cui la democrazia è solo un pretesto per giustificare con marchingegni vari la sua continuità al potere, fino a scatenare colpi di stato, guerre e utilizzando anche mezzi di intromissione nella vita democratica di altri paesi, come abbiamo visto abbondantemente in Georgia o con il ricatto agli ungheresi e le sanzioni sempre pronte in “modo fraterno”.

nota a margine – aggiornamento

Politico: Il presidente del Partito popolare europeo di centrodestra Manfred Weber ha invitato il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron a sostenere la candidatura della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per un secondo mandato.

▪️ “Mi aspetto che Olaf Scholz chiarisca di sostenere la vincitrice delle elezioni, vale a dire Ursula von der Leyen… Lo stesso vale per Emmanuel Macron, in quanto presidente della Francia, ma soprattutto in quanto politico più potente del famiglia dei partiti liberali in Europa”, ha detto Weber in un’intervista all’emittente ZDF.

▪️Si tratta di una dichiarazione controversa dopo che Macron ha sciolto il parlamento francese in seguito alla sconfitta elettorale del suo partito di centro da parte dell’estrema destra.

▪️Sebbene il Partito popolare europeo di centro-destra di von der Leyen sia destinato a diventare il gruppo più numeroso in parlamento dopo le elezioni, con 186 seggi, ottenere un secondo mandato per l’attuale presidente della Commissione europea potrebbe rivelarsi difficile.

▪️Secondo Weber il mancato sostegno a von der Leyen metterebbe a repentaglio la stabilità dell’UE: “Qualsiasi altra opzione porterebbe a una grande instabilità politica in Europa, e io metto in guardia contro questo. Ecco perché abbiamo bisogno di chiarezza da parte degli altri partiti, e in fretta.”

In fretta prima che i cambiamenti siano implementati, vecchi stratagemmi, vecchie logiche…