Cronaca da Aleppo … che sopravvive stringendo i denti. Allarme per il villaggio cristiano di Kanayé!

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Mons. Georges Abou Khazen
Mons. Georges Abou Khazen

fonte: Ora Pro Siria

La Chiesa di Aleppo si sta preparando ad accogliere il suo nuovo Pastore, Mons. Georges Abou Khazen, che ora si trova a Roma per accingersi ad assumere l’incarico di Vicario Apostolico di Aleppo dei Latini che gli ha affidato il Santo Padre Francesco.
Mi viene spontanea una considerazione: Aleppo come l’accoglierà? La gente cosi’ provata ha voglia di far festa? Penso proprio di sì’: la gente accoglierà il suo nuovo Pastore col calore e l’affetto caratteristico degli aleppini.
Mons. Georges questo lo sa, e saprà essere all’altezza della situazione, del resto da lui ben conosciuta perche’ è succeduto a Mons. Nazzaro già Amministratore Apostolico.

Abbiamo saputo che Mons. Georges sara’ ordinato Vescovo a Beirut il prossimo 11 Gennaio. Sarebbe stato molto più commovente se fosse stato ordinato ad Aleppo, nella sua Cattedrale ed in mezzo al suo popolo.
Invece, anche egli – data la situazione – e’ stato costretto a riparare in Libano per essere ordinato Vescovo e poi alla chetichella entrare in diocesi. Sia fatta la volonta’ di Dio.

Quasi ai margini di quanto abbiamo detto, è di questa mattina la notizia che ho ascoltato dal mio studio aleppino alle ore 8:00 AM, seguendo il TG1 che annunziava il comunicato delle Nazioni Unite circa il risultato degli esperti sulle armi chimiche usate in Siria. Stando a quanto annunziato dalla RAI, l’ONU s’è guardato bene dal dire chi realmente le abbia usate, dobbiamo essere contenti perche’ la stessa ONU probabilmente ha compreso che le suddette armi non portavano la firma di chi le ha usate, mentre noi abbiamo avuto più di una testimonianza che siano state usate dai terroristi.
Quasi come un corollario a questa notizia, sempre la Rai , nel TG1 delle ore 8:00, comunicava che il signor Obama avrebbe deciso di non fornire più armi ai terroristi siriani perche’ si sarebbe reso conto che stava favorendo l’impianto fondamentalista islamico in Siria che sarebbe stato pericoloso non solo per la Siria ma per tutta la regione. Finalmente!!! si aprono gli occhi, anche se e’ già tardi, ma, come dice il detto popolare: “meglio tardi che mai”.

L’ONU a mio parere non ha potuto scagliare i suoi strali contro il Presidente Bachar per il seguente motivo: 1) sapeva che secondo fonti della CIA il presidente gode dell’oltre 70% del favore popolare e quindi sarebbe stato da parte sua un suicidarsi se avesse gettato le bombe chimiche ben sapendo chi lo vuole e lo sostiene come Presidente.
2) L’ONU si deve essere reso conto che nel colpevolizzare sempre e soltanto il Governo negli eccidi di civili, quali donne e bambini, ormai nessuno più vi crede. Perchè e’ risaputo da tutti che i terroristi, e ne abbiamo avuto varie prove, pur di far colpo sull’opinione pubblica, dopo aver commesso un eccidio lo fanno passare come esecuzioni dell’esercito regolare.

Da qualche giorno la città di Aleppo l’abbiamo vista rivestita di una coltre di neve, naturalmente la temperatura è scesa ulteriormente, e’ arrivata di notte a meno 8 gradi centigradi.

Immaginate le sofferenze della gente priva di riscaldamento, denutrita per mancanza di vettovaglie ed anche perche’ mancano di mezzi per potersele procurare essendo i prezzi impossibili : pensate che un kg di pomodori costa oggi qualcosa come 10 dollari, il Kg di pane 6 dollari, ecc….
Nonostante tutto si sopravvive.
La Chiesa con le sue Istituzioni cerca di rendere la situazione meno difficile, aiuta come può e per quanto può, fino a quando avra’ la possibilita’ di sostenere questa situazione…

Aleppo sotto la neve
Aleppo sotto la neve

La porta del convento dei Padri Francescani è sempre aperta e distribuisce pacchi di viveri a chiunque si presenta. Mi chiedo fino a quando questi Frati potranno andare avanti cosi’? Loro stessi si debbono procurare le vettovaglie con i prezzi del mercato.

Noi da queste note intendiamo lanciare un ulteriore appello agli uomini e donne di buona volonta’:
Non permettete che la comunita’ Cristiana sia sradicata dalla Siria perche’ qui è nata, fin dalla predicazione apostolica.
Non permettete che la Siria sia distrutta completamente. La Siria e’ stata la culla della civilta’ e tale deve restare.
E’ patrimonio di tutta l’umanita’ e l’umanita’ la deve preservare e conservare.

L’Osservatore di Aleppo

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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